giovedì 8 ottobre dalle 18,00 alle 19,00 ci si trova in Piazza dei Signori per un'ora di silenzio
Da Nouvelles de l'Arche anno 57 n.4 Il silenzio come arma politica di Jean-Baptiste Libouban Ho appreso da Guillaume Gamblin del Movimento Alternativa Nonviolenta la pratica del "freezing", un anglicismo per definire il "gelo" di tutte le attività nel silenzio. Attraverso internet o il cellulare, le persone si danno appuntamento, per esempio davanti alla stazione St. Lazare di Parigi a una certa ora. Restano là in silenzio una mezz'ora e poi si allontanano senza una parola... Mi sembra un segno forte di contestazione della frenesia e della perdita di Senso, dell'attivismo spesso demenziale che ci schiaccia. I cerchi di silenzio mostrano altrettanto bene che il silenzio è un atto politico, quanto il mangiare o il digiunare. .... Il primo ponte: noi dobbiamo creare un primo ponte tra i movimenti cosiddetti alternativi, le reti solidali, la società civile e le politiche intelligenti. Che sono all'opposto di quelle troppo intelligenti che vogliono uscire dalla crisi continuando come prima. Il secondo ponte: un secondo ponte bisogna costruire. Quello dei resistenti e dei disobbedienti. Gli uni si dicono nonviolenti, gli altri no. C'è urgenza che si incontrino e si conoscano e si riconoscano dalla loro indignazione e dalla loro determinazione... ....Vedere i nostri limiti, le nostre forze, il nostro ascolto, non fare della nonviolenza una ideologia ma una maniera di capirsi e di unirsi, di resistere e creare. |
top |