Arrestato a Vicenza Turi Vaccaro Pellegrino di Pace Fermiamo il Fuoco Atomico solidarizza con l'attivista nonviolento dei "Ploughshares" Turi Vaccaro, il "pellegrino di pace", dovremmo conoscerlo tutti perché nel 2005 è stato protagonista in Olanda di una storica azione pacifista: penetrato nell'officina di riparazione di Woensdrecht, ex Base NATO, aveva reso inservibili 2 aerei da combattimento F16 distruggendone i comandi a martellate. Dopo aver concluso l'8 novembre il Cammino di Nonviolenza Napoli-Vicenza (1.900 km a piedi iniziati il 6 agosto scorso dalla città partenopea, con tappe di 20-30 km al giorno) partecipatondo alla Marcia per la Pace e la nonviolenza di Domenica, nei giornisuccessivi aveva interrogato a lungo i suoi sogni e aveva a lungo meditato per capire quale poteva essere il suo contributo personale - oggi - all'affermazione della nonviolenza. Non sopportava l'idea che ci fosse un'altra base militare e voleva ribadire la priorità degli usi civili del territorio da consegnare alla piena responsabilità della gente comune. L'estate di S. Martino (11 novembre) gli era sembrata simbolicamente favorevole alla sua semina e anche il Santo, patrono dei pellegrini. Ieri pomeriggio - 11 novembre - è penetrato nella parte militare del Dal Molin insieme ad Agnese Priante del gruppo donne del Presidio Permanente. Aveva con se un disegno solare che le aveva affidato Alice delle Piagge (Firenze) dove era passato di recente percorrendo il suo itinerario, cui Fermiamo il Fuoco Atomico ha fatto da supporto politico e logistico. Diceva che lo aveva ricevuto proprio per favorire questa azione. Aveva preparato i semi secondo il sistema dell' agricoltura biologica di Fukuoka. (Inserimento dei semi in palline di argilla- la stessa del Dal Molin). Li ha seminati insieme alla sua accompagnatrice. Poi sono stati fermati dai carabinieri della SETAF. Ora Turi è nel carcere di S.Pio X di Vicenza. L'accompagnatrice è stata rilasciata. Turi sarà processato domani - 13 novembre - per direttissima dal Tribunale di Vicenza. La Casa per la Pace, il Tavolo della Consultazione e il Comitato vicentino della Marcia Mondiale hanno solidarizzato con Turi sottolineando il carattere del tutto nonviolento della sua azione per la quale personalmente era disposto fin dall'inizio a pagare il prezzo eventuale di una incarcerazione. Per quanto ci riguarda, sottolineamo come le pratiche di azione diretta rappresentino un invito simbolico a non mollare, a non rassegnarsi, a non accettare "compensazioni", ma a proseguire con la non collaborazione attiva - individuale e di massa - nei riguardi delle strutture dell'ingiustizia e della violenza organizzata, quali le basi militari di supporto ad un modello offensivo, nuclearizzato e guerrafondaio, nel contesto della NATO. Aspettiamo e sollecitiamo l'immediato rilascio di Turi sicuri della sua disponibilità ad organizzare con noi l'attività di "Nukewatch" intorno alle ex centrali nucleari italiane che ospitano le scorie radioattive: dobbiamo monitorare ed ostacolare i pericolosi movimenti di trasporto su treni notturni (uno alla settimana) verso Sellafield - in Gran Bretagna - e ritorno, dove le suddette scorie, dopo il ritrattamento, vengono depositate temporamente accanto agli impianti. (Latina, Trino, eccetera, verranno riattivate con tecnologia EPR in seguito agli accordi Berlusconi-Sarkozy sul rilancio dell'atomo sedicente "di pace"). Milano 12 novembre 2009 |