Paolo Arena e Marco Graziotti Intervistano Tiziana Valpiana
- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come e' avvenuto il suo accostamento alla nonviolenza?
- Tiziana Valpiana: Chiamandola con questo nome e come teoria politica e di vita definita, sicuramente grazie a mio fratello Massimo che, pur essendo piu' giovane di me, si e' accostato giovanissimo alla teoria e alla pratica della nonviolenza. Come ispirazione di fondo piu' generale ma non generica con l'educazione familiare, lo scoutismo, la politica, l'aspirazione ad una societa' di liberi e libere ed uguali.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali personalita' della nonviolenza hanno contato di piu' per lei, e perche'?
- Tiziana Valpiana: In primis le persone che ho conosciuto direttamente e precocemente, il nonno, Gracco Spaziani, avvocato, partigiano socialista deportato e ucciso a Mauthausen che non ho conosciuto ma la cui presenza nonviolenta e antimilitarista e' stata vivida, il prozio Elio Spaziani, che gia' negli Anni Cinquanta parlava di Pace universale e frequentava Bertrand Russel, Pietro Pinna, Enzo Melegari (primo obiettore di coscienza a Verona), Alberto L'Abate, Marco Pannella, Matteo Soccio, Alexander Langer e poi tutti quelli i cui libri ho letto, da don Milani a Rosa Luxemburg, da Simone Weil a Gramsci, da Gandhi a padre Balducci, da Vandana Shiva a Mandela, da Giuliano Pontara a Aldo Capitini, da Martin Luther King alla musica di Lennon e dei cantautori pacifisti. Penso sia importante leggere e conoscere le loro straordinarie vite.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali iniziative nonviolente in corso oggi nel mondo e in Italia le sembrano particolarmente significative e degne di essere sostenute con piu' impegno?
- Tiziana Valpiana: In tanti luoghi del mondo si resiste con la nonviolenza alle violenze piu' varie, in piccole e grandi iniziative e tutte andrebbero sostenute. Credo che in questo momento sia fondamentale opporsi alla violenza del capitale (soprattutto finanziario) e del consumismo che corrodono le vite e le menti, con la noncollaborazione e il boicottaggio, assumendo uno stile di vita che non "foraggi" l'avversario. Per questo credo che andrebbe maggiormente sostenuta (in Italia) l'obiezione di coscienza alle spese militari.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: In quali campi ritiene piu' necessario ed urgente un impegno nonviolento?
- Tiziana Valpiana: Nelle relazioni, personali e tra i popoli.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali centri, organizzazioni, campagne segnalerebbe a un giovane che volesse entrare in contatto con la nonviolenza organizzata oggi in Italia?
- Tiziana Valpiana: Il Movimento Nonviolento.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come definirebbe la nonviolenza, e quali sono le sue caratteristiche fondamentali?
- Tiziana Valpiana: Compassione e rispetto. L'autodisciplina.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e femminismo?
- Tiziana Valpiana: Sono femminista e nonviolenta. Il movimento femminista e' nonviolento e molti degli strumenti concreti della nonviolenza sono mutuati dai movimenti delle donne. Credo che anche il "mondo nonviolento" dovrebbe dare piu' ascolto al femminile e al pensiero "materno". Il femminismo e' stato ed e' la piu' grande rivoluzione senza spargimento di sangue, dovrebbe essere piu' presente nel pensiero nonviolento. Tanta violenza (fisica e morale) si scatena ovunque contro il corpo della donna. Ovunque uomini uccidono donne. E' un problema su cui gli uomini (soprattutto i nonviolenti) dovrebbero riflettere e prendere parola, eliminando dal linguaggio il neutro maschile e i termini bellici e sessisti.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza ed ecologia?
- Tiziana Valpiana: Il rispetto per la Natura e per le generazioni future e' uno dei pilastri su cui si basa il pensiero nonviolento. Credo che della nonviolenza facciano parte integrante anche il vegetarianesimo e il veganesimo, il rispetto di tutti i viventi, la cura del Creato.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza, impegno antirazzista e lotta per il riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani?
- Tiziana Valpiana: La nonviolenza e' naturalmente legata all'impegno per l'uguaglianza dei diritti umani. All'impegno per la liberta'.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotta antimafia?
- Tiziana Valpiana: Il sistema mafioso, non solo quello delle cosche, ma anche quello piu' "perbene" che attraversa tutta l'Italia e su cui si basano molti rapporti economici e di potere, e' l'antitesi della nonviolenza. Mentre scrivo queste note sento in tv la notizia della collaboratrice di giustizia torturata, uccisa e sciolta nell'acido! Che Paese e' quello in cui puo' succedere questo?
