http://www.unita.it
Sessant'anni fa nasceva l'Unhcr e i rifugiati trovarono assistenza L'Unhcr compie 60 anni. Il 14 dicembre 1950, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite decideva infatti di istituire l’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Doveva durare solo tre anni e assistere le persone fuggite a seguito della seconda guerra mondiale. Ma tant'è. Da allora, in tutte le sue operazioni l’Agenzia ha aiutato oltre 50 milioni di persone a ricostruirsi le proprio vite, assistendole nel ritorno a casa o nel reinsediamento in nuovi paesi. Persecuzioni, guerre, violazioni generalizzate dei diritti umani ed esilio continuano a rappresentare il destino quotidiano per quasi 33 milioni di uomini, donne e bambini. Oggi l’agenzia si occupa di gravi situazioni di fuga in tutto il mondo. La popolazione totale di rifugiati, sfollati e richiedenti asilo ammonta a 43 milioni di persone molte delle quali fanno parte dei gruppi nei confronti dei quali l’UNHCR ha dovere di assistenza. Per celebrare il "compleanno" l'’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, António Guterres, ha chiesto uno sforzo maggiore a livello globale per i problemi riguardanti i movimenti forzati di popolazione e l’apolidia, che presentano aspetti nuovi ed in rapida evoluzione in tutto il mondo. Parlando a Ginevra, Guterres ha segnalato molteplici nuovi fattori che costringono le persone alla fuga. Molti di questi non esistevano quando l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) è stato fondato. “Per tradizione l’UNHCR si è sempre occupato di rifugiati, persone che attraversano un confine a causa di un conflitto o di persecuzioni”, ha affermato. “Ma oggi un numero sempre maggiore di persone attraversa i confini a causa della povertà estrema, dell’impatto dei cambiamenti climatici e della loro correlazione con i conflitti. Si sono formati pertanto nuovi schemi di movimento forzato delle popolazioni i quali pongono nuove sfide che la comunità internazionale deve imparare ad affrontare.”
|