Pensieri Sul Digiuno
di don Antonio Uderzo

sacerdote diocesano dal 1969, addetto alla chiesa di Araceli. Prete operaio dal 1978. Dal 1988 lavora nella cooperativa sociale “Città Solidale”. Vive in una comunità alloggio con 6 ospiti disabili psichici, a Bolzano Vicentino.
In digiuno a sola acqua dal 28/09/09 mattina al 02/10/09 sera.


Mia prima esperienza: la considero molto importante sia dal punto di vista personale che dal punto di vista sociale/relazionale.

1) la posizione: il camper della Pace presso un incrocio cittadino frequentatissimo, con semaforo, rumori, polvere 24 ore si 24, mescolati a insulti e saluti di approvazione.

2) le persone: passanti indifferenti, automobilisti, tante mamme con bambini e giovani per gli allenamenti nel campo adiacente, nessuna domanda. Il mondo intorno corre, non ha tempo.

3) senso di inutilità: solitudine, vuoto interiore e di cibo, debolezza del corpo, esperienza di dono, di sacrificio: un prezzo da pagare per la pace.

4) molti amici e simpatizzanti: tanta attenzione e cura per chi digiuna; dialoghi con il giovane cassintegrato, i pensionati, le donne.

5) la preghiera della sera: momento vivo, caldo, partecipato, espressione di un grande amore per la città.


Dalla preghiera della sera con le letture della liturgia del giorno comunico le perle preziose piovute proprio dal cielo:

1° giorno: dal profeta Zaccaria
“ Gerusalemme sarà chiamata Città fedele; i vecchi e le vecchie siederanno ancora nelle piazze, ognuno con il bastone in mano per la loro longevità; le piazze della città formicoleranno di fanciulli e di fanciulle che giocheranno sulle sue piazze. Se questo sembra impossibile agli occhi di questo popolo, sarà forse impossibile anche ai miei occhi?”
- è l'immagine/icona che ci ha accompagnato per tutta la settimana.-

2° giorno: dal profeta Zaccaria
“popoli numerosi e nazioni potenti verranno a Gerusalemme”
- molta gente è venuta a Vicenza per solidarietà e per manifestare; una nazione potente è venuta a Vicenza per occuparla.-

3° giorno dal libro di Neemia
Neemia, coppiere del re di Persia, in una posizione di grande prestigio, venuto a conoscenza della situazione della sua città distrutta, da ricostruire, dopo aver pregato e digiunato, così si rivolge al re:” se piace al re e se il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi, mandami in Giudea, nella città dove sono i sepolcri dei miei padri, perché io possa ricostruirla”.
- la nostra missione: salvare la città.-
- il Vescovo: “ non è più il tempo della testimonianza, ma il tempo della mediazione”.-

4° giorno: dal Vangelo di Luca
“In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa!”
- annunciare e costruire la pace! È il messaggio del Vangelo, è il compito del cristiano.-
- i cristiani di oggi: “ io sono favorevole alla pace, sono anch'io contro il Dal Molin, ma
non posso impegnare il mio gruppo, la mia parrocchia, la Chiesa”.-

5° giorno: dal Vangelo di Luca
“Guai a te, Corazin, guai a te, Betsaida ”
- guai a te, Vicenza! È il grido di disperazione, di rimpianto e di amore insieme.
- l'Amministrazione comunale: è terminata la stagione dei sogni, ora deve amministrare!-


Il ricordo più bello: un bacio con lo schiocco mandato da un camionista in corsa.







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