Razzismo, nuova bozza per la Durban 2 ma Israele dice ancora no
Repubblica 18 marzo 2009


GINEVRA - Accoglienza controversa per il tentativo di mediazione nel conflitto aperto tra Unione europea e Onu sulla questione del documento introduttivo alla prossima conferenza delle Nazioni Unite sul razzismo - che fa seguito al summit del 2001 di Durban. Mosca ha presentato una nuova bozza di mediazione per il documento preparatorio alla conferenza, prevista a Ginevra alla fine di aprile e su cui si ? scatenato un forte scontro diplomatico internazionale.

La nuova bozza, accolta con sollievo dall'alto commissario Onu per i Diritti umani, Navanethem Pillay che ha parlato di una "base solida" per la prosecuzione del processo, ha limato le parti pi? controverse del documento, in particolare le critiche a Israele, i riferimenti al Medio Oriente e il concetto di diffamazione religiosa. Tutte linee considerate invalicabili sia da Israele sia dagli Stati Uniti e pi? di recente anche dall'Italia che ha in qualche modo trascinato sulle sue posizioni gli altri partner europei, fino al ventilato boicottaggio della Conferenza se non verr? adottato un testo alternativo, gi? preparato dagli olandesi. Il documento russo ha inoltre accolto le richieste dei critici, accorciando considerevolmente il testo (ora di 17 pagine). Nonostante ci?, il veto di Israele rimane netto: anche se il documento non contiene pi? riferimenti a Israele, mantiene la correlazione tra il conflitto israele-palestinese e il razzismo, inaccettabile per gli israeliani.

Quanto all'Europa, non ? stata ancora espressa una posizione ufficiale. Ma l'Italia, che in questa vicenda ha fatto da apripista annunciando subito la propria decisione di non partecipare alla Conferenza, ha dapprima definito "migliorativo" il testo russo, anche se poi il ministro degli Esteri Franco Frattini ha precisato: "O il testo olandese o niente. Le proposte del mediatore russo non le scartiamo a priori, la riunione di Ginevra ? ancora molto lontana. Ma la decisione presa dai ministri ? stata una, se dovr? essere cambiata dovranno tornare i ministri a decidere" e non gli ambasciatori. "Noi abbiamo avuto oggi un'ulteriore riunione di coordinamento europeo - ha aggiunto il ministro italiano - e abbiamo ribadito la decisione presa dai ministri degli Esteri, quindi quella ? la decisione. Se vi sar? l'accoglimento del testo concordato luned? noi ovviamente saremo favorevoli, qualunque altra proposta non la condividiamo".




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