Relazione sulla Conferenza Annuale di Noviolence Peace Force Europe
di Maria Carla Biavati

Il giorno 29/03/04, nel pomeriggio inizia il meeting di Nonviolent Peaceforce Europe, viene anche presentato il lavoro di gruppo di Eplo sull’European Peace Agency redatto solo in forma provvisoria e che sarà pubblicato per intero sul dossier della Conferenza di Dublino, di cui verrà anche redatta una versione breve da presentare ai politici presenti alla conferenza.

Iniziano quindi le presentazioni dei partecipanti, che sono gli stessi del meeting di ENCPS, ai quali si sono aggiunti gli spagnoli catalani di Barcellona dell’Associazione NOVA che illustrano le loro varie iniziative; marce per la Pace, progetto di Peace Bonds con (NP) e un progetto di obiezione fiscale alle spese militari.

Segue la presentazione del PATRIR l’Istituto Rumeno fondato e condotto da Kai e Denisa Brand Jacobsen che presentano i loro progetti formativi ed educativi, all’interno delle loro proposte è in calendario un viaggio di monitoraggio e aggiornamento nei Balcani da organizzarsi per settembre. L’assemblea e in particolare i Berretti Bianchi e il CSDC si dicono disponibili a partecipare insieme alle Donne in Nero di Belgrado. Si ribadisce che il prossimo meeting di ENCPS e di NP si terrà in Romania a Kluj.

Poi Christine Sweitzer presenta il viaggio di monitoraggio in Sri Lanka dove ha verificato l’avvio del progetto pilota di NP.
Il gruppo di operatori sul campo sono aumentati e così anche le basi operative, che sono diventate quattro, una per ogni area etnica. Mostra anche alcune diapositive riassumendo il lavoro svolto che attualmente è fatto principalmente di incontri e conoscenza.

La mattina dopo presento il nostro lavoro come coordinamento CCP italiani, quindi la segreteria di NP annuncia che si è ampliata con l’assunzione di Alessandro Rossi a Bruxelles e quindi vi è la presentazione del Netherland Expertising Center for Nonviolence, che svolge anch’esso un lavoro di formazione e training. Segue l’intervento di Andrej Kamensikov del Coordinamento di ONG russe che chiede con forza una partecipazione al loro meeting in Bielorussia e polemizza sull’assenza dei paesi occidentali nell’Europa orientale.

Nel pomeriggio iniziano i gruppi di lavoro e io partecipo a quello sul training e la formazione.
Xenja della DiN di Belgrado illustra il lavoro di formazione all’obiezione di coscienza che da anni portano avanti nelle scuole della ex-Yugoslavia con circa quaranta insegnanti e cinquanta studenti che si recano a presentare le loro esperienze e scelte di vita nei licei e nelle scuole superiori. Vi sono anche corsi di educazione alla coscienza di –genere- e allo sviluppo della partecipazione sociale femminile con training a Zagabria. Ora però il Ministero per l’Educazione Serbo ha tagliato i fondi e quindi sono solo poche insegnanti volontarie a continuare con i programmi.

Segue il mio intervento sull’esperienza italiana dove illustro il lavoro svolto dalla rete di formazione alla nonviolenza e delle scuole di pace, degli insegnanti per la pace, dei corsi di laurea, del lavoro svolto dal CSDC eccetera …

Michel ci parla dell’esperienza belga nei training per la comunicazione nonviolenta, nella loro associazione non esistono progetti unitari, ma il suo gruppo ha lavorato in Svizzera ed in Africa, specialmente in Congo a supporto delle ONG locali e internazionali presenti sul campo.
Quindi Helga Temple ci relaziona sui programmi del forum tedesco Z.F.D. essi formano i giovani che aderiscono al Servizio Civile nazionale, e producono anche progetti sul campo; Israele, Balcani, Cipro, e sono finanziati dal Governo tedesco.

Infine è Simonetta, catalana di NOVA che ci parla dei loro progetti, essi sono più giovani come esperienza, ma si orientano culturalmente sul pensiero del Buddismo e del Gadhianesimo, desiderosi di sviluppare forti sinergie con i formatori europei per acquisire esperienze e progetti.

Cristine Sweitzer conclude l’incontro, spiegando l’attività del Gruppo Training e Formazione di NP, parla del lavoro svolto da George Lakej, che ha preparato gli operatori oggi attivi in Sri Lanka, indirizzandoli alla Civilian Protection. Vi hanno partecipato trainers internazionali e sono durati tre settimane.
Il percorso degli operatori è durato complessivamente quattro mesi e vi sono stati anche moduli sulla comunicazione nonviolenta i cui responsabili erano:
David Grant (afroamericano) e Jon Stewart (Zimbabwense).

Come risultato del lavoro di gruppo ci siamo proposti di formare un gruppo europeo per condurre esperienze e strutturare incontri a vari livelli, ad esempio training per trainers, così da ottenere una formazione di alto livello e omogenea in tutta europa con gruppi di trainers in ogni paese. La responsabile eletta per questo GdiL è stata Simonetta di NOVA.

Infine nella riunione plenaria del giorno trenta si sono formati nuovi gruppi di lavoro.
Elenco brevemente le proposte che sono emerse:
1 il gruppo di lavoro By laws ha stabilito che le Member Organization (MO) sono la struttura portante di NP e che devono essere partecipi di tutti i livelli di comunicazione e operatività del direttivo internazionale; principalmente riceveranno comunicazione in tempo reale su tre livelli;
A dallo staff internazionale e dall’International Governing Council (IGC).
B Livello di informazione sulle iniziative e decisioni di ogni MO
C livello di impatto e progettazione sulle campagne rivolte al pubblico.

Tutte le informazioni saranno espresse in forma comprensibile e si creerà un sito europeo di NP, un Virtual Office Europeo e una news letter regionale.

I restanti gruppi di lavoro neoformati sono due:
sul Fund Raising e il Contact Group i cui membri sono Matteo Menin, Konrad Temple, Rachel Julian, Liz Law, Simonetta, Anne Poort Van Elden e Michelle.

Ecco di seguito alcune info pratiche sulla struttura che NP Europe vuole darsi:
1 una riunione regionale a scadenza trimestrale oltre al meeting annuale,
2 i GdiL (Comitati) By Laws, Fund Raising, Training e Contact Group (Link Group)
3 collegamento e trasparenza sulle decisioni dell’IGC
4 preparazione del meeting annuale
5 riunioni e avvenimenti delle MO a cui partecipare.

Abbiamo concluso con un esercizio training di valutazione.

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