Dalla parte dei mondi offesi A Gaza – Per Gaza – Per la Palestina

DA SUBITO UNA BANDIERA PALESTINESE SU OGNI BALCONE!

Il 15 gennaio 2009 l’esercito israeliano ha attaccato, con bombe al fosforo bianco, la sede centrale a Gaza dell’UNRWA, una agenzia dell’ONU, all’interno della quale si erano rifugiati molti palestinesi,.

15 GENNAIO 2009: GIORNATA DELLE MEMORIE OFFESE

A Gaza si recheranno in molti, dal 27 dicembre in poi, con l'obiettivo, certamente difficile e complesso, di liberare Gaza, costringendo il governo egiziano a tenere definitivamente aperto a Rafah il confine con la Striscia.
Per Gaza si mobilitino da subito le persone di coscienza, le numerose organizzazioni di solidarietà con la Palestina, il mondo universitario, le strutture politiche e sindacali, gli intellettuali. Dopo una adeguata preparazione, dal 27 dicembre in poi fino al 18 gennaio e oltre, si susseguano in ogni città italiana, in ogni città europea, in ogni città del mondo, iniziative e manifestazioni perché delitti contro l'umanità non abbiano a ripetersi in Palestina, in Afghanistan, in Iraq e nelle altre parti del mondo coperte da un tragico silenzio.
A Gaza, per Gaza, per la Palestina, aderendo alla campagna di boicottaggio, disinvestimenti e sanzioni (BDS) dello Stato di Israele, lanciata il 9 luglio 2005 dalla società civile palestinese.
BDS: moral, non-violent, effective resistance! (resistenza morale, non-violenta, efficace)
BDS è una delle forme di resistenza, ma non l’unica, dei popoli oppressi.
Il 27 dicembre 2008 iniziava contro la popolazione civile di Gaza uno dei più orrendi delitti della storia dell'umanità, una aggressione senza precedenti contro il diritto alla vita di bambini, adolescenti, donne, uomini e anziani.
Le mani omicide, già lorde di sangue, di Ehud Olmert, di Tzipi Livni, di Ehud Barak, dei loro generali e dei loro soldati, non hanno avuto esitazioni.
Qualche rabbino immorale ha sostenuto la moralità del massacro.
A Gaza, per Gaza, per la Palestina, per fermare il genocidio in corso nella Striscia e la pulizia etnica in Cisgiordania.
Le denunce del razzismo, del colonialismo, della oppressione e della repressione israeliana contro il popolo palestinese non mancano.
Il recente rapporto dell'ONU, noto come rapporto Goldstone, inchioda il governo e l'esercito israeliano ai crimini di guerra e contro l'umanità commessi a Gaza.
Ma il mondo occidentale e i paesi arabi moderati sostengono Israele, che continua “a difendersi”, tra l’altro, con oltre 200 testate nucleari.
L'Europa sostiene Israele. L'Italia sostiene Israele.
Il Presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio, l'ex presidente della Camera, i partiti, piccoli o grandi che siano, i sindacati, nessuno ha preso una posizione dura e definitiva contro gli obiettivi del sionismo e contro la ferocia israeliana che a gennaio, a Gaza, ha provocato oltre 1.400 morti, migliaia di feriti e la distruzione delle poche strutture produttive.
Gli intellettuali italiani, salvo qualche rara eccezione, continuano a tacere.
I media continuano a funzionare come cassa di risonanza della propaganda israeliana.
A Gaza, per Gaza, per la Palestina, iniziando a restituire una identità ai 1.415 morti palestinesi dei quali il PCHR, Palestinian Center for Human Rights, ha fornito i dati personali (nota 1).
In ogni città, in ogni luogo si recuperi il rapporto con le comunità arabe che ha caratterizzato le manifestazioni dal 27 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009.

Quella di Roma, il 17 gennaio, ne è stata la sintesi simbolica.
In ogni città, in ogni luogo, si chieda agli artisti e agli intellettuali, ognuno con il suo linguaggio, di dare voce ai mondi offesi (nota 2).
In ogni città, in ogni luogo si leggano o si presentino i tre documenti indicati nella nota 3.
In ogni città, in ogni luogo, si organizzino, al loro ritorno, iniziative con gli* attivisti* andati* a Gaza, predisponendole già prima della loro partenza.

Dalla parte dei mondi offesi - A Gaza – Per Gaza – Per la Palestina
a cura di ISM-Italia, Torino, 1 dicembre 2009, 2° edizione

Nota 1 http://sites.google.com/site/italyism/15-gaza-un-genocidio

Nota 2 A Torino si sta pensando a un grande murales-striscione con tutti i nomi dei palestinesi uccisi, a una orazione funebre per Gaza e a mettere in scena uno spettacolo inglese prodotto nel febbraio 2009 dal Royal Court Theater.
Una iniziativa analoga è in corso di realizzazione a Varese.
All'indirizzo http://sites.google.com/site/italyism/home/dalla-parte-dei-mondi-offesi,
le informazioni sulle iniziative in corso. Non appena i diversi progetti avranno raggiunto una sufficiente definizione, saranno messi a disposizione delle organizzazioni interessate.

Nota 3 Occupation, Colonialism, Apartheid?
A re-assessment of Israel's practices in the occupied Palestinian territories under international law
HSRC Human Sciences Research Council
Democracy and Governance Programme – Middle East Project
May 2009 Cape Town South Africa
Il sommario è tradotto in italiano.
http://sites.google.com/site/italyism/18-occupazione-colonialismo-apartheid
HUMAN RIGHTS IN PALESTINE AND OTHER OCCUPIED ARAB TERRITORIES
Report of the United Nations Fact Finding Mission on the Gaza Conflict
UN Human Rights Council, 15 September 2009
http://sites.google.com/site/italyism/15-gaza-un-genocidio
Il rapporto è più noto come rapporto Goldstone, dal nome del presidente della missione, Richard Goldstone, ex membro della Corte Costituzionale del Sudafrica e ex pubblico ministero del Tribunale Internazionale per l'ex Iugoslavia e il Rwanda.
Il sommario è tradotto in italiano.
http://sites.google.com/site/italyism/15-gaza-un-genocidio
The Israel Project's 2009 - Global Language Dictionary
April 2009 - http://www.newsweek.com/id/206021
Il documento è in corso di traduzione in italiano.

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