Lunedì, 11 gennaio 2010
All’Onorevole Baronessa Catherine Ashton
Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica della Sicurezza
Vice Presidente della Commissione Europea
Oggetto: Detenzione dei difensori dei diritti umani palestinesi nelle carceri di Israele
Gentile Baronessa Ashton,
Le scriviamo per esprimerLe profonda preoccupazione riguardo alla repressione compiuta da Israele nei confronti dei movimenti civili della Cisgiordania, in particolare l’arresto e la carcerazione dei difensori dei diritti umani palestinesi, e per invitarLa a fare urgenti pressioni in qualità di Vice Presidente dell’UE per favorire la scarcerazione dei tre difensori dei diritti umani che le autorità israeliane detengono come prigionieri politici.
Il 16 Dicembre 2009, un difensore dei diritti umani palestinesi, Mr. Jamal Jumà, noto sul piano internazionale e rispettato per il suo impegno, è stato arrestato dalle autorità israeliane. Prima dell’arresto, Mr. Juma era stato un attivo testimone della situazione dei diritti umani palestinesi presso le missioni diplomatiche e gli ufficiali UE presenti in Israele/Palestina partecipando a molte conferenze sulla Palestina nei paesi dell’Unione Europea e presso le Nazioni Unite. Mr. Juma che è il coordinatore della Campagna Civile Palestinese Anti-Apartheid (nota come ‘Stop the Wall’) è stato sottoposto al tribunale militare, che non rispetta gli standard internazionali di equità di giudizio e diritto al processo. Gli è stato negato il permesso di vedere il suo avvocato per nove giorni consecutivi dopo il suo arresto. Il 7 gennaio 2010, un giudice militare ha autorizzato un ulteriore proroga di sei giorni alla detenzione di Mr. Juma, giustificando tale provvedimento con il fine di consentire maggiori investigazioni sul caso, sebbene fosse già stato trattenuto in custodia dalle autorità israeliane per più di tre settimane senza alcuna prova a carico e senza alcun procedimento in corso, dato che le stesse autorità avevano chiuso il fascicolo di investigazione il mese precedente. L’arresto di Jamal Juma accade nel corso di un’intensa ondata di repressione eseguita da Israele contro i difensori dei diritti umani e gli attivisti Anti-Muro che protestano per la costruzione del Muro, e si collega a un regime illegale che mostra il comportamento di Israele non conforme all’opinione consultiva della Corte Internazionale di Giustizia espressa nel Luglio 2004 sulle conseguenze legali del Muro, che lascia soli gli attivisti a difendere i loro stessi diritti umani.
Le attività condotte hanno visto la mobilitazione dei movimenti di solidarietà internazionale contro il Muro e l’incremento delle pressioni e dei sforzi diplomatici internazionali, delle mediazioni delle diverse agenzie delle Nazioni Unite e la partecipazione a conferenze itineranti internazionali.
Il 22 settembre 2009, Mohammad Othman, un giovane coordinatore della Campagna Stop the Wall è stato arrestato e collocato in regime di detenzione amministrativa senza prove e senza processo, dopo 61 giorni di interrogatorio senza assistenza legale che hanno dimostrato l’assenza di qualunque tipo di attività criminale. Nessuna prova esterna portata all’attenzione della corte e dei procuratori militari è stata utile a formulare un capo di accusa o una denuncia sostanziale.
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Il 10 Dicembre 2009, Abdallah Abu Ramah, il Capo del Comitato Popolare contro il Muro e gli Insediamenti a Bil’in, è stato condotto in carcere per il ruolo avuto nelle dimostrazioni contro il Muro. In risposta alle crescenti proteste civili e ai sempre maggiori sforzi organizzati in chiave internazionale, i villaggi nell’area del Muro e rientranti nelle politiche di annessione di Israele sono stati oggetto di arresti, intimidazioni, minacce e omicidi e, a volte, anche di punizioni collettive. Lungi dall’essere occasionali misure illegali al fine di mantenere l’ordine pubblico, questi avvenimenti, compreso l’eccessivo e spesso arbitrario uso della forza, costituiscono una politica sistematica tesa ad isolare, contenere e sopprimere la resistenza civile alla costruzione del Muro e all’occupazione israeliana.
L’Unione Europea ha definito chiare regole che chiedono il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani nei paesi terzi. L’UE si è anche impegnata a promuoverne il rispetto, in particolare al fine di assicurare la protezione dei difensori dei diritti umani, secondo quanto contenuto nelle Linee Guida dell’Unione Europea2.