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotte del movimento dei lavoratori e delle classi sociali sfruttate ed oppresse?
- Tiziana Valpiana: Socialismo o barbarie. Potremmo anche dire Nonviolenza o barbarie. Fino a che ci saranno sfruttamento e oppressione non potra' cessare la lotta nonviolenta contro un sistema economico, politico e sociale che li crea. Credo che i movimenti che si ispirano alla nonviolenza dovrebbero attivamente e apertamente entrare nei partiti politici e nei sindacati.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e lotte di liberazione dei popoli oppressi?
- Tiziana Valpiana: Penso che le situazioni siano molto diverse e che ogni popolo debba essere artefice della propria liberazione con i metodi che ritiene piu' opportuni e come puo'. Chi ha consapevolezza nonviolenta puo' proporre, testimoniare, non sovrapporsi. Mai, comunque, abbandonarli.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e pacifismo?
- Tiziana Valpiana: Il pacifismo puo' essere il primo passo vero una consapevolezza nonviolenta, non e' sufficiente, ma in un mondo in cui guerre e conflitti sono ovunque e' gia' abbastanza.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e antimilitarismo?
- Tiziana Valpiana: L'antimilitarismo e' il fondamento della nonviolenza. La guerra (anche e soprattutto quando camuffata da "missione di Pace") e' la piu' grande delle violenze.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e disarmo?
- Tiziana Valpiana: E' necessario il disarmo non solo degli eserciti, ma la messa al bando di ogni arma e di ogni strumento di sopraffazione. L'uso, la consuetudine, la familiarita', la presenza di armi e' causa di violenze. La folle campagna per la "sicurezza" puo' indurre le persone a pensare che armarsi rende piu' sicuri, mentre rende piu' violenti. Andrebbe abolita totalmente la caccia che non ha piu' alcuna giustificazione oggi nella nostra societa', e' solo una violenza gratuita contro esseri inermi.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e diritto alla salute e all'assistenza?
- Tiziana Valpiana: La nostra Costituzione garantisce e tutela il diritto alla salute, anche se le privatizzazioni selvagge stanno sempre piu' erodendo la presa in carico collettiva della salute di ciascuno. A livello mondiale la salute e' trascurata e lasciata alle cure del singolo. Penso che i movimenti nonviolenti dovrebbero porre al centro del loro agire il diritto alla salute, soprattutto dei bambini e dei deboli (penso alla questione delle rette dei ricoverati nelle Rsa, che spesso i comuni pongono a carico delle famiglie invece che della collettivita').
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e informazione?
- Tiziana Valpiana: E' il problema principe del nostro tempo. Il potere tiene strettamente in mano l'informazione e la usa come una clava per propaganda e disinformazione. Per questo ciascuno deve farsi agente di corretta informazione, usare e promuovere l'informazione indipendente.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'educazione?
- Tiziana Valpiana: I bambini e le bambine non sono ancora considerati appieno persone e spesso gli adulti impongono con le violenze, non piu' forse fisiche ma sicuramente psicologiche, le loro opinioni. La nonviolenza puo' aiutare genitori, educatori e tutta la societa' al rispetto reale della personalita' di ogni bambino e di ogni bambina, il futuro dell'umanita'. In particolare una nascita nonviolenta (senza violenza aggiunta) e una protezione rispettosa della coppia madre-bambino nei primi anni di vita e' la chiave di volta per un reale cambiamento.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'economia?
- Tiziana Valpiana: Se l'economia non e' rapina ma uso equo delle risorse comuni per vivere tutti meglio, la nonviolenza dovrebbe esserne l'ispiratrice.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sul diritto e le leggi?
- Tiziana Valpiana: Le leggi sono la rappresentazione dei rapporti di potere e di forza in una societa'. Una societa' basata sulla sottomissione di molti a pochi si autorizza al sopruso attraverso le sue leggi (e le scappatoie per aggirare quelle ugualitarie). La legge della nonviolenza modificherebbe completamente l'assunto di partenza.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Cosa apporta la nonviolenza alla riflessione sull'etica e sulla bioetica?
- Tiziana Valpiana: La consapevolezza che l'autodeterminazione e le scelte di vita (e di nascita e morte) sono campi del singolo, che mai nessuno sara' autorizzato a decidere per altri e a sovrapporre la propria morale, scambiandola per universale.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Tra le tecniche deliberative nonviolente ha una grande importanza il metodo del consenso: come lo caratterizzerebbe?
- Tiziana Valpiana: Discussione dal basso e autodeterminazione.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come caratterizzerebbe la formazione alla nonviolenza?
