http://www.agi.it Chi E' Liu, Il Cristiano Spina nel Fianco di Pechino (AGI) - Roma, 8 ott. - Liu Xiaobo e' cristiano e gia' questo ne fece dai primi anni della sua educazione un pesce fuor d'acqua nella Cina degli anni '60, dominata dal dogma del partito. Nato a Changchun, nella provincia di Jilin, nel 1955, si laureo' nel 1982 in letteratura presso l'Universita' di Jilin e nel 1986, dopo la laurea magistrale a Pechino, ottenne il dottorato all'Universita' la Normale di Pechino per poi lavorare per la Columbia University, l'Universita' di Oslo, l'Universita' delle Hawaii e altre ancora. Quando nel 1989 i carri armati del governo cinese marciavano su Piazza Tienanmen, Liu Xiaobo era tra i manifestanti e aveva partecipato agli scioperi della fame attuati dagli studenti. In quella occasione fu arrestato la prima volta con l'accusa di "tentativo controrivoluzionario". Nel 1991 fu condannato per "propaganda ed istigazione controrivoluzionarie", senza finire in carcere. Nel 1996, a causa delle sue critiche al Partito comunista cinese, fu condannato a tre anni in un "campo di rieducazione" per "disturbi alla quiete pubblica". L'attivismo di Liu ha ricevuto molti consensi all'estero e nel 2004 e' stato premiato da Reporter Senza Frontiere con il premio "Fondation de France" per il suo costante impegno nella difesa della liberta' di stampa. E' in carcere dall'8 dicembre 2008 per aver contribuito a diffondere l'appello di 'Carta 08', un documento firmato da oltre 200 cittadini cinesi in cui si chiede al governo di Pechino di rispettare i diritti umani, attuare riforme politiche e garantire l'indipendenza del potere giudiziario. Liu invoca un lento, ma progressivo cambiamento che deve condurre il gigante asiatico verso la democrazia. Per questo la sentenza con cui e' stato condannato lo accusa di aver "superato i limiti della liberta' d'espressione consentita" e a nulla sono valse le argomentazioni della difesa che ha sottolineato le sue intenzioni assolutamente pacifiche. Il 25 dicembre 2009 è stato condannato a 11 anni di prigione e a due anni di interdizione dai pubblici uffici. |