http://www.asianews.it Il Consiglio dei diritti umani condanna la repressione in Iran Ginevra (AsiaNews/Agenzie) Una dichiarazione contro l’Iran per la violenta repressione, gli arresti e le esecuzioni messi in atto contro coloro che manifestavano contro il risultato delle elezioni presidenziali dell’anno scorso è stata sottoscritta al Consiglio per i diritti dell’uomo da 56 Stati. Presentata da Stati Uniti e Norvegia, la dichiarazione è un atto d’accusa che il governo di Teheran ha tentato in un primo momento di bloccare, grazie all’appoggio di Paesi musulmani. La dichiarazione, letta dalla rappresentante norvegese Bente Angell-Hansen, manifesta inquietudine di fronte “alla mancanza di progressi nella tutela dei diritti dell’uomo in Iran”,soprattutto dopo l’ondata di arresti e la repressione contro i dissidenti, seguita alle elezioni. “Non possiamo si afferma nel documento - lasciare il Consiglio dei diritti dell’uomo, senza segnare l’anniversario di questi eventi”. La dichiarazione esprime anche preoccupazione per “avvenimenti che comprendono la violenta repressione dei dissidenti, detenzioni ed esecuzioni, senza regolare processo, gravi discriminazioni contro donne e minoranze, compresi i fedeli Baha’i, e restrizioni della libertà di espressioine e di religione”. Dopo il voto, l’ambasciatrice degli Stati Uniti, Eileen Chamberlain Donahoe, ha sottolineato che, oltre all’Europa, “abbiamo avuto un largo sostegno da Paesi di tutt il mondo” per quella che ha definito una “dichiarazione di sostegno al Movimento verde”. “Sono disgustose - ha aggiunto - la brutelità e la violenza commesse dal regime iraniano contro i difensori dei diritti umani e pacifici manifestanti”.
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