Lo scorso giugno 170 Parlamentari avevano promesso al movimento vicentino di promuovere una moratoria sui lavori di realizzazione della nuova base Usa a Vicenza. La moratoria non è ancora stata discussa dal Parlamento mentre al Dal Molin sono iniziate le bonifiche belliche funzionali alla militarizzazione di Vicenza. I Parlamentari, dopo aver promesso per mesi questo atto, ora vorrebbero che siano i cittadini, attraverso una raccolta firme, a farsi promotori della moratoria. Vicenza non si prende in giro: chi si dichiara contrario al Dal Molin deve essere coerente con le proprie dichiarazioni e sfidare Prodi sul tema della moratoria, portando in Parlamento il dibattito; qualunque scelta diversa sarebbe un escamotage per nascondere l&Mac226;abbandono nei confronti della comunità vicentina e di quanti si battono contro la guerra e per la difesa della terra. La moratoria è un compito di chi siede in Parlamento, e da loro la pretendiamo. Non si può essere contrari alla nuova base Usa senza poi fare i doverosi atti per impedirne la realizzazione: la richiesta di dibattito sulla moratoria va presentata in Parlamento subito, entro e non oltre la mobilitazione europea di dicembre. Di seguito il documento sottoscritto dai 170 parlamentari lo scorso giugno. 28 giugno 2007 AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ROMANO PRODI I sottoscritti chiedono che: - si attivino al più presto le procedure per la convocazione della seconda conferenza nazionale sulle Servitù militare già all'attenzione della Commissione Difesa della Camera, come previsto dal programma dell'Unione; - si attui una Moratoria in merito all'inizio dei lavori per la costruzione di una nuova base militare americana nel sito "Dal Molin" di Vicenza, alla luce dalla discussione di merito della sopraindicata conferenza e in attesa dell'attivazione delle procedure relative alla V.I.A., come richiesto dal Ministro dell'Ambiente; - il Commissario di governo, On. Paolo Costa, si impegni a favorire lo svolgimento del referendum consultivo sull'impatto ambientale richiesto dai Comitati dei cittadini "No Dal Molin". On. Lalla Trupia (Sd) On. Laura Fincato (Ulivo) On. Elettra Deiana (Prc-Se) On. Luana Zanella (Verdi) Sen. Tiziana Valpiana (Prc-Se) Sottosegretari: Paolo Cento Alfonso Gianni Famiano Crucianelli Gruppo Sinistra Democratica Camera: Titti Di Salvo (Capogruppo) Spini Valdo (Vice capogruppo) Attili Antonio Aurisicchio Raffaele Bandoli Fulvia Barbatella Fabio Buffo Gloria D'Antona Olga Fumagalli Marco Grillini Franco Leoni Carlo Lomaglio Angelo Maderloni Claudio Nicchi Marisa Pettinari Luciano Rotondo Antonio Sasso Alba Scotto Arturo Zanotti Katia Gruppo Sinistra Democratica Senato: Salvi Cesare (Capogruppo) Pisa Silvana (Vice capogruppo) Angius Gavino Battaglia Gianni Bellini Giovanni Brutti Paolo Di Siena Piero Galardi Guido Iovene Nuccio Mele Giorgio Montalbano Accursio Villone Massimo Gruppo Prc-Se Camera: Migliore Gennaro (Capogruppo) Giordano Francesco Sperandio Gino Falomi Antonello Mascia Graziella Acerbo Maurizio Burgio Alberto Cacciari Paolo Cannavò Salvatore Cardano Anna Maria Saverio Caruso Francesco Cogodi Luigi De Cristofaro Peppe De Simone Titti Raschid Alì Dioguardi Daniela Duranti Donatella Farina Daniele Ferrara Ciccio Folena Pietro Forgione Francesco Frias Mercedes Luxuria Vladimir Iacomino Salvatore Locatelli Ezio Lombardi Angela Mantovani Ramon Mungo Donatella Olivieri Sergio Pegolo Gian Luigi Perugia Maria Cristina Provera Marilde Ricci Andrea Ricci Mario Rocchi Augusto Russo Franco Siniscalchi Sabina Smeriglio Massimiliano Zipponi Maurizio Gruppo Prc-Se Senato: Russo Spena Giovanni (Capogruppo) Gagliardi Rina Sodano Tommaso Albonetti Martino Alfonzi Daniela Allocca Salvatore Boccia Maria Luisa Bonadonna Salvatore Menapace Lidia Capelli Giovanna Caprili Milziade Confalonieri Giovanni Del Roio Josè Di Lello Giuseppe Emprin Erminia Giuliani Heidi Giannini Fosco Grassi Claudio Liotta Santo Martone Francesco Nardini Maria Palermo Anna Maria Tecce Raffaele Vano Olimpia Zuccherini Stefano Gruppo Verdi-Pdci Senato: Palermi Manuela Ripamonti Natale Bulgarelli Mauro Cossutta Armando De Petris Loredana Donati Anna Pecoraro Scanio Marco Pellegatta Maria Agostina Tibaldi Dino Gruppo Pdci Camera: Giuseppe Sgobio Katia Berillo Luigi Cancrini Rosalba Cesini Silvio Crapolicchio Giacomo De Angelis Oliviero Diliberto Severino Galante Orazio Licandro Franco Napoletano Giovanni Pagliarini Fernando Pignataro Roberto Soffritti Nicola Tranfaglia Elias Vacca Iacopo Venier Gruppo Verdi Camera: Bonelli Angelo Trepiccione Giuseppe Balducci Paola Boato Marco Boco Stefano Cassola