http://www.ilsole24ore.com
1 giugno 2010

L'Onu condanna il blitz, ma non Israele. Detenuti 6 italiani

Con una formula diplomatica e una sottigliezza linguistica, frutto di un lungo negoziato, il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha adottato una risoluzione di condanna di «atti che hanno portato alla perdita di vite umane nell'incidente» di ieri con la flottiglia che trasportava aiuti alla popolazione palestinese di Gaza. Nessuna condanna esplicita, invece, per la condotta dello stato di Israele. Con una dichiarazione letta dal suo presidente, l'ambasciatore del Messico Claude Heller, il Consiglio Onu chiede «di lanciare senza ritardi un'indagine imparziale, credibile e trasparente, conforme ai criteri internazionali». Il Consiglio di sicurezza richiede inoltre «la liberazione immediata delle navi e dei civili detenuti da Israele». La risoluzione non è costrittiva, ma è stata adottata all'unanimità dai 15 membri del Consiglio. Oggi a Bruxelles ci sarà una riunione straordinaria della Nato sulla vicenda, mentre la Lega araba ha convocato al Cairo una riunione urgente dei suoi ministri degli Esteri.

Sono 480 i passeggeri della "Flottiglia Freedom" arrestati dalle autorità israeliane: altri 48 sono sul punto di essere espulsi, secondo quanto annunciato dalla radio pubblica dello stato ebraico. I 480 prigionieri, tutti attivisti che rifiutano il rimpatrio, sono stati rinchiusi in una prigione di Ashod, nel sud di Israele, mentre 48 sono stati condotti all'aeroporto internazionale Ben Gurion per essere espulsi verso i loro paesi d'origine. Altri 45 passeggeri della flottiglia, per la maggior parte di origine turca, sono stati ricoverati in vari ospedali israeliani, così come sei soldati dello stato ebraico rimasti feriti nell'assalto di ieri. Gli italiani detenuti in Israele dopo il blitz di ieri sono sei: secondo quano riferisce l'Ansa solo oggi potranno incontrare i rappresentanti del consolato italiano a Tel Aviv. Intervistato dal Tg1 il ministro degli Esteri Frattini ha auspicato che «dopo questo errore francamente inesplicabile e grave in assoluto, Israele possa fare un gesto di distensione e dire "moltiplichiamo gli sforzi per la pace; acceleriamo il negoziato; diamo al più presto ai palestinesi uno stato"».

Secondo la stampa americana - e il New York Tinmes in particolare- il raid del commando israeliano sulle navi della "Freedom Flotilla" complica il tentativo del presidente Barack Obama di portare avanti il processo di pace in Medio Oriente e inserisce nuove tensioni in un rapporto già attualmente difficile come quello tra Israele e Stati Uniti. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha cancellato l'incontro con il presidente americano, previsto per oggi a Washington.


TOP