Tutti gli accordi con Israele, compresi la Politica di Relazione dell’UE, l’Accordo di Associazione UE-Israele e il Piano di Azione UE-Israele, richiedono reciproca osservanza degli standard dei diritti umani e pone alla base delle relazioni bilaterali l’impegno al rispetto dei ‘valori comuni’.
L’articolo 2 dell’Accordo di Associazione UE-Israele afferma: “Le relazioni tra le Parti, e tutte le disposizioni qui contenute, saranno fondate sul rispetto dei diritti umani e dei principi democratici, che guidano la politica interna ed internazionale e costituiscono una parte essenziale di questo Accordo”.
Le Linee Guida UE sulla protezione dei difensori dei diritti umani sono parte integrante di questo impegno al rispetto degli standard dei diritti umani, come affermano chiaramente le seguenti disposizioni:
- “L’UE riconosce che le persone, i gruppi e gli organi delle società rivestono una parte importante nella promozione dei diritti umani”; e
- “L’UE riconosce che le attività dei difensori dei diritti umani sono nel corso del tempo sempre più ampiamente riconosciute. La loro attività ha permesso di ampliare e di estendere la protezione delle vittime delle violazioni di tali diritti. Tuttavia questo progresso è stato raggiunto a un caro prezzo: i difensori stessi sono stati sempre più oggetto di attacchi e i loro diritti personali sono stati violati in moti paesi. L’UE ritiene che è importante garantire la sicurezza dei difensori dei diritti umani e proteggere i loro diritti “.
L’arresto e il successivo trattamento cui sono stati sottoposti i difensori dei diritti umani palestinesi è un indicazione particolarmente forte che Israele manca della necessaria competenza al “rispetto dei diritti umani e dei principi democratici” stipulati nell’Accordo di Associazione e nel Piano di Azione. Tale trattamento evidenzia i problemi sostanziali del sistema giudiziario israeliano che prevede l’esistenza e l’uso in ricorso arbitrario al sistema giuridico militare che non osserva gli standard internazionali in materia di equità di giudizio e diritto al processo e che molti osservatori considerano una violazione del concetto di temporanea legge militare sui residenti civili dei territori occupati come permesso dalla legge di occupazione bellica.
Al fine di non indebolire la percezione dell’Unione Europea nel suo impegno alla difesa dei suoi nobili valori, Le chiediamo:
- di esprimere le Sue preoccupazioni sui casi di Jamal Juma, Moahammad Othman e Abdallah Abu RAmah e gli altri difensori dei diritti umani in affermazioni pubbliche e nei suoi colloqui con gli ufficiali di Israele.
- di dare mandato diplomatico ai membri della Commissione Europea al fine di ottenere “un riconoscimento visibile dei difensori dei diritti umani e del loro lavoro attraverso un uso appropriato dei media”, come raccomandato nelle linee guida dell’UE in materia di protezione dei diritti umani dei difensori.
- Rivedere gli attuali accordi e le condizioni di ogni futura negoziazione e piano di azione con Israele in base al diritto internazionale e al principio del rispetto dei diritti umani, prevedendo la cessazione delle persecuzioni e della detenzione dei difensori dei diritti umani e il rispetto dell’opinione consultiva espressa dalla Corte Internazionale di Giustizia sull’illegalità del Muro. L’adozione di questa opinione con la Risoluzione ES-10/15 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite è stata pienamente appoggiata dall’Unione Europea.
Aspettiamo un cenno di riscontro.