Arnold De Zulueta Tana Francescato Grazia Fundarò Massimo Lion Marco Pellegrino Tommaso Piazza Camillo Poletti Roberto Altri senatori: Oskar Peterlini (Aut) Franca Rame (Idv) Felice Casson (Ulivo) Fernando Rossi (Misto) Deputati Ulivo: Cinzia Fontana Giuseppe Giulietti Teresa Bellanova Marilena Samperi Laura Froner Cinzia Dato Dorina Bianchi Gianni Cuperlo Maura Leddi Leopoldo Di Girolamo Maria Grazia Fortugno Andrea Colasio Francesco Amendola Maran Alessandro Martella Andrea Gabriele Frigato Adriano Musi Pertoldi Flavio Strizzalo Ivano Viola Giuliano Mariani Raffaella DAL MOLIN MORATORIA: SE NON ORA, QUANDO? I Parlamentari che si dichiarano contrari alla realizzazione della nuova base Usa a Vicenza sono 170; dicono di voler impedire, attraverso il proprio impegno nelle istituzioni, la costruzione dell&Mac226;installazione militare che vede contraria gran parte della comunità locale. La scorsa estate avevano promesso al movimento vicentino una moratoria sui lavori di realizzazione, in attesa della seconda Conferenza sulle servitù militari, prevista dal programma con il quale l&Mac226;Unione si è presentata agli elettori nel 2006. "Convinceremo Prodi ad interrompere l&Mac226;iter della realizzazione", avevano promesso. Ora, a quanto pare, si tirano indietro. Alcune settimane fa sono iniziati i lavori di bonifica bellica dell&Mac226;aeroporto Dal Molin, funzionali alla realizzazione dei progetti statunitensi. Li abbiamo bloccati per alcuni giorni e abbiamo chiesto ai Parlamentari di mantenere le proprie promesse: portare subito in Parlamento la richiesta di dibattito sulla moratoria e bloccare la realizzazione di un&Mac226;opera che coniuga la condivisione delle politiche di guerra dell&Mac226;Amministrazione Usa con la distruzione del territorio e dei beni comuni da un lato, il disprezzo per la democrazia e la partecipazione delle comunità locali, dall&Mac226;altro: il peggio del governo Prodi. Ieri, 21 novembre, ci siamo recati a Roma per partecipare ad un incontro promosso da questi Parlamentari, convinti di discutere di come mettere in atto, nei tempi più brevi possibili, la moratoria. Abbiamo scoperto che i Parlamentari non proporranno più la moratoria, ma che dovremmo essere noi cittadini, attraverso una raccolta firme nazionale, a promuoverla; come se i compiti di chi siede nelle istituzioni dovessero essere assolti dai movimenti e da coloro che, in tutti questi mesi, hanno sopportato il peso maggiore dell&Mac226;opposizione alla militarizzazione di Vicenza. Vicenza non si prende in giro: chi si dichiara contrario al Dal Molin deve essere coerente con le proprie dichiarazioni e sfidare Prodi sul tema della moratoria, portando in Parlamento&Mac246; che tra l&Mac226;altro non ha mai affrontato il nodo Vicenza&Mac246; il dibattito; qualunque scelta diversa sarebbe un escamotage per nascondere l&Mac226;abbandono nei confronti della comunità vicentina e di quanti si battono contro la guerra e per la difesa della terra. Abbiamo già visto il Governo promettere di ascoltare la comunità vicentina e poi tradirla: c&Mac226;è qualcuno che vuol seguire il solco tracciato da Prodi? Non portare subito in Parlamento la moratoria, infatti, significa comportarsi nello stesso modo del Presidente del Consiglio che, dopo aver promesso di voler considerare la vicenda alla luce della volontà della comunità locale, dichiarò dall&Mac226;estero di non opporsi alle richieste statunitensi svendendo la nostra città. Gran parte delle donne e degli uomini vicentini e molti cittadini di questo Paese hanno già espresso in mille forme la propria contrarietà alla militarizzazione del territorio e alla presenza di strutture funzionali alla guerra. Ora è compito dei 170 parlamentari che si dichiarano contrari alla realizzazione della nuova base Usa di Vicenza trasformare questa contrarietà in fatti concreti all&Mac226;interno delle istituzioni nelle quali operano grazie al mandato dei cittadini. La moratoria è un compito di chi siede in Parlamento, e da loro la pretendiamo. Non si può essere contrari alla nuova base Usa senza poi fare i doverosi atti per impedirne la realizzazione: la richiesta di dibattito sulla moratoria va presentata in Parlamento subito, entro e non oltre la mobilitazione europea di dicembre. Presidio Permanente, Vicenza, 22 novembre 2007 ******************************************************** Presidio Permanente contro la costruzione della nuova base Usa a Vicenza Via Ponte Marchese c.p. 303 36100 Vicenza comunicazione@nodalmolin.it www.nodalmolin.it <http://www.nodalmolin.it> ******************************************************** TOP |