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X INCONTRO DELLA RETE CORPI CIVILI DI PACE
17 - 04 - 2005
Luogo della riunione: BOLOGNA
I INCONTRO CONGIUNTO CON SEGRETERIA IPRI
Associazioni e persone presenti:
I.P.R.I. - Nanni Salio
Berretti Bianchi - Alberto L&Mac226;Abate; Silvano Tartarini; Gigi Ontanetti; Paolo Zammori; Fabiana Bruschi,Maria Gaias
Casa pace MI - Massimo Aliprandini (presidente dell&Mac226;assemblea)
Rete Lilliput nodo Bo - Mariacarla Biavati
G.A.V.C.I. BO - P. Angelo Cavagna; Paolo Spunta (segretario verbalizzatore dell&Mac226;assemblea)
P.B.I. - Pasquale Dioguardi
Movimento nonviolento - Giulia Allegrini
Lorena Vandelli
Associazioni assenti giustificate:
C.S.D.C.
A.L.O.F.
M.I.R.
Associazioni assenti non giustificate:
Associazione per la pace
Società Italiana di Scienze Psicosociali per la pace
Operazione Colomba/Associazione Papa Giovanni XXIII
Servizio Civile internazionale
Pax Christi Tavernuzze FI
Si inizia la riunione che sono le ore 11.
Aliprandini informa sulla situazione relativa al Comitato Consultivo per la DPN. (discorso di 15 minuti). Parità tra aiuti e difesa civile. Comitato &Mac246; Consulta. La Difesa Popolare Nonviolenta D.P.N. non diventa il progetto. I.P.R.I., diventa il punto di riferimento per la DPN. IL ministro Giovanardi è dimissionario e quindi bisogna tener presente che tutto può saltare.
Si nomina il Presidente nella persona di M. Aliprandini e il segretario nella persona di Paolo Spunta e si approva il seguente o.d.g.:
Situazione Cassa
Approvazione del verbale precedente della Rete ccp
Comunicazioni
Legge: ipotesi di un Seminario/Convegno da tenersi in un'Aula della Camera dei Deputati a Montecitorio, sul tema della proposta di Legge Disposizioni per il riconoscimento dei congedi per la partecipazione a missioni organizzate nell'ambito dei Corpi Civili di Pace
Definizione segreteria I.P.R.I. (IPRI) e percorso comune con Rete Corpi Civili di Pace (RCCP)
Questione Comitato di consulenza per la Difesa Civile NonArmata e NonViolenta (DCNANV)
Varie
1) Situazione Cassa
In cassa vi sono 630.25 euro, infatti le quote sono state pagate solo da alcune associazioni. Viene ribadito il fatto che il diritto di voto è riservato solo alle 6 associazioni che hanno pagato.
A. L&Mac226;Abate: Se tutti pagano 1000 euro, sono comunque pochi soldi per fare dei progetti. Ci vuole una politica di ricerca dei fondi. Ad esempio NVPF ha cercato fondi al di fuori delle istituzioni.
G. Ontanetti: definizione della complementarietà tra formazione ed esperienza.
M. Aliprandini: se alcune associazioni non ci sono, allora rimangono cugini, ma sono fuori dalla Rete CCP.
A. L&Mac226;Abate:la base dei CCP è piccola: non si parla di 1000 persone ma di una trentina. Esempio di NVPF: hanno raccolto fondi, ed hanno chiesto alle persone di partecipare o di dare dei soldi per potere andare avanti. Quindi hanno proceduto cercando di allargare la base e non solo facendo richieste alle istituzioni.
F. Bruschi: La segreteria dovrebbe chiedere alle associazioni per il versamento formale ed il rinnovo dell&Mac226;adesione.
LA SEGRETERIA VIENE INCARICATA DI VERIFICARE LA CAPACITA&Mac226;/DISPONIBILITA&Mac226; DELLE ASSOCIAZIONI A PARTECIPARE ALLA RETE
M. C. Biavati: dinamiche di raccolta fondi di NVPF europea, NVPF americana, richiesta fondi al solo governo tedesco per l&Mac226;intervento in Sri Lanka. Lo Sri Lanka ha avuto dei problemi ad accettare il procedimento: ha preferito che venissero effettuate delle richieste da parte dello Sri Lanka stesso, piuttosto che una colonializzazione prevista dall&Mac226;estero.
Dopo lo Tsunami, la protezione civile italiana ha investito i soldi solo in Sri Lanka.