- Tiziana Valpiana: Prima di tutto attraverso l'esempio. Poi a partire dai primissimi anni di formazione anche attraverso la scuola e la teoria, alternandola a una pratica stringente.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come caratterizzerebbe l'addestramento all'azione nonviolenta?
- Tiziana Valpiana: Eliminando ogni forma di servizio militare e creando un servizio civile volontario con un periodo di formazione anche teorica.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali mezzi d'informazione e quali esperienze editoriali le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far conoscere o a promuovere la nonviolenza?
- Tiziana Valpiana: Voi e "Azione nonviolenta".
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti presenti in Italia danno sovente un'impressione di marginalita', ininfluenza, inadeguatezza; e' cosi'? E perche' accade? E come potrebbero migliorare la qualita', la percezione e l'efficacia della loro azione?
- Tiziana Valpiana: No, non mi sembra. E' purtroppo l'informazione a non dare spazio a questi movimenti, come a tutto cio' che potrebbe creare cittadini consapevoli e non consumatori passivi.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti dovrebbero dotarsi di migliori forme di coordinamento? E se si', come?
- Tiziana Valpiana: Certo, il coordinamento e' sempre positivo per risparmiare energia ed essere piu' efficaci, ma attenzione al "pensiero unico" e all'omogeneizzazione. La spontaneita' e l'originalita' di ciascuno sono una ricchezza.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: I movimenti nonviolenti dovrebbero dotarsi di ulteriori strumenti di comunicazione? E con quali caratteristiche?
- Tiziana Valpiana: Se si riuscisse ad avere una televisione nonviolenta, una televisione di qualita' e formazione. Ma penso sia un'utopia irrealizzabile...
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e istituzioni: quali rapporti?
- Tiziana Valpiana: Le istituzioni non sono impermeabili, ma troppo pochi sono le persone nonviolente nelle istituzioni, dovrebbero mettersi in gioco di piu'. Lo stesso dicasi per le forze politiche, sindacali e sociali: ci vuole il coraggio di dirsi e essere nonviolenti in ogni ambito.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e politica: quale relazione?
- Tiziana Valpiana: La nonviolenza e' politica.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e vita quotidiana: quale relazione?
- Tiziana Valpiana: Ogni atto e ogni momento della vita quotidiana possono e devono essere momenti di pratica nonviolenta, non dando mai per scontato nulla, perche' ogni azione puo' essere declinata in modo diverso. A tutte le relazioni (con le persone, gli animali, l'ambiente e le cose) si puo' sempre applicare una "manutenzione nonviolenta".
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: La nonviolenza dinanzi alla morte: quali riflessioni?
- Tiziana Valpiana: Rispetto dei tempi della Natura e dell'autodeterminazione delle persone.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali le maggiori esperienze storiche della nonviolenza?
- Tiziana Valpiana: Difficile dirlo. Nonostante i libri di storia spesso sembrino affermare il contrario, le azioni nonviolente sono state tante, diffuse, forse nascoste ma spesso efficaci. Penso a Rosa Parks e a Martin Luther King e al movimento per i diritti civili, a Nelson Mandela e a tanta resistenza nonviolenta alle occupazioni militari. La nonviolenza delle donne che hanno fatto figli e li hanno contesi alla guerra e ai fascismi o pianti (le argentine, le cilene, le italiane nel ventennio). Le donne africane (candidate al Nobel per la Pace) per la Resistenza nonviolenta quotidiana alla fame e al depauperamento delle risorse della loro terra.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale e' lo stato della nonviolenza oggi in Italia?
- Tiziana Valpiana: L'Italia e' in un baratro. L'informazione e lo strapotere mediatico e politico del Presidente del Consiglio e dei suoi accoliti impedisce il diffondersi di idee, pensieri, pratiche. Quando finira' questa agonia credo che "mille fiori fioriranno".
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale le sembra che sia la percezione diffusa della nonviolenza oggi in Italia?
- Tiziana Valpiana: Oggi in Italia non e' possibile percepire nulla, ogni senso e' ottuso, solo il "pensiero unico" ha spazio e diffusione. Ha da passa' 'a nuttata!
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e linguaggio: quale relazione?
- Tiziana Valpiana: C'e' una stretta relazione tra violenza del linguaggio e violenza reale. C'e' una stretta relazione tra violenza del linguaggio e violenza nelle relazioni. Tra deterioramento del linguaggio e della politica, dei media e della societa'. Il linguaggio, la comunicazione, i contenuti, i significati delle parole sono importantissimi. Il femminismo ha colto il "significato significante" delle parole (e dell'esclusione del genere femminile dai linguaggi). Nominare ciascuno e ciascuna e le differenze da' dignita' e esistenza: il primo passo della nonviolenza.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e rispetto per i viventi, la biosfera, la "madre terra": quali implicazioni e conseguenze?
