E' aperto il bando per due anni di volontariato con l'Operazione Colomba. Le iscrizioni scadono a fine Ottobre. Sono previste 5 settimane di formazione di base
APPELLO A COSTRUIRE PONTI ED A LENIRE FERITE
Kossovo: Serbi ed Albanesi si combattono. La pace non è impossibile.
Ci vuole chi con intelligenza e amore li costringa a fare passi in avanti.
Palestina: tra settlers, i coloni, ed i pastori arabi incomprensioni e
violenza .
Ci vuole chi protegga dagli attacchi dei coloni i bambini arabi quando vanno
a scuola ed i pastori arabi quando portano le greggi al pascolo nelle loro
terre. Ci vuole chi provi ad aprire spazi di dialogo tra i coloni israeliani
ed i pastori palestinesi.
Uganda del Nord: il mondo sta a vedere : 1.500.000 sfollati in condizioni
disumane, 30.000 bambini rapiti e trasformati in soldati dai ribelli. Questi bambini
se fuggono devono essere uccisi e quelli che rimangono devono uccidere
coloro che hanno tentato la fuga..
Ci vuole chi abiti questo conflitto per immettervi semi di
riconciliazione.
In Italia la mafia uccide.
Ci vuole chi provi ad abbassare il livello di virulenza di questo fenomeno.
Avevo chiesto una volta a Monsignor Romero se aveva paura e lui mi ha
risposto: si, tanta, ma non fino ad abbandonare i miei campesinos.
Il coraggio non sta nel non aver paura ma nel vincere la paura per un amore
più grande!!
Dai : ci stai anche tu?!?!
Unisciti allora ai giovani dellOperazione Colomba per lenire le ferite e
gettare ponti e costruire così una nuova umanità in Gesù.
Don Oreste Benzi
OPERAZIONE COLOMBA
Loperazione Colomba nasce nel 1992 con la guerra jugoslava dal desiderio di provare a vivere la nonviolenza in zone di guerra e di condividere la vita di chi è costretto a subire la violenza dei conflitti. I volontari che ne fanno parte hanno vissuto sui diversi fronti, riunendo le famiglie, proteggendo con la nostra presenza le minoranze etniche, provando a guarire le ferite e gettando ponti. Dopo la guerra nei Balcani, questa modalità di abitare il conflitto, è stato esportata anche in Chiapas, in Kossovo, in Cecenia, in Congo, in Sierra Leone, in Albania, con la convinzione che dal vivere con le vittime delle guerre nascano delle strade per la pace inaspettate.
Attualmente i volontari delloperazione Colomba sono presenti in Kossovo , in Israele/Palestina e in Nord Uganda
L'Operazione Colomba nasce dalla Comunità Papa Giovanni XXIII e accoglie al suo interno credenti e non credenti , nel rispetto reciproco, nella comunanza di valori condivisi , uniti nella ricerca concrete di cammini nonviolenti di pace , di dialogo e di perdono.
IL PAPA AI GIOVANI
In un messaggio al congresso Uomini e religioni svoltosi in questo periodo a Lione il Papa Benedetto XVI chiede agli uomini del nostro tempo, e in particolare ai giovani, di avere il coraggio di impegnarsi sempre più attivamente a favore della pace e del dialogo, gli unici che possono permettere di guardare con speranza al futuro del pianeta.
NOTE TECNICHE SUL TRAINING
Il training
cinque settimane di intensa formazione che hanno come obiettivo di presentare, far conoscere e far sperimentare ai candidati volontari le modalità dell'intervento nonviolento in zona di guerra, l'esperienza diretta di un progetto in zona di guerra, l'incontro con culture differenti, la costruzione e la gestione di un gruppo e la quotidianità della vita in zona di guerra.
Il training prevede:
_ 2 settimane di partecipazione concreta ai nostri progetti all'estero ( subito prima o subito dopo la formazione teorica)
_ 3 settimane di lavoro su: linee guida e stile di Operazione Colomba e Comunità Papa Giovanni XXIII, dinamiche di gruppo, vivere in zone di conflitto, spiritualità e fondamenti della nonviolenza, metodi decisionali e nozioni generali.