Approvato da:
Palestina
Palestinian Grassroots Anti-Apartheid Wall Campaign
Addameer Prisoner Support and Human rights Association
Palestinian Center for Human rights (PCHR)
Al Haq
Ittijah -Union of Arab Community Based Associations
Adalah
Arab Association for Human Rights HRA
Sottoscrizioni Individuali:
Luisa Morgantini, former Vice President of the European Parliament
Lionel Blackman, Chairman of the Solicitors International Human Rights Group
Michael Mansfield QC, head of Tooks Chambers in London
Dr. Fanny-Michaela Reisin, president of the International League for Human Rights -
FIDH/AEDH Germany
Europa:
European Coordination Committee on Palestine (ECCP)
Habitat International Coalition Housing and Land Rights Network (HIC-HLRN)
Generation Palestine
Spagna:
Sotermún
Unión Sindical Obrera
Acsur-Las Segovias
Fundacion Iepala
Federación De Asociaciones De Defensa Y Promoción De Los Derechos Humanos-España
Members include:
Asociación para las Naciones Unidas en España (ANUE)
Asociación Pro Derechos humanos de
España (APDHE)
Asociación para la Defensa de la Libertad Religiosa (ADLR)
Comisión Española de Ayuda al Refugiado (CEAR)
Institut de Drets Humans de Catalunya (IDHC)
Instituto de Estudios Políticos para
Firma la carta adjunta la Fundacion (IEPALA)
Justicia y Paz
Liga Española Pro Derechos Humanos
Movimiento por la Paz, el Desarme y la Libertad (MPDL)
Paz y Cooperación
Mundubat
UNESCO Etxea
Plataforma de Mujeres Artistas contra la Violencia de Género Coordinadora Estatal de
Asociaciones Solidarias con el Sáhara (CEAS-Sáhara)
Red Solidaria contra la Ocupación de Palestina, members include:
Asociación Al-Quds de Solidaridad con los Pueblos del Mundo Árabe (Málaga)
ASPA - Asociación Andaluza por la Solidaridad y Paz
Asociación Hispano Palestina Jerusalén (Madrid)
Asociación Pro-Derechos Humanos de Andalucía
Boicot Preventiu
Comunidad Palestina de Canarias
Comunitat Palestina de Catalunya
CSCA (Madrid, Asturias)
Ecologistas en Acción (Confederal)
Grupo de ONG (Grupo de ONG por Palestina+ACSUR)
INTERPUEBLOS - Comité de Solidaridad con los Pueblos (Cantabria)
Komite Internazionalistak (Euzkadi)
Komite Internazionalistak (Euzkadi)
MEWANDO (Euzkadi)
Movimiento de Solidaridad Internacional (ISM)
Mujeres por la Paz - Acción solidaria con Palestina (Canarias)
Paz Ahora
Paz con Dignidad
Plataforma de Solidaridad con Palestina (Sevilla)
Red de Jóvenes Palestinos
Red Euromediterranea de Cooperación al Desarrollo
Sodepaz
Sodepaz Balamil - Plataforma Solidaria con Palestina de Valladolid
Taula per Palestina (Illes Balears)
Xarxa d’Enllaç amb Palestina (Països Catalans)
Xarxa de Solidaritat amb Palestina de Valencia
Institut de Drets Humans de Catalunya
NoVA - Social Innovation Centre
Comunitat Palestina de Catalunya
Xarxa d’Enllaç amb Palestina
Regno Unito:
Lawyers for Palestinian Human Rights
War on Want
Palestine Solidarity Campaign UK
Council for British Arab Understanding (CAABU)
Action Around Bethlehem Children With Disability (ABCD)
Paesi Bassi:
ICCO
Cordaid
Equal in Rights
IKV Pax Christi
Germania:
Kooperation für den Frieden (Cooperation for Peace) members include:
Aachener Friedenspreis e.V.
Aktion Freiheit statt Angst e.V., Jupiterstrasse 18, 12057 Berlin
Aktionsgemeinschaft Dienst für den Frieden (AGDF)
Aktionsgemeinschaft Friedenswoche Minden
Antikriegsbündnis "Menschen für den Frieden Düsseldorf"
Arbeitsstelle Frieden und Abrüstung e.V.
Bildungs- und Begegnungsstätte für gewaltfreie Aktion KURVE Wustrow
Bremer Aktion für Kinder (BAKI)
Bund demokratischer WissenschaftlerInnen (BdWi)
Bund für Soziale Verteidigung (BSV)
Bundesverband Bürgerinitiativen Umweltschutz (BBU)
Christen für gerechte Wirtschaftsordnung (CGW)
DFG-VK Bundesgeschäftsstelle
EUCOMmunity
Evangelische Arbeitsgemeinschaft zur Betreuung von Kriegsdienstverweigerern
(EAK)
Evangelisch-methodistische Kirche in Deutschland - Friedensausschüsse
Forum InformatikerInnen für Frieden und gesellschaftliche Verantwortung
Frauen in Schwarz, Hamburg
Frauen in Schwarz, Köln
Frauennetzwerk für Frieden e.V.
Friedensforum Münster
Friedensgruppe Altenholz
Friedensinitiative Kyritz-Ruppiner Heide
Friedensinititiative Nottuln e.V.
Friedensrat Müllheim
Friedenszentrum Braunschweig e.V.
