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COMUNICATO:
IL MIR ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE DEL 17 FEBBRAIO

Il Movimento Internazionale della Riconciliazione (MIR), associazione nonviolenta, ritiene la decisione del governo di concedere alle forze armate Usa l'ampliamento della base militare di Vicenza, un atto estremamente grave, in aperta contraddizione non solo con l'articolo 11 della nostra costituzione, ma con la conclamata, dal governo, volontà di perseguire una politica estera di pace e di accordo tra i popoli.

In gioco non è solo l'ampliamento di una base con tutti i problemi di natura sociale e ambientale che si porta dietro, ma la condiscendenza alla politica dell'attuale amministrazione USA, che da tempo ha scelto la guerra come unico mezzo per ristabilire l'ordine nel mondo.
Tale politica è ormai rifiutata dallo stesso popolo degli Stati Uniti, come dimostra il successo della grande manifestazione di Washington del 27 gennaio scorso che ha portato in piazza 500000 americani.
Sappiamo benissimo che la base servirà a preparare atti di guerra in medio oriente, senza che il governo italiano possa dir nulla.

Troviamo questo atto, in contrasto con quanto scritto nello programma dell' Unione, uno schiaffo in faccia a tutto il popolo della pace che pure tanta parte ha avuto nel successo elettorale dell'attuale maggioranza.

Per queste ragioni,
profondamente delusi da un governo che speravamo più sensibile alle tematiche della pace,
sempre ritenendo che non servono più armi e basi militari per sconfiggere il terrorismo, ma che queste non fanno che aggravare i conflitti,

diamo la nostra adesione alla manifestazione del prossimo 17 febbraio a Vicenza,

invitando i nostri soci ed amici e tutti coloro che sono amanti della pace a partecipare.

Facciamo appello a tutti affinché sia una grande manifestazione pacifica e nonviolenta che dimostri la volontà popolare contro l'ampliamento della base e la politica che essa sottende.

Invitiamo altresì tutte le forze che nell'attuale maggioranza si dichiarano vicine al movimento per la pace ad opporsi e a bloccare una scelta di guerra, unendosi a noi il 17 febbraio prossimo.

Dichiariamo che se il governo persisterà nella sua nefasta decisione, attueremo tutte le forme di resistenza rigorosamente nonviolente che saranno necessarie per opporsi e rendere vana tale decisione.

Con la speranza di non dover giungere a tanto ma determinati a farlo se necessario.



Torino, 4 febbraio 2007
Per il MIR: Paolo Candelari, presidente
Paolo C

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