In 40mila manifestano contro la base Usa a Vicenza


Le donne mascherate di bianco a sottolineare 'l'invisibilita' della protesta' Vicenza. Dario Fo:"I governanti sono ciechi e sordi" Quarantamila secondo gli organizzatori, 20-30 mila al massimo, secondo le stime della Questura. Guerra di cifre, come di consueto, anche per la manifestazione contro l'ampliamento della base Usa al dal Molin, che si è svolta questo pomeriggio a Vicenza. Il corteo partito poco dopo le 14, si si è svolto in un clima assolutamente pacifico e composto, sorvegliato dall'alto dall'elicottero della Polizia di Stato.

In testa al corteo, i comitati vicentini contro la base e le donne con le maschere bianche, a sottolineare 'l'invisibilita' della protesta'.

"Un bel segnale di 'non violenza', civilta', pacifismo ed un messaggio chiaro al Governo: caro Prodi, questa base non s'ha da fare, ci vuole una moratoria", chiosa Paolo Cento, sottosegretario all'Economia della 'Sinistra Arcobaleno' presente al corteo.

"Hanno ragione i vicentini a dirsi 'invisibili' e lo sono per le istituzioni e per la politica - spiega Cento - sorde alle loro richieste: ma deve esser chiaro che sulla base il Governo Prodi si gioca gran parte della sua credibilita': ci vuole un moratoria come chiede la pacifica e civile comunita' di Vicenza".

Cento taglia corto sulle affermazioni del Presidente della Repubblica, "la piu' alta carica della Repubblica deve star fuori dalla polemica" ma prende di petto il Governo di centro-sinistra che, avverte, "deve rispondere alla richiesta di moratoria che viene dalla comunita' vicentina" e lancia infine un monito: "guai ad inviare le forze dell'ordine a Vicenza contro una popolazione che sta facendo resistenza passiva, non violenta e pacifica: una cosa del genere sarebbe l'apertura immediata della crisi".

Dario Fo: "i governanti ciechi e sordi"
Anche il premio Nobel Dario Fo, presente alla manifestazione, se la prende con il governo. "Una manifestazione come questa dovrebbe fare impressione ai governanti, ma sono ciechi, sordi. Non sentono, non seguono, non vedono, non si rendono conto delle cose. Anche la gente della sinistra, i dirigenti della sinistra non si rendono conto dell'importanza che hanno queste manifestazioni, della costanza, della voglia assoluta di sentirsi cittadini di queste persone e non un insieme di gente che non conta niente".


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