N. Salio: per la cassa, bisognerebbe fare un preventivo di spese di segreteria (per quanto riguardava l&Mac226;IPRI non vi erano spese di segreteria); invece per quanto riguarda i progetti, bisogna suddividere in due parti:
1) la parte di progetti comuni all&Mac226;intera rete [poi si cerca di farli finanziare, attraverso canali istituzionali oppure altri canali; alcuni enti locali sono interessati e disponibili]
2) la parte di progetti di singole associazioni che fanno per conto loro (ed ovviamente sono libere di farlo), possibilmente evitando di creare sovrapposizioni, competizioni, scarsa efficacia, lavorando su alcune aree.
Viene riproposta la struttura a triangolo, proposta anche da A. L&Mac226;Abate: funziona ancora. Gruppi locali, internazionali, campagne.
Nanni Salio pone dei dubbi sulla parola scientifico pronunciata da M. C. Biavati.
Bisogna stipendiare i giovani per i progetti: il volontario può fare questo o poco più.
Attenzione ad usare la locuzione Conflitto, al posto del più corretto: conflitto armato. Non è corretto dire prevenire il conflitto.
In Sri Lanka, l&Mac226;intervento con tanto soldi non doveva essere disgiunto da un progetto di pacificazione: catastrofe nella guerra.
M. Aliprandini: Progetto di osservazione in linee generali, di tipo internazionale.
N. Salio: IPRI Struttura che non esiste: è un po&Mac226; un marchio pubblicitario. E&Mac226; una rete di ricercatori che ha lavorato per i convegni. Ora nessuno svolge un attività a tempo pieno. N. Salio lo fa come ultimo dei suoi impegni. Propone di fare un&Mac226;unica segreteria tra CCP e IPRI. Sicuramente è utile la rete di contatti tra i docenti che si è creata.
S. Tartarini: IPRI è stata contattata perché è una istituzione che aveva dei riferimenti utili per parlare con le Istituzioni. Ha validità giuridica.
M. Aliprandini: rete di contatti + validità giuridica: IPRI è importante!
N. Salio: RCCP + IPRI camminano con le proprie gambe, indipendentemente dalle istituzioni.
Vi sono 3 punti:
1) Ricerca
2) Formazione / Educazione
3) Azione
Alcuni fanno solo ricerca ma non azione, altri viceversa.
Ci vorrebbero quindi 3 gruppi di lavoro&Mac183; più un quarto gruppo Comunicazione.
Il 21,22/05/2005 a Palermo vi è un convegno su Mafia e Nonviolenza.
L. Vandelli: chiede se è possibile anche per il singolo partecipare alla rete. Per quanto riguardala quota associativa non è mai stato definito.
2) Approvazione del verbale precedente:
Si procede con la lettura de verbale: nessuna osservazione, viene approvato il verbale.
Note: la relazione del gruppo comunicazione (viene anch&Mac226;esso approvato);
sinergie per il progetto NP in Sri Lanka: M.C. Biavati può aggiornare.
3)Comunicazioni:
Da R. Barbiero: sta partendo il Corso per Mediatori Internazionali di Pace a Bertinoro (FC) previsto per 4,5,6/11/2005.
N. Salio: Convegno su Mediazione a Torino il 3,4/12/2005 con Galtung e Paf (?). M.C. Biavati si informerà per la presenza di Marinò (?), e sarà ricontattata dalla segreteria.
M.C. Biavati: Maria Carla va a Cluj (Sri Lanka) per la riunione annuale di EN.CPS. (European Network of Civil Peace Services) con NP (Nonviolent Peaceforce). Vi è un rilancio di nuovi progetti internazionali: sarà presente anche il M.A.N. Maria Carla pone l&Mac226;accento sulla necessità di raccoglierei dati ed effettuare la stesura della documentazione in maniera scientifica degli studi e dei lavori dei volontari, evitando possibili definizioni altrui di propaganda infantile. Ad esempio il CD rom che ha seguito A. L&Mac226;Abate è quasi ultimato. Viene cercata una collaborazione attiva con Università per la Pace. Questo permetterebbe anche una raccolta di fondi.
A. L&Mac226;Abate: propone di lavorare in gruppi coordinati (ad esempio più gruppi con obiettivo sul Kosovo, altri gruppi insieme su Palestina.
M.C. Biavati: 30 anni di lavori dovrebbero portare ad un riconoscimento del diritto della difesa civile attraverso la stesura di leggi. Purtroppo le collaborazioni attuali sono molto scoordinate.
M. Aliprandini: Creiamo un centro europeo! E&Mac226; necessario un riordino ed una suddivisione più precisa in categorie delle operazioni che si effettuano (anche se il campo comune in cui ci si muove è quello della pace). Osservatorio&Mac183; Ora c&Mac226;è una dispersione grandissima delle energie. Il Movimento va verso l&Mac226;esperienza e non va (come dovrebbe) verso l&Mac226;osservazione.
M.C. Biavati: EPLO, EPA, Agenzia delle Nazioni unite&Mac183;
G. Ontanetti:
Purtroppo, alcuni nonviolenti con un po&Mac226; di soldi diventano cannibali. Non si vuole escludere nessuno ma fare chiarezza.
