Statement by the Secratary General Ban Ki Moon on the remarks by the President of Iran at the Durban Review Conference
Asia News 20/04/2009 16:04
ONU - ISRAELE - IRAN
Durban II: Delegati abbandonano l'aula mentre parla Ahmadinejad. Israele richiama l'ambasciatore
Alcuni hanno gridato "Vergogna!"; altri hanno applaudito. Diversi Stati hanno boicottato la Conferenza Onu. La Santa Sede è presente. In Israele alcuni pensano che è meglio partecipare. Il dispiacere di Ban Ki-moon.
Ginevra (AsiaNews) - Decine di delegati, in maggioranza dall'Unione europea, hanno abbandonato l'aula dove è in corso da oggi la Conferenza internazionale Onu sul razzismo mentre il presidente iraniano Ahmadinejad pronunciava il suo discorso, accusando lo Stato d'Israele di essere razzista". Alcuni gli gridavano Vergogna!"; altri lo applaudivano. In precedenza Tel Aviv ha richiamato il suo ambasciatore dalla Svizzera, Paese ospitante del raduno. I motivi del richiamo del diplomatico sono spiegati con una nota ufficiale: per consultazioni e per protesta contro la conferenza di Ginevra". Il gesto di Tel Aviv aggiunge tensione al boicottaggio che alcuni Paesi hanno attuato contro la conferenza, accusata di antisemitismo. Fra i Paesi che non partecipano vi sono Stati Uniti, Australia, Canada, Nuova Zelanda, Polonia, Olanda, Germania, Italia.
L'incontro Onu, contro il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e l'intolleranza, è il primo raduno su questo tema dopo 8 anni dalla Conferenza di Durban (2001), conclusasi in modo caotico con l'abbandono di alcuni Paesi, critici verso il documento finale, che citava solo lo Stato d'Israele come Paese razzista.
La Conferenza (chiamata Durban II"), che dura fino al 24 aprile, dovrebbe approvare un documento che riprende le conclusioni del 2001, col rischio di riproporre le accuse unilaterali al razzismo israeliano. Proprio questo ha scatenato il boicottaggio di diversi Paesi. Nelle scorse settimane il comitato della Conferenza aveva ripulito il testo dei termini e delle accuse più evidenti contro Tel Aviv, ma proprio la premessa iniziale del documento riafferma l'adozione" del documento di Durban, anche se in altre parti si parla di fermare l'antisemitismo, insieme all'islamofobia e alla cristianofobia.
Le accuse unilaterali contro Israele (e la mancanza di accuse contro il razzismo nel Terzo mondo, come in Sudan, Vietnam, Cina, India, ecc...) ha portato diversi governi a boicottare l'incontro.
La Santa Sede ha deciso invece di partecipare. Ieri Benedetto XVI aveva augurato alla Conferenza un lavoro fruttuoso e pieno di dialogo.
In Israele l'opinione pubblica è divisa: secondo alcuni occorreva partecipare alla Conferenza proprio per non dare ai nemici di Tel Aviv tutta la ribalta.
All'inizio dei lavori oggi a Ginevra, il segretario generale Onu Ban Ki-moon ha detto di essere profondamente dispiaciuto per il boicottaggio della Conferenza da parte di alcuni Stati.
Statement by the Secratary General Ban Ki Moon on the remarks by the President of Iran at the Durban Review Conference
I deplore the use of this platform by the Iranian President to accuse, divide and even incite. This is the opposite of what this Conference seeks to achieve. This makes it significantly more difficult to build constructive solutions to the very real problem of racism.
It is deeply regrettable that my plea to look to the future of unity was not heeded by the Iranian President. At my earlier meeting with him, I stressed the importance of the Conference to galvanize the will of the international community toward the common cause of fight against racism.
I further stressed the need to look to the future, not to the past of divisiveness. In this regard, I reminded the President that the UN General Assembly had adopted the resolutions to revoke the equation of Zionism with racism and to reaffirm the historical facts of the Holocaust respectively.
We must all turn away from such a message in both form and substance. We must join hands and work together to achieve a constructive, substantive agenda to combat racism, racial discrimination, xenophobia and related intolerance.
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