http://popularstruggle.org Press Release 28 January, 2010 english verson follows Gli arresti israeliani atti a stroncare la resistenza popolare continuano: Mohammed Khatib, All’apice della recente ondata di repressione contro la lotta popolare in West Bank, i soldati israeliani hanno arrestato Mohammed Khatib oggi prima dell'alba. Khatib è un membro del Comitato Popolare contro il Muro e gli insediamenti nel villaggio di Bil'in, in West Bank e coordinatore del Comitato di Coordinamento di Lotta Popolare. Questa notte alle 2 meno un quarto, Mohammed Khatib, sua moglie Lamia e i loro quattro figli piccoli sono stati svegliati in casa loro da un incursione dei soldati israeliani, che è stata circondata da una gran spiegamento di forze militari. Una volta all'interno della casa, i soldati arrestato Khatib, hanno perquisito velocemente e lasciato la casa. Circa mezz'ora dopo aver lasciato la casa, cinque jeep militari l’hanno circondata nuovamente, e sei soldati hanno fatto una seconda irruzione in casa, dove i figli di Khatib erano seduti in preda al terrore, e dove hanno condotto un'altra, più accurata rispetto alla precedente, perquisizione, senza mostrare un mandato. In questa sono stati sequestrati molti documenti e il telefono di Khatib, tra cui carteggi di procedimenti legali di Bil'in presso l’ Alta Corte israeliana. I soldati sono usciti un'ora e mezzo dopo, lasciando una nota che dice che i documenti sequestrati sono sospetti come "materiali di incitamento". Ad alcuni attivisti internazionali che hanno cercato di entrare nella casa per stare con la famiglia durante le perquisizioni è stato vietato l’ingresso in modo aggressivo. Mohammed Khatib era stato già arrestato, durante la precedente ondata di repressione e arresti, il 3 agosto 2009 con l'accusa di incitamento e lanci di pietre. Dopo due settimane di detenzione, un giudice militare ha stabilito che le prove contro di lui erano state falsificate e ordinato il suo rilascio, provato il fatto che Khatib era all'estero quando sarebbe stato presumibilmente fotografato dall’esercito mentre lanciava pietre durante una dimostrazione . L’arresto di oggi di Khatib è sintomo della grave escalation di una seconda ondata di repressione contro la lotta popolare palestinese e la sua leadership. Dal 23 giugno 2009, Khatib è il 35esimo residente di Bil'in ad essere stato arrestato per sospetti relativi alla protesta contro il Muro. La recente ondata di arresti è un diretto attacco ai membri dei comitati popolari - alla guida della lotta popolare - accusati di incitamento al momento dell'arresto. L'accusa di incitamento, definita ai sensi del diritto militare israeliano come "un tentativo, verbale e non, atto ad influenzare l'opinione pubblica, in modo da disturbare la quiete pubblica o l’ ordine pubblico", è un cinico tentativo di punire l'organizzazione di base con responsabilità pesanti e detenzioni di lunga durata. Tali accuse sono parte della strategia dell'esercito, quella di utilizzare la persecuzione giudiziaria come mezzo per annichilire il movimento popolare. Raid analoghi sono stati condotti nel villaggio di alMaasara, a sud di Betlemme, e nel villaggio di Ni'ilin - dove i residenti ad esser stati arrestati nel corso dell'ultimo anno e mezzo sono stati 110, così come nelle città di Nablus, Ramallah e Gerusalemme Est. Tra gli arrestati nella recente campagna ci sono i tre membri del Comitato Popolare di Ni'ilin, Sa'id Yakin, del Comitato Nazionale Palestinese contro il Muro, e cinque membri del Comitato Popolare di Bil'in - tutti sospettati di incitamento. Eminenti attivisti di base, Jamal Jum'a (Gerusalemme Est) e Mohammed Othman (Jayyous) della ONG Stop the Wall ,coinvolta nella lotta contro il Muro e nella campagna di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni , sono stati recentemente rilasciati dalla detenzione dopo essere stati incarcerati per lunghi periodi sulla base di prove segrete e senza reali accuse nei loro confronti. Link collegati : [1] LA Times: http://www.latimes.com/news/nationworld/world/la-fg-nonviolence4-2009nov04,0,6772369,full.story http://rough-moleskin.blogspot.com/2009/11/bilin-nilin-e-la-resistenza-nonviolenta.html [2] Ynet: 2010 will see us beat the occupation: http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3840698,00.html Israeli arrests aimed at quashing popular resistance Mohammed Khatib, In the highest profile arrest of the recent wave of repression against West Bank popular struggle, Israeli soldiers arrested Mohammed Khatib today before dawn. At a quarter to two AM tonight, Mohammed Khatib, his wife Lamia and their four young children were woken up by Israeli soldiers storming their home, which was surrounded by a large military force. Once inside the house, the soldiers arrested Khatib, conducted a quick search and left the house. Roughly half an hour after leaving the house, five military jeeps surrounded the house again, and six soldiers forced their way into the house again, where Khatib's children sat in terror, and conducted another, very thorough search of the premises, without showing a search warrant. During the search, Khatib's phone and many documents were seized, including papers from Bil'in's legal procedures in the Israel High Court. The soldiers exited an hour and a half later, leaving a note saying that documents suspected as "incitement materials" were seized. International activists who tried to enter the house to be with the family during the search were aggressively denied entry. Mohammed Khatib was previously arrested during the ongoing wave of arrests and repression on Augst 3rd, 2009 with charges of incitement and stone throwing. After two weeks of detention, a military judge ruled that evidence against him was falsified and ordered his release, after it was proven that Khatib was abroad at the time the army alleged he was photographed throwing stones during a demonstration. Khatib's arrest today is the most severe escalation in a recent wave of repression again the Palestinian popular struggle and its leadership. Khatib is the 35th resident of Bil'in to be arrested on suspicions related to anti-Wall protest since June 23rd, 2009. The recent wave of arrests is largely an assault on the members of the Popular Committees the leadership of the popular struggle who are then charged with incitement when arrested. The charge of incitement, defined under Israeli military law as "an attempt, whether verbally or otherwise, to influence public opinion in the Area in a way that may disturb the public peace or public order," is a cynical attempt to punish grassroots organizing with a hefty charge and lengthy imprisonments. Such indictments are part of the army's strategy of using legal persecution as a means to quash the popular movement. Similar raids have also been conducted in the village of alMaasara, south of Bethlehem, and in the village of Ni'ilin where 110 residents have been arrested over the last year and half, as well as in the cities of Nablus, Ramallah and East Jerusalem. Among those arrested in the recent campaign are three members of the Ni'ilin Popular Committee, Sa'id Yakin of the Palestinian National Committee Against the Wall, and five members of the Bil'in Popular Committee all suspected of incitement. Prominent grassroots activists Jamal Jum'a (East Jerusalem) and Mohammed Othman (Jayyous) of the Stop the Wall NGO, involved in anti-Wall and Boycott, Divestment and Sanctions campaigning, have recently been released from detention after being incarcerated for long periods based on secret evidence and with no charges brought against them.
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