COMUNICATO STAMPA Presidio Permanente, Vicenza, 6 marzo 2008 BASE USA VICENZA ALLE ELEZIONI PER ROMPERE GLI SCHEMI La chiocciola si è messa in cammino Rompere i meccanismi della rappresentanza; sostituire la delega con la partecipazione diretta; costruire forme di condivisione che evidenzino lipocrisia degli spot elettorali. Una lista di donne e uomini per aprire un nuovo percorso politico di partecipazione: sarà questa la presenza allinterno della campagna elettorale di coloro che a Vicenza hanno scelto la mobilitazione contro limposizione. Una lista che non è un fine, bensì un mezzo: non corriamo per conquistare il Palazzo, ma per sperimentare forme altre di autogoverno e autogestione. In queste settimane, per descriverci il percorso che abbiamo fatto, abbiamo usato la metafora della chiocciola: lenti, ma sempre in movimento; riflessivi, ma con un grande bagaglio di esperienze, sensibilità, diversità che ci portiamo sempre sulle spalle. Abbiamo discusso in modo permanente, trovandoci la sera e riconvocandoci il giorno successivo; abbiamo ascoltato cosa aveva da dirci Vicenza, senza costruire eventi mediatici ma sfruttando i gazebo della raccolta firme: perché ascoltare è diverso dal fare propaganda. Ci siamo chiesti che significato ha la crisi della rappresentanza, come dovrebbe comportarsi un consigliere comunale, quali contenuti dovrebbe avere un programma. Ne abbiamo concluso che un programma non è un testo, ma un percorso; che la crisi della rappresentanza nasce dai processi di delega; che un consigliere comunale dovrebbe essere al servizio di molti e non in rappresentanza di alcuni. Abbiamo deciso di metterci in gioco ancora una volta, dicendoci che abbiamo ancora tanto da imparare, una lunga strada da fare. Vogliamo provare a costruire collettivamente pratiche di gestione collettive della nostra comunità; la nostra non sarà una lista di persone, ma un intreccio di pensieri. Abbiamo saputo dar vita al Presidio Permanente, spazio di diversità e confronto, ma soprattutto di partecipazione; abbiamo dimostrato che condividere è possibile: ora portiamo la nostra sfida nel campo di coloro che più ci sono lontani. Vogliamo mettere in discussione il monopolio del potere decisionale fondato sulla delega: perché partecipare non solo è democrazia, ma è anche vita. top |