Ci vuole qualcuno che curi la relazione con i media.
4) Legge: ipotesi di un Seminario/Convegno da tenersi in un'Aula della Camera dei Deputati a Montecitorio, sul tema della proposta di Legge Disposizioni per il riconoscimento dei congedi per la partecipazione a missioni organizzate nell'ambito dei Corpi Civili di Pace.
Mao Valpiana ha spedito in mailing list CCP il verbale su legge. Titti Valpiana chiede di presentare subito la richiesta: ci sarà la possibilità di effettuare le correzioni al testo in futuro. Previsto un seminario all&Mac226;interno del Parlamento Italiano con 1 / 2 persone della Rete CCP (ad esempio: L&Mac226;Abate e Salio). Previsto inizialmente per il 25 maggio, ma ci sono i problemi relativi al referendum (problema di tempi non sovrapponibili) e soprattutto bisogna verificare il problema della possibile caduta del governo Berlusconi. Si chiede una conferma da parte delle Rete CCP a procedere per il seminario: i presenti sono d&Mac226;accordo. La data rimane prevista per fine maggio.
5) Definizione segreteria IPRI e percorso comune con RCCP.
Per fare un po&Mac226; di chiarezza:
IPRI: Italian Peace Research Institute (segretario: Nanni Salio, sede segreteria: presso Centro Sereno Regis, a Torino)
I.P.R.A.: International Peace Research Association (accreditata come consulente dell&Mac226;ONU; esiste una newsletter dell&Mac226;IPRA: cercarla su internet se interessati).
M. Aliprandini: proposta di segreteria unica tra IPRI-RCCP. Centralità della DPN.
Definizioni di gruppo: nella riunione di Firenze era stato deciso che la segreteria IPRI era composta da 4 persone:
1 Alberto L&Mac226;Abate (presidente),
2 Nanni Salio,
3 Davide Berruti (di Assopace),
4 Rocco Altieri.
Problema nell&Mac226;estensione della segreteria per incorporarla con una persona dei Berretti Bianchi, una persona di Operazione Colomba, una persona di CSDC. Si fa presente che della segreteria mancano sia Rocco Altieri che Davide Berruti e che sia il CSDC e l&Mac226;operazione colomba non hanno pagato la quota sociale della Rete ccp. Sia M.C. Biavati che M. Aliprandini sono disponibili a entrare nella segreteria.
F. Bruschi: bisognerebbe mettere dentro anche la segreteria della Rete CCP, ma si potrebbe verificare il problema di una segreteria composta da un numero troppo grande di persone, che ostacolerebbe la snellezza e la velocità della struttura.
E&Mac226; importante fare un bollettino informatico.
S. Tartarini propone che la RCCP sia una sezione dell&Mac226;IPRI, e si occupi di ricerca ed azione.
Definizioni di gruppo: si aggiungono ai 4 nominativi della segreteria IPRI i seguenti:
5 Silvano Tartarini
6 Massimo Aliprandini
7 Maria Carla Biavati
Rimane la possibilità che in sostituzione di Tartarini possano esserci o Paolo Zammori o Gigi Ontanetti (che fanno parte dell&Mac226;attuale segreteria della rete).
Ricapitolando:
Presidente: L&Mac226;Abate
Segretario principale: Salio
Altri segretari: Berruti; Altieri, Tartarini, Aliprandini, Biavati.
Prossima riunione per la segreteria:
a Torino, il 15/05/2005, ore 11-17,
O.D.G.:
1) Formalizzazione della segreteria;
2) Presentazione legge Valpiana;
3) Convegno Zancan
4) Progetto DPN dell&Mac226;IPRI
5) Verifica delle commissioni:
a. Ricerca: Matteo Menin, di CSDC, che in pratica è una ricerca sfociata in un progetto
b. Formazione: Servizio Civile, contatti con altri gruppi
c. Azione: diventata Azione-Ricerca, valutazione se esistono progetti di azioni sul campo*
d. Comunicazione: elaborazione di opuscoli, cura del sito, newsletter per comunicare le iniziative: Sandro Mazzi, Maurizio Cucci, Giorgia (..)
S. Tartarini:
SI DA&Mac226; MANDATO ALLA SEGRETERIA DI VALUTARE L&Mac226;ESISTENZA E FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI !
Note: Manca la parte internazionale, e ci sarà da lavorare per la DPN.
M.C: Biavati: presentare una lettera alla Fabbrica di Prodi, perché sia presente nel loro programma politico. Da contattare Rete Lilliput nazionale, Gruppo Abele.
Se c&Mac226;è qualcosa già formulato, deve girare in mailing list.