- Tiziana Valpiana: Rispetto. In particolare verso gli esseri viventi non umani, con il vegetarianesimo.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e coscienza del limite: quali implicazioni e conseguenze?
- Tiziana Valpiana: La riflessione e l'autoriflessione nonviolenta aiutano ciascuno a scoprire dentro di se' i limiti naturali e i limiti posti dalla convivenza con gli altri. Non si possono porre limiti alla scienza e alla ricerca, ma alle loro applicazioni si', quando vanno a ledere i diritti e le liberta' di qualcuno.
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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Potrebbe presentare la sua stessa persona (dati biografici, esperienze significative, opere e scritti...) a un lettore che non la conoscesse affatto?
- Tiziana Valpiana: Difficile! Attualmente in teoria sono "pensionata" in pratica ne faccio mille e una... in particolare mi sono sempre occupata e mi occupo soprattutto di donne, fertilita', maternita', intesa come promozione di una cultura della nascita, come empowerment per la donna e rispetto dei ritmi naturali del corpo, come lotta alla medicalizzazione di mamme e neonati, promozione dell'allattamento e di una relazione nonviolenta con i neonati, di diritti dei bambini. Ho avuto una lunga esperienza parlamentare, eletta in Veneto con Rifondazione Comunista. Tra le tantissime cose fatte in ambito legislativo, sono fiera di essere riuscita ad inserire nella legge sull'obiezione di coscienza con un emendamento votato il termine "nonviolenza" (tutto unito, dopo lunghe discussioni in Commissione e in Aula) e la Difesa popolare Nonviolenta (istituendo anche una Commissione consultiva). Se interessano gli ambiti operativi, allego un breve curriculum vitae "ufficiale". Profilo prsonale e professionale: "Nata a Brescia il 21 novembre 1951. Divorziata, una figlia. Risiede a Verona. Diploma universitario per assistenti sociali. Educatrice prenatale. Consulente editoriale. 1975-1989 Operatrice presso il consultorio Aied (Associazione Italiana Educazione Demografica) di Verona. 1981 Fondatrice dell'Associazione "Il Melograno - Centro Informazione Maternita' e Nascita", con sedi oggi in varie citta' d'Italia, della quale e' tuttora Presidente onoraria. 1990-2009 (con aspettative per incarico parlamentare) Lavora come assistente sociale presso gli Istituti Civici di Servizio Sociale Iciss (Ipab) di Verona, come responsabile del Centro Studi Infanzia. 1991 Fondatrice (e Presidente fino al 2005) dell'associazione "Cini Italia" che sostiene il Child In Need Institute di Calcutta per offrire servizi materno-infantili a una popolazione di oltre 5 milioni di abitanti della periferia di Calcutta, e attualmente membro del Consiglio Direttivo. 2009 Fondatrice dell'associazione "Madri sane, Terra felice" che sostiene la casa del parto Bumi Sehat di Ibu Robin Lim a Bali e in Aceh. E' autrice di vari volumi sui temi della gravidanza, della nascita e dell'alimentazione naturale dei bambini fra cui: L'alimentazione naturale del bambino, Red Edizioni; L'agenda della maternita', Red Edizioni, Tutto sulla contraccezione, Muzio Editore, Ricette per l'alimentazione naturale del bambino, Red Edizioni, Pranzetti e merende, Red Edizioni. Ha collaborato con diverse riviste di alimentazione e stili di vita naturali e con diverse case editrici come consulente sui temi della nascita e dei primi anni di vita". Incarichi istituzionali ed attivita' parlamentare: "Eletta alla Camera nella XII legislatura ha fatto parte della XII Commissione permanente - Affari Sociali, della IV Commissione permanente - Difesa e della Delegazione italiana all'Assemblea dell'Atlantico del Nord. E' inoltre stata Segretario della Commissione Speciale in materia di Infanzia. Eletta nuovamente alla Camera nella XIII legislatura ha fatto parte della XII Commissione permanente - Affari Sociali e della Commissione parlamentare per l'Infanzia. Eletta ancora alla Camera nella XIV legislatura e' stata Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati e ancora una volta componente della XII Commissione permanente - Affari Sociali e della Commissione parlamentare per l'Infanzia. E' stata nominata, dal Presidente della Camera, rappresentante dell'Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati nel Comitato per le pari opportunita'. Eletta al Senato nella XV legislatura è stata membro della XII Commissione permanente - Igiene e Sanita', della Commissione parlamentare per l'Infanzia e della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito" (scheda tratta da: I deputati e senatori del quindicesimo Parlamento Repubblicano, La Navicella, 2006).
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