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Insediato il Comitato per la difesa civile non armata e nonviolenta

Lettera a Napolitano in difesa del servizio civile

In vista della Giornata del Servizio civile del prossimo 5 marzo, alcune associazioni (come l'Associazione Obiettori Nonviolenti, la Campagna Sbilanciamoci, il Fair, la Fim Cisl, la FISH) hanno espresso lo scorso venerdì tramite una lettera direttamente al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il proprio "disagio per difficile momento che sta attraversando il servizio civile nazionale" e gli chiedono  di «far sentire la Sua autorevole voce affinché Governo e Parlamento, ognuno per le sue peculiarità si facciano interpreti di un rilancio del servizio civile inteso come forma civile di difesa della Patria e come opportunità e investimento formativo e civico per i giovani».

Nella lettera si ricorda come alle «carenze finanziarie del servizio civile si aggiungono infatti i problemi di gestione e competenza che rischiano di mettere in pericolo l’identità e l’esistenza stessa del servizio civile. I tagli economici, oltre a determinare un forte calo di avviamenti, implicano che quasi tutti i fondi vengano impiegati per i rimborsi dei giovani, tralasciando questioni come la formazione, la promozione, i controlli e la sperimentazione di forme alternative di difesa». Le associazioni lamentano anche come sia in corso da tempo «un conflitto fra Stato e Regioni che ufficialmente si manifesta come una profonda divergenza legata alle finalità del servizio civile ma, in realtà è legato alla gestione finanziaria ed alla valutazione dei progetti, giacchè la prima questione è stata risolta definitivamente dalla Corte Costituzionale (sentenze n. 228/2004 e 431/2005: il servizio civile è difesa della Patria). Occorre tuttavia evidenziare che l’Ufficio Nazionale non ha mai fatto molto per caratterizzare il servizio civile nazionale come difesa della Patria: anche con la recente nomina del Comitato per la difesa civile non armata e nonviolenta, emergono dei problemi tra i criteri di nomina e le finalità dell’organismo, che rischiano di stravolgerne il senso»

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