Peppe Sini: Vicenza, La Guerra, Il Razzismo. E il Colpo di Stato


Non ci girero' intorno.
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Primo: chi ancora non ha capito che e' indispensabile la scelta della
nonviolenza, non puo' fare nulla di utile per la pace e la giustizia.
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Secondo: cio' che e' in gioco a Vicenza e' lo stato del mondo.
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Terzo: l'iniziativa di don Albino Bizzotto, usando una delle risorse estreme
del repertorio delle tecniche della nonviolenza, quella del digiuno, segnala
la drammaticita' della situazione e l'urgenza improcrastinabile di un
impegno nitido e intransigente, coerente e adeguato, morale e civile. E
sara' appena il caso di ricordare che il digiuno nell'approccio nonviolento
gandhiano (il satyagraha) al conflitto e' diretto non a fare pressione su
altri ma a fare chiarezza in se stessi assumendo in prima persona la
responsabilita' di una situazione di ingiustizia.
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Quarto: io che scrivo queste righe ho energicamente ed incessantemente
contestato in questi ultimi anni il silenzio di tanta parte del cosiddetto
pacifismo italiano rispetto all'orrore della guerra afgana, un crimine
abominevole cui anche l'Italia illegalmente partecipa. E peggio, il fatto
che quel silenzio sia stato pagato con finanziamenti e prebende dal governo
e dagli enti locali occupati dai partiti politici prostituitisi alla guerra
e alle stragi (soprattutto quelli che prima di arrivare al governo urlavano
con piglio e linguaggio palesemente totalitario di esser contrari alla
guerra "senza se e senza ma"). Chiedo adesso che chi e' stato fin qui
effettuale complice della guerra afgana, anche solo tacendo di essa e
parlando d'altro - ma si e' fatto molto di peggio da parte di tanti
prominenti -, dismetta questa criminale condotta e si decida a tornare alla
lotta per la pace che salva le vite. Cio' non cancella il passato, ma almeno
riaprira' un futuro possibile.
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Quinto: vi e' un'emergenza oggi in Italia che ogni altra supera, ed e'
l'infamia e l'orrore del colpo di stato razzista, schiavista e squadrista
che sta provocando sofferenze inaudite - e fin minacciando la vita - di
milioni di innocenti nel nostro paese. Nessuna occasione sia tralasciata per
ripetere che e' diritto e dovere di ogni persona di volonta' buona, di ogni
associazione democratica, di ogni istituzione fedele alla Costituzione della
Repubblica Italiana opporsi al colpo di stato razzista. Che il colpo di
stato razzista va denunciato, contrastato e respinto nel museo degli orrori
della storia. Nessuno sia complice del colpo di stato. Nessuno si arrenda al
razzismo. Nessuno si rassegni all'apartheid. Che viva la Repubblica. Che
viva la Costituzione. Che viva lo stato di diritto. Che viva la legalita',
difesa di ogni essere umano dalla violenza dei malvagi. Che sia respinto il
colpo di stato razzista. Difendiamo la dignita' e i diritti umani di tutti
gli esseri umani. Con la forza della verita'. Con la forza del diritto. Con
la forza dell'ordinamento giuridico democratico. Con la forza della
nonviolenza.
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Un abbraccio ad Albino, un abbraccio a tutte le amiche e tutti gli amici che
sono a Vicenza.
*
In guisa di postilla, se posso permettermi, e per concludere con un sorriso:
ieri ho ripreso a mangiare, ormai spossato; prego Albino di non portar
troppo oltre la sua azione. Come si dice: abbiamo una certa eta'; e le
persone - tutte le persone, ed a maggior ragione quelle che conosciamo e ci
sono quindi piu' care - le vogliamo vive.

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