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29 gennaio 2009

Charta 08, la sfida online per la democrazia in Cina

Pechino - E' partita in sordina, come petizione pro-democrazia diffusa via email da un gruppo di intellettuali, avvocati, scrittori cinesi noti per il loro attivismo. Rapidamente e in modo del tutto inaspettato è cresciuta, dando vita ad un movimento dal basso che ha coinvolto cittadini modello e illustri sconosciuti, che, consapevoli di rischiare l'arresto, hanno firmato la "Charta 08", un manifesto fortemente critico del governo cinese, che chiede maggiore libertà e rispetto dei diritti umani.

Finora lo hanno sottoscritto in 8.100 in tutta la Cina, e anche se la cifra non è esorbitante, segna l'inizio di una rivoluzione, come racconta oggi il Washington Post: anche chi finora non si era mai fatto coinvolgere in critiche dirette al governo ha deciso di aderire, con nome cognome e indirizzo, sfidando le ritorsioni dall'alto e la tradizionale ritrosia a manifestare la propria opinione nel Paese.

Non sono solo più avvocati e intellettuali: a loro si è aggiunta la gente comune, scrittori e giornalisti, insegnanti e operai, studenti e tecnici, per chiedere un cambio di regime, nonostante il governo cinese si sia mosso immediatamente per censurare il documento, mettendo sotto stretta sorveglianza i sospetti promotori e interrogando i firmatari, cancellandolo a più riprese dalla rete.

Eppure la Charta 08 - da Charta 77, il movimento dei dissidenti cecoslovacchi - continua a saltare fuori in blog, caselle email, citata in forum. Il documento chiede la fine del sistema politico ad un unico partito, la libertà di espressione, tribunali indipendenti ed elezioni dirette, e la riscrittura della costituzione per enfatizzare la libertà.

Un fenomeno che viene monitorato con attenzione all'estero per vedere come si muoverà Pechino e fino a dove si spingerà per mettere a tacere la rivolta. Liu Xiaobo, critico letterario e dissidente che ha già passato 20 mesi in carcere dopo Tiananmen, è stato arrestato perché sospettato di essere uno degli organizzatori di Charta 08.

Eppure l'aspetto più innovativo ed importate di questo movimento è l'adesione in massa dei non famosi. Oltre a Charta 08 ci sono stati anche altri episodi sintomatici, che testimoniano la nascita di un nuovo clima. Come la lettere scritta il 13 gennaio da una ventina di intellettuali cinesi per boicottare le informazioni dei media, pilotate dal governo, o come la richiesta il 7 gennaio da parte di un famoso avvocato, Yan Yiming, di rendere pubblici i bilanci dello stato nel 2008 e 2009 sul sito del ministero delle Finanze.