Vicenza, 9 settembre 2009 rotatoria di viale Ferrarin
Il digiuno di don Albino continua con la presenza dei cittadini che amano la loro città.
o Di fonte ai camion carichi di pali lunghissimi che entrano quotidianamente nellaeroporto, al via vai di
numerose betoniere, alle spese spaventose che comportano;
o Nella rassegnazione e sensazione di impotenza di tante persone, consapevoli dellinutilità dello scontro frontale contro forze disumane;
o Poniamo un gesto debole, ma potente nel suo significato;
o Il digiuno non è contro qualcuno, ma è: condivisione con chi digiuna non per scelta ma per forza; con chi tenta di venire nei nostri paesi ricchi per mangiare e per fuggire dalle situazioni di morte che noi
abbiamo provocato;
o E un messaggio/richiamo verso chi non ha ascoltato la città, che si è sentita tradita ed abbandonata
dalle istituzioni;
o E partecipazione e solidarietà coi cittadini di Vicenza che hanno espresso, per la prima volta in Italia, il loro parere negativo sulla nuova struttura di guerra;
o In un tempo in tutti gli strumenti legali per fermare la mostruosità di una nuova base militare americana sono stati ostacolati e bocciati; in un mondo strapieno di basi militari americane ed in una città occupata massicciamente da tale presenza militare; ci rimane questo strumento paradossale, forse lultimo, per porre lattenzione di tutti su quello che si sta facendo alla città di Vicenza. E lo strumento adottato da chi si prende cura delle persone nei momenti estremi,quando sembra non ci sia più nulla da fare,quando cè rassegnazione e stanchezza in molti.
Perchè digiunare?
Manca il dialogo. Su certi argomenti non ci si può confrontare e discutere: mutismo, silenzio pesante, ognuno con le sue idee intoccabili.
Manca laccoglienza. Cè paura, pregiudizio, intolleranza. Muri ostili, sguardi diffidenti e cattivi.
Centri di accoglienza come carceri, respingimenti colpevoli verso sofferenze note ma ignorate.
Manca la pace. Se cè, è armata... Si prepara soltanto la guerra. Non cè fronte, la guerra è dappertutto. Guerra per il petrolio, lacqua, luranio, la droga, il terrorismo, i rifiuti. Pretesti per trarre denaro dallorrore. Fiumi di sofferenza e di sangue che si cambiano in oro nelle tasche di chi si da ragione con la forza.
Manca il lavoro. Fabbriche emigrano per spendere meno e guadagnare di più. Uomini, donne, giovani, famiglie impotenti travolte dalla crisi. Nemmeno più gli stati comandano.
Il potere del dio denaro governa su tutti: avere fino a morire dindigestione e peggio per chi non ha..
Manca la trasparenza. Si dice ciò che è utile,che fa guadagnare consensi, che porta a casa soldi.
Mai ciò che si pensa veramente.
Che cosè la verità?
Manca il servizio,la disponibilità a renderlo. Anche da parte di quelli che un tempo erano chiamati servizi pubblici. E la gente a servizio dei servizi. Nessuno si mette più a servizio di nessuno se non finchè conviene.
A nessuno per fortuna qui manca il cibo. Anche chi dice di avere fame non sa spesso la fame cosè.
A non mangiare,comunque,si sta male. A nessuno piace digiunare dice Don Albino.
Allora perchè digiunare? Per dire che cè qualcosa che non funziona. Se senza cibo soffriamo, e a lungo andare si muore, perchè non ci accorgiamo che stiamo morendo dentro? Nella mente, nello spirito, nel cuore: ci mancano il dialogo,laccoglienza, la pace, il lavoro, la trasparenza, il servizio.
Stiamo morendo con la pancia piena e nemmeno ci fa male, non ci accorgiamo che sta morendo la speranza nella giustizia.
I preti che aderiscono al Digiuno per la Pace Vicenza 9 settembre 2009
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