Comunicato Stampa in Solidarietà con la Freedom Flotilla
Napoli, 31 Maggio 2010
Abbiamo appreso con sgomento, stamani, della tragica notizia pubblicata con il comunicato stampa della “Freedom Flotilla” circa l’assalto militare di unità navali dello Stato di Israele contro la nave passeggeri turca in avvicinamento alle coste di Gaza per portare aiuto umanitario alla popolazione civile della Striscia.
Il convoglio della “Freedom Flotilla” è da considerarsi a tutti gli effetti convoglio umanitario, composto da reti della società civile di pace provenienti da diversi Paesi europei e non solo, mossi dal comune obiettivo di portare aiuto ad una popolazione stremata da anni di assedio e di blocco, in generi fondamentali e di prima necessità, attuata dal Governo di Tel Aviv, in linea di principio, contro il governo di Hamas, peraltro legittimamente eletto dalla popolazione palestinese, ma le cui conseguenze ricadono drammaticamente sulla popolazione civile, sempre più stremata.
L’obiettivo del convoglio - e della società civile che ha accompagnamento la “Freedom Flotilla” - è quello di fornire supporto immediato alla popolazione civile palestinese e sollecitare l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale sulla grave degenerazione dell’assedio e del conflitto israelo-palestinese, reso ancora più tragico dalle ultime mosse del governo Netanyahu, che, in spregio al dovere di portare avanti il processo di pace e la via del negoziato, ha annunciato nuove misure ritorsive e nuove colonie nei Territori Palestinesi Occupati.
La realtà dell’occupazione contro la popolazione palestinese è sempre più grave e le speranze di dare vigore al dialogo, al negoziato e alla pace, all’insegna dei due popoli e due Stati, della libertà dei cittadini israeliani e dell’auto-determinazione del popolo palestinese, sono rese sempre più lontane dalla politica aggressiva e militarista dell’attuale leadership israeliana.
L’attacco perpetrato questa mattina all’alba segna una tragica precipitazione nella spirale dell’escalation, del conflitto e della violenza: un’aggressione militare, contro un convoglio civile dalla dichiarata e manifesta intenzione umanitaria, compiuto in acque internazionali, rappresenta una tragica violazione dei principi di legalità ed umanità e configura un grave crimine internazionale.
Siamo a fianco del popolo palestinese stremato ma in lotta per la propria auto-determinazione e a fianco delle società civili di pace internazionale ed israeliana che questi crimini deliberati intendono mettere a tacere, forse perfino intimidire.
Auspichiamo una cessazione delle ostilità e un rapido intervento della comunità internazionale per fare luce sul massacro di civili di pace compiuto la notte scorsa e per condannare le azioni di guerra e di aggressione che minano il processo di pace e ostruiscono la via del negoziato, del dialogo e dell’azione nonviolenta.
Siamo convinti che non ci sia pace senza giustizia e che l’unica opzione costruttiva di pace debba partire dalla fiducia reciproca, dalla cessazione della violenza militare, dal ristabilimento della giustizia, dai principi inviolabili di libertà ed auto-determinazione, all’insegna di tutti i diritti umani, universali ed indivisibili, per tutti.
Operatori di Pace Campania ONLUS
www.operatoripacecampania.it
Associazione IPRIreteCCP
www.reteccp.org
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