Gewerkschaft Erziehung und Wissenschaft, Hauptvorstand
Heidelberger Friedensratschlag
IFIAS
Internationale JuristInnen gegen ABC-Waffen (IALANA)
Infostelle für Friedensarbeit, Meckenheim
IPPNW, Deutsche Sektion der Internationalen Ärzte zur Verhütung des Atomkrieges
/ Ärzte in sozialer Verantwortung (IPPNW)
Internationale Frauenliga für Frieden und Freiheit (IFFF)
Internationaler Versöhnungsbund - deutsche Sektion
Komitee für Grundrechte und Demokratie
Koordinierungsausschuss der Friedensbewegung in der Region Ingolstadt
Leserinitiative Publik e.V.
Lebenshaus Schwäbische Alb - Gemeinschaft für soziale Gerechtigkeit, Frieden und
Ökologie e.V.
Mönchengladbacher Friedensforum
NaturwissenschaftlerInnen-Initiative "Verantwortung für Frieden und
Zukunftsfähigkeit"
Netzwerk Friedenskooperative
Netzwerk Friedenssteuer
Ökumenisches Friedensnetz Düsseldorfer Christinnen und Christen
Ökumenisches Zentrum für Umwelt-, Friedens- und Eine-Welt-Arbeit, Berlin
Pädagoginnen und Pädagogen für den Frieden (PPF)
Pax Christi - Deutsche Sektion
Rhöner Friedenswerkstatt im UNESCO-Biosphärenreservat, Künzell
Sichelschmiede, Werkstatt für Friedensarbeit in der Kyritz-Ruppiner
Heide
VVN-BdA, Vereinigung der Verfolgten des Naziregimes - Bund der Antifaschistinnen
und Antifaschisten
Werkstatt für Gewaltfreie Aktion, Baden
Würselener Initiative für den Frieden
Deutscher Koordinationskreis Palästina Israel - für ein Ende der Besatzung und einen
gerechten Frieden, members include:
Arbeitsgruppe Palästina / attac Hamburg
AK Palästina Tübingen
Arbeitskreis Nahost Berlin
Arbeitskreis Palästina im Nürnberger Evangelischen Forum für den Frieden (NEFF)
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Attac Arbeitsgruppe Globalisierung und Krieg
Bentieröder Kreis
Bonner Nakba60-Gruppe
Deutsch-Palästinensische Gesellschaft e.V.
Deutsch-Palästinensische Medizinische Gesellschaft (DPMG e.V.)
Deutsch-Palästinensischer Frauenverein e.V.
Flüchtlingskinder im Libanon e.V.
Frauennetzwerk für Frieden e.V.
Frauennetzwerk Nahost
Friends of Sabeel Germany
Heidelberger Friedensratschlag
Internationaler Versöhnungsbund, Deutscher Zweig
IPPNW, Deutsche Sektion der internationalen Ärzte für die Verhütung des
Atomkrieges/ Ärzte in sozialer Verantwortung e.V.
ISM-Germany
Jüdische Stimme für einen gerechten Frieden in Nahost
Palästina/Nahost-Initiative Heidelberg
Palästinensische Gemeinde Deutschland (PDG) e. V.
Pax Christi, deutsche Sektion
Projekt Freundschaft. Münsteraner Arbeitskreis für Frieden in Palästina und Israel
http://www.salam-shalom.org/Salam Shalom München. Arbeitskreis Palästina/Israel
Schalom Salam in Salem
Vereinigung für Internationale Solidarität
Francia:
Campagne Civile Internationale pour la Protection du Peuple Palestinien (CCIPPP)
Plateforme des ONG françaises pour la Palestine, members include:
AITEC
Association France Palestine Solidarité
Association des villes françaises jumelées avec des camps de réfugiés palestiniens
CBSP
CCFD
Cedetim
CEMEA
CICUP
Cimade
Comité Gaza Jérusalem Méditerranée
CVPR
Enfants du Monde - Droits de l'Homme
Enfants Réfugiés du Monde
Fédération Artisans du Monde
FSGT
Génération Palestine
GREF
Le Mouvement de la Paix
LIFPL
Ligue des Droits de l'Homme
Mouvement International de la Réconciliation
MRAP
Palestine 33
Secours Catholique-Caritas France
SIDI
Terre des Hommes-France
Union Juive Française pour la paix.
Observerrs : ACAT, Afran-Saurel, Agir ensemble pour les droits de l'Homme , Amnesty
International , Association Pour Jérusalem , Collectif judéo-arabe et citoyen pour la paix,
Coordination SUD, CRID, Francas, GAIC, Handicap International, Médecins du Monde,
Pax Christi, Ritimo, TVEAC.
Italia:
Un ponte per… Associazione per la Pace, Action for Peace
Stati Uniti:
National Lawyers Guild, Free Palestine SubcommitteeUione Europea ainst the Wall.