Periodo:.
_ 2 settimane di esperienza : possibilmente prima del training se no subito dopo
_ 3 settimane teoriche : dal 14 Novembre al 3 Dicembre 2005
Per saperne di più clicca su www. operazionecolomba.org
operazione.colomba@apg23.org
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DI SEGUITO, SE INTERESSA, IL RESOCONTO AGGIORNATO DELLA PRESENZA DELL'OPERAZIONE COLOMBA IN NORD UGANDA
VOLONTARI DI PACE IN NORD UGANDA
Don Benzi si e recato In Uganda nei giorni 24 25 26 Agosto 2005 per incontrare i volontari dellOperazione Colomba , il corpo civile di pace promosso dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, presenti in loco.
La situazione che ha trovato e stata molto pesante. La guerra che vede contrapposti il governo centrale e i ribelli dellLRA ( Lord Resistent Army) va avanti da 19 anni e vede come protagonisti più di 30 mila bambini rapiti, costretti con le peggiori atrocità, a combattere nelle file dellesercito dei ribelli. Il sottosegretario generale delle Nazioni Unite, Jan Egeland, in visita nella regione, lha già definita la più grande tragedia umanitaria dimenticata.. Tutto il territorio vive nellinsicurezza e nel terrore perche i ribelli possono colpire dove e quando vogliono, arrivando allimprovviso e seminando terrore e morte.
La poplazione locale, circa 1.500.000 persone , e tutta costretta nei campi per sfollati in condizioni disumane e non ce la fa piu.
Il popolo Acholi, vittima di questa situazione, e un popolo fiero e lavoratore. Ha voglia di riprendere una vita normale, lavorare di nuovo la terra, poter sfamare i suoi figli ed invece e costretto nei campi vittima dellozio e dellinedia. I giovani non possono anadare a scuola, bevono, non riconoscono piu il ruolo dei genitori.e cosi si vanno perdendo i valori familiari e culturali. Un intero popolo e vittima della depressione, malattia finora sconosciuta al popolo Acholi cosi come aumentano i suicidi ed il consumo di bevande alcooliche.
Don Benzi ha visitato i volontari della Operazione Colomba presenti nellarea di Minakulu, su invito della parrocchia locale. In questarea rurale, a circa 20 Km dalla citta di Gulu, ci sono circa 40.000 sfollati, di cui 35000 in due campi per sfollati , quello di Bobi e quello di Palenga, e gli altri che vivono in piccole capanne vicino alla parrocchia ed a una postazione militare.
Nerllarea in questi ultimi mesi vi sono stati diversi attacchi dei ribelli e cosi tra le 4000 e le 5.000 persone vengono a dormire tutte le notti nella chiesa, negli edifici attigui, e allaperto nel territorio parrocchiale.
I volontari si sono coinvolti nella vita della gente nei villaggi dellarea, nei campi per sfollati , e dividono la casa con quanti di notte vengono a dormire li.
In questa visita in Nord Uganda don Benzi con i volontari dellOperazione Colomba ha incontrato anche la signra Betti Bigombe, un ex ministro del governo ugandese, attuale mediatrice ufficiale nel conflitto che vede coinvolti il governo centrale e i ribelli dellLRA.
La signora, molto cordiale e disponidbile, e stata colpita molto positivamente dallo stile dei volontari dell Operazione Colomba, una modalita di presenza di condivisione con la gente e in mezzo alla gente che e molto preziosa perche da coraggio, ricostruisce dignita , aiuta a reagire.
Facendo inoltre un lavoro di riconciliazione, aiuta a ritessere i legami dentro le comunita divise al loro interno, in una situazione di totale divisione dove i bambini, figli delle comunita, sono a volte vittime ma a volte carnefici. La signora ha quindi invitato i volontari a continuare la loro azione.
La signora Bigombe ha messo in evidenza la necessità che anche il governo italiano entri nel gruppo delle nazioni che sostengono il suo lavoro, come già fanno la Gran Bretagna, lOlanda, la Norvegia ed ha apprezzato anche lofferta dello Stato della Repubblica di San Marino di sostenere attivamente questo negoziato.