|
||
Lassociazione proponente Reorient Onlus è attiva da più di tredici anni nel campo della cooperazione internazionale solidale e delleducazione alla pace e alla mondialità svolgendo attività di progettazione e attuazione di programmi di sensibilizzazione e formazione su questi temi; collabora inoltre con diverse Botteghe del Commercio Equo e Solidale e gestisce due sportelli di Turismo Responsabile. Partecipa attivamente al Tavolo dellAltra Economia di Roma è tra i soci fondatori del Consorzio della Città dellAltra Economia, dove ha la sua sede operativa dal 2007. La nostra organizzazione nasce per promuovere e realizzare un attività di cooperazione e dialogo interculturale con i paesi più poveri del sud del mondo. Per questo oltre alla realizzazione di progetti specifici in diverse aree del Sud del Mondo (Vietnam, Sri Lanka, Afghanistan. Rep.Domenicana,Uruguay e Argentina) ha da sempre dedicato uno spazio centrale della sua missione alle attività di educazione alla mondialità e allo scambio interculturale, mediante iniziative di studio, di sensibilizzazione e di mobilitazione sui temi delleconomia solidale, del consumo critico e per un economia di pace, sostenendo una profonda critica allattuale modello di politica economica internazionale incentrato sullo sfruttamento e sulla depredazione di risorse di ogni tipo, nei confronti di gran parte dei Pvs nel Sud del mondo. Tutto questo lavoro ha come obbiettivo quello di "ri-orientare" lattenzione dellOccidente globalizzato verso una cooperazione tra i popoli che cambi approccio , abbandonando quelle forme di neo-colonialismo etico e ripensando ad un rapporto solidale basato su valori che rimettano al centro luomo e la sua dignità. Partendo da questa analisi, nasce la necessità di diffondere i principi delleconomia solidale e del consumo critico come proposta alternativa/integrativa agli attuali interventi per lo sviluppo. Il concetto di consumo critico e responsabile comporta una mutazione più avvertita e corretta dell'atteggiamento del consumatore nei confronti degli acquisti, che tenga seriamente in considerazione i rischi di danni alla salute derivanti da un singolo prodotto o dei danni ambientali/sociali derivanti da metodologie di produzione orientate alla massima e continuativa realizzazione di prodotti senza alcuna preoccupazione se non quella del profitto. TOP |