"La Gaza Freedom March non si limiterà a deplorare 
la brutalità israeliana, ma agirà per fermarla”
Il Forum Palestina

Roma, 13.12.2009

Il prossimo 27 dicembre, ad un anno dall’inizio dell’operazione israeliana “Piombo fuso” contro la Striscia di Gaza, centinaia di volontari provenienti da tutto il mondo entreranno nel territorio palestinese tuttora sottoposto ad un crudele embargo internazionale.

Oltre 1.500 morti, più di 5.000 feriti, distruzione di case, scuole, ospedali e moschee: questo il bilancio di “Piombo fuso”, una feroce aggressione contro un popolo martoriato ed un territorio fra i più poveri della terra, dove il 70% della popolazione è composto da profughi delle invasioni israeliane di altre parti della Palestina. Nonostante le roboanti promesse del vertice di Sharm El Sheik del marzo scorso, i governi della comunità internazionale, compreso quello italiano, non hanno a tutt’oggi fatto pervenire nella Striscia di Gaza alcun aiuto umanitario. Si sono rivelate un bluff anche le tante dichiarazioni dei Presidenti di Regione (Toscana, Lazio, Puglia, ecc.) sulla disponibilità a far curare nei nostri ospedali i bambini palestinesi feriti: nemmeno un bambino di Gaza, infatti, è mai stato accolto e curato nei nostri ospedali.

La società civile mostrerà ancora una volta di essere infinitamente migliore di chi la governa: rispondendo all’appello dell’associazione statunitense Code Pink, più di 1.500 volontari ed attivisti di tutto il mondo daranno vita alla più grande manifestazione di solidarietà internazionale della storia recente, entrando nella Striscia di Gaza dal confine egiziano del Valico di Rafah. La delegazione italiana alla Gaza Freedom March, promossa dal Forum Palestina, comprende più di 80 partecipanti, che andranno ad aggiungersi a quelli provenienti dagli U.S.A., dal Canada, dalla Francia, dal Belgio, dalla Gran Bretagna, dalla Spagna, dalla Grecia, dalla Germania, dalla Svezia, dall’Irlanda, persino dall’Australia, dal Giappone e dal Sud Africa. Insieme alla Gaza Freedom March, entrerà nella Striscia di Gaza con più di 200 automezzi la terza carovana “Viva Palestina”, promossa dal parlamentare inglese George Galloway, che si congiungerà con noi al Valico di Rafah, dopo aver viaggiato attraverso Belgio, Lussemburgo, Germania, Austria, Italia, Grecia, Turchia, Siria e Giordania.

L’appello per la Gaza Freedom March (www.gazafreedommarch.org) è sostenuto da Nelson Mandela, Jimmy Carter,  il Premio Nobel per la Pace Mairead Maguire, la sopravvissuta dell’Olocausto Hedi Epstein, il musicista dei Pink Floyd Roger Waters, i registi Ken Loach, Oliver Stone ed Aki Kaurismaki, il nipote del Mahatma Arun Gandhi, l’attivista israeliano per i diritti umani Jeff Halper, gli scrittori Naomi Klein, Gore Vidal e Noam Chomsky, e moltissimi altri. Fra i sostenitori italiani, segnaliamo gli europarlamentari Luigi De Magistris, Gianni Vattimo e Sonia Alfano, Presidente dell’Associazione dei Parenti delle Vittime della Mafia, Vittorio Agnoletto, Marco Rizzo, Don Andrea Gallo e la Comunità di San Benedetto al Porto, oltre a numerosi intellettuali, esponenti del sindacalismo di base e rappresentanti della società civile.

I particolari dell’iniziativa e della partecipazione italiana saranno illustrati dai portavoce del Forum Palestina Germano Monti, Gustavo Pasquali e Mila Pernice nella CONFERENZA STAMPA che si terrà SABATO 19 DICEMBRE, alle 11.00, nella sala stampa del palazzo dei Gruppi Consiliari del Comune di Roma, in Via delle Vergini n. 18.

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