Il corso di laurea interfacoltà dellUniversità di Firenze in Operatori per la Pace, con la collaborazione del Ced/As (Centro di Document/Azione Sociale), del Centro La Pira, e di ATMA, lassociazione messa in vita dagli studenti del corso suddetto, organizza, presso il Dipartimento di Studi Sociali, Via Cavour 82, piano terreno, per i giorni 30/31 maggio 2003, un laboratorio di sperimentazione di un nuovo strumento didattico: il gioco di ruolo, su un argomento di stringente attualità come il conflitto arabo/israeliano.
Lanimatrice del Laboratorio, aperto a circa 30 persone che si impegnano a partecipare a tutto il periodo di lavoro (venerdi 30, ore 10-13,30/ 14,30-18; sabato 31, ore 10-13,30) sarà una delle autrici di questo gioco di ruolo: la Dott.sa Angela Dogliotti Marasso, di Torino, una pedagogista specializzata nelleducazione alla risoluzione creativa dei conflitti, perfezionatasi nel Corso in Scienze Sociali e Relazioni Interculturali del Dipartimento di Studi Sociali dellUniversità di Firenze.
Il gioco di ruolo è un nuovo strumento che viene sempre più utilizzato nellinsegnamento a vari livelli scolastici che, proponendo come elementi prioritari di conoscenza aspetti tratti dalle storie di vita di personaggi delle parti in causa, e mettendo in campo i diversi vissuti e punti di vista presenti in quello sfaccettato mosaico, diventa un efficace strumento di lavoro didattico per entrare con occhi diversi nel conflitto Palestina /Israele e per riflettere sulle dinamiche conflittuali.
Nel contesto di una drammatica ridefinizione degli scenari geopolitici mondiali, il conflitto Palestina/Israele si pone come uno dei tasselli cruciali per la stabilità di tutta la regione medio-orientale. E perciò di fondamentale importanza, per comprendere le trasformazioni delle relazioni internazionali e i conflitti che attraversano il mondo contemporaneo, conoscere senza semplificazioni e forzature una questione così complessa, delicata e controversa, rintracciarne le origini, individuarne sviluppi e prospettive.
Gli obiettivi didattici della sperimentazione di questo gioco di ruolo sono:
Diventare consapevoli della complessità della situazione; comprendere meglio le diverse prospettive ed esperienze, i diversi punti di vista e vissuti delle parti in causa, nelle loro articolazioni interne;
Entrando concretamente nel vivo di una dinamica conflittuale, capire come evolve, cosa può renderla più distruttiva, cosa può invece contenerne la violenza e aprire strade di ricomposizione e riconciliazione;
Comprendere quali sono le competenze da sviluppare per trasformare dal basso un conflitto in modo nonviolento;
Sviluppare un atteggiamento di cittadinanza attiva e di responsabilizzazione.
Il seminario ha perciò come destinatari, in primo luogo, gli studenti del Corso di laurea suddetto che possono, attraverso di esso, accostarsi al conflitto Palestina-Israele con un approccio diverso e meglio comprenderlo nella sua complessità, e docenti che intendono sperimentare una innovativa didattica delle discipline storico-sociali, o anche il mondo dellassociazionismo, interessato a conoscere il lavoro di gruppi della società civile che, dal basso, cercano di percorrere strade di dialogo e riconciliazione.
Ad ogni partecipante verrà consegnato, in anticipo, un dossier di circa 40 pagine che serve ad entrare nel conflitto e comprenderlo meglio, e che egli si impegna a leggere prima dellincontro iniziale del venerdi.