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22/06/2010

Gaza, l'altra flottiglia
di Luca Galassi

Dodici navi da guerra americane e israeliane varcano il Canale di Suez: affronteranno le navi umanitarie iraniane?

Una portaerei e undici navi da guerra statunitensi, accompagnate da un'unita' israeliana, hanno attraversato venerdi' scorso il canale di Suez, passando dal Mediterraneo al Mar Rosso.

Lo riferisce la stampa israeliana citando il quotidiano arabo pubblicato a Londra, 'Al Quds Al Arabi'. Secondo il giornale, la flotta potrebbe limitarsi ad controllare il carico della flottiglia iraniana diretta verso Gaza o, nella peggiore delle ipotesi, essere parte di un eventuale piano di attacco contro i siti nucleari iraniani. Al Quds al Arabi, citando i pescatori locali, ha sottolineato che l'Egitto - gestore del canale - ha bloccato tutto il traffico commerciale per ore per consentire il passaggio della flotta. Migliaia di militari egiziani sono stati mobilitati durante l'operazione, una delle piu' grandi nella storia del Canale di Suez. Giovedi' scorso, la radio nazionale israeliana aveva riferito del rifiuto da parte del governo egiziano alla richiesta di Israele di negare alla flottiglia umanitaria iraniana di usare il Canale di Suez.

A dispetto di cio', il via libera per il passaggio della flotta americana e isreliana potrebbe essere un ammonimento: se le navi della Mezzaluna Rossa iraniana si dirigeranno verso Gaza troveranno un blocco militare. Le navi da guerra potrebbero esercitare il diritto a ispezionarle per verificare che non violino l'embargo imposto all'Iran e che non trasportino armi. Secondo il settimanale americano 'Newsweek', le autorita' egiziane potrebbero fermare le navi umanitarie per settimane, facendo ricorso a cavilli tecnici come la necessita' di tradurre tutti i documenti ufficiali dal farsi all'arabo. Incerto, ma improbabile, il ricorso da parte di Teheran alla scorta navale che era stata annunciata settimane fa. La flotta, per ora composta solo da due unita', avrebbe dovuto essere accompagnata da unita' militari provenienti dai Guardiani della Rivoluzione.

Il Jerusalem Post ha ipotizzato un altro scenario di confronto, ovvero le due navi libanesi che dovrebbero partire nei prossimi giorni. Hezbollah, secondo fonti militari raccolte dal giornale, starebbe piazzando piattaforme di lancio per razzi nei porti libanesi in vista di eventuali attacchi da parte della Marina israeliana. Israele ha gia' avvertito il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon che utilizzera' la forza per fermare le navi, una delle quali trasportera' anche settanta donne. Quest'ultima avrebbe ricevuto finanziamenti anche dalla sostenitrice di Hezbollah Samar al-Hajj, il cui marito, in carcere, e' uno degli accusati dell'omicidio dell'ex Premier libanese Rafiq Hariri.


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21/06/2010

Israele, a Gaza potranno arrivare tutti i beni civili

Il governo israeliano ha annunciato una nuova apertura sul fronte del blocco a Gaza. Lo Stato ebraico permetterà infatti l'entrata "di tutti i beni civili" mantenendo l'embargo solo sulle armi.

La notizia di un alleggerimento del blocco era già stata data giovedì scorso senza che però vi fosse chiarezza sui dettagli tecnici della decisione. Ieri invece una fonte del governo ha detto: "Siamo impegnati a permettere che tutto il flusso di beni civili arrivi alla popolazione di Gaza".
Nel pomeriggio il premier israeliano si incontrerà con l'inviato del Quartetto Tony Blair per finalizzare i particolari dell'alleggerimento del blocco. Prima della seduta del gabinetto, uno dei ministri, Yitzhak Herzog, aveva dichiarato che "non c'è più bisogno dell'arrivo di altre flottiglie perchè si può annunciare al mondo che Israele ha cambiato la sua politica per tutto ciò che concerne il blocco". 
I cambiamenti della politica israeliana in merito al blocco imposto sulla Striscia di Gaza arrivano a distanza di tre settimane dall'attacco alla Freedom Flotilla e dopo l'annuncio di altre imbarcazioni cariche di aiuti pronte a salpare per raggiungere la popolazione civile.


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20/06/2010

Flotta USA-Israele in rotta verso il Golfo Persico

Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa United Press International (UPI), l’Egitto ha consentito alle navi di attraversare il Canale di Suez al Mar Rosso venerdì 18 giugno. Ancora non è stata annunciata, in modo ufficiale, la destinazione finale della flotta, ma secondo alcuni fonti potrebbe effettivamente essere in rotta verso il Golfo Persico. Specifiche misure di sicurezza sono state attuate dalle autorità egiziane onde un passaggio sicuro della flotta, ritenuta come la più grande armata degli Stati Uniti che attraversa il canale negli ultimi anni. È stato interrotto tutto il traffico commerciale/civile marittimo nel canale di Suez mentre le forze di sicurezza egiziane sono state posizionate lungo i due lati di una dei canali artificiali più famosi del mondo.

La flotta è guidata dalla USS Harry TRUMAN, la nona portaerei della USNAVY a propulsione nucleare, nelle cui note caratteristiche viene descritta per lunghezza alla pari dell'Empire State Building (uno dei grattacieli più alti al mondo), dotata di 2 reattori nucleari, con una serie di aerei da guerra (del tipo F 14 Tomcats; F A 18 Hornets; E A 6 Prowlers; S 3b Vikings, E 2 Hawkeyes; Sh 60 Sea Hawks; C 2 Greyhound).

Nel frattempo, Jeff Steinberg della rivista Executive Intelligence Review, che viene pubblicata a Washington, ha detto alla PressTv che la notizia è stata confermata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.


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