G. Ontanetti: c&Mac226;è una commissione che lavora e produce una bozza; poi dovrà essere la segreteria ad elaborare la sintesi finale. Vision e Mission: escursus sulla storia della legislazione e poi proposta.
M. Aliprandini:
Fondi dei diritti umani e fondi per la cooperazione si possono prendere.
Se Berlusconi in pochi giorni fa un nuovo ministero, allora è possibile richiedere il Ministero della Pace (come Massimo proponeva da qualche tempo, è solo una volontà politica, non vi sarebbero altri ostacoli. Ad esempio dovrebbe esserci il ministero della pace in Svezia. Inoltre vi sono assessorati per la pace nei comuni, bisogna verificare se esiste un assessorato in qualche regione italiana.)
Sono stati inviati per mailing list tutti i documenti relativi all&Mac226;opzione fiscale.
M.C.Biavati: DPN non solo all&Mac226;estero, ma anche nel territorio nazionale (in Italia)! Ad esempio per conflitti sociali violenti (vedi Libera). Vedere una agenzia per la pace che lavora qui, coinvolgere servizio civilisti, qualcuno della segreteria deve lavorare per la stesura.
M. Aliprandini: DPN deve essere ancora definita a livello internazionale, a livello teorico. DPN in Italia: è ancora più difficile le definizione
P. Dioguardi: Per quanto riguarda l&Mac226;adesione alla fusione RCCP-IPRI, da parte di P.B.I., non può prendere una decisione subito essendo un&Mac226;associazione che agiscono per consenso. Potreebbe prevedere la&Mac226;desione, ma una decisione arriverà nel giro di poco tempo (magari tra una settimana).
6) Questione Comitato di consulenza per la Difesa Civile NonArmata e NonViolenta (DCNANV).
Si affronta il tema della posizione della Rete CCP sul Comitato, ed anche della posizione della Rete sul Seminario indetto a Roma, con data prevista per il 19/05/2005: Seminario di studio sull&Mac226;evoluzione del principio costituzionale di difesa civile della patria e sul relativo elenco di 60 persone qualificate da invitare.
Si procede alla lettura della convocazione del seminario.
P. Zammori: si rischia di cadere nella trappola di una definizione che prevede la parola sacro?
p.A. Cavagna: E&Mac226; già stato definito dal comitato che la difesa non armata è alternativa (e non complementare) alla difesa militare.
F. Bruschi: dobbiamo andarci!
S. Tartarini: un problema potrebbe derivare dal comportamento dei grandi enti di Servizio Civile, per cui le conquiste ottenute da chi lavora nel piccolo potrebbero essere annullate.
A. L&Mac226;Abate: nello Shanti Sena, il principio di difesa era insieme a Protezione civile e aiuto umanitario. Vi è differenza tra chi aiuta gli anziani e chi fa interposizione in zone di guerra.
N. Salio: Proposta di rispondere in modo puntale a tutti i punti messi in discussione da Tonino Drago.
Per Pierluigi Consorti il servizio civile dovrebbe essere di tipo assistenzialistico, e siccome ora è il presidente del comitato, le sue scelte possono influire sulla scelte del comitato.
Formazione di giovani in servizio civile: da un lato la formazione può introdurre i concetti di DPN, dall&Mac226;altro DPN non era prevista.
(punto che Tonino sottolinea), le decisioni prese in passato sono state modificate in maniera non corretta dal punto di vista procedurale.
G. Ontanetti: proposta di fare richiesta formale di chiarimento sulle modalità. Nel Servizio Civile, il concetto in cui il disabile è oggetto, e non è soggetto, è un principio di assistenzialismo.
Bisogna andare al seminario
far capire che perché ci si va
ricordare che già il servizio civile proposto in quel modo non ci piace: non difende nè patria, né il diritto delle persone.
M.C. Biavati: esempio di formazione degli obiettori di coscienza fatta da lei. Jacques Semelin senza armi di fronte a Hitler. Bisogna portarsi dietro una documentazine fattta bene.
P. Dioguardi: Nell&Mac226;articolo 1 del nuovo servizio civile si fa menzione della difesa non armata, e non di assistenza o servizio all&Mac226;ambiente. Concorre alla difesa della patri con mezzi e azioni non armati. Dobbiamo chiedere un servizio non militare.
M Aliprandini: (discorso/sintesi di 20 minuti&Mac183; non riportato)
Alcuni punti del discorso: al convegno dell&Mac226;UNSC, un giurista di Pisa ha dichiarato che la sentenza parla di 2 cose: 1) difesa della patria, 2) assistenza. Della DPN non conoscono niente. L&Mac226;ufficio nazionale continua a seguire la parte dell&Mac226;assistenza.
Questione di Tonino ed eticità del servizio.
5 punti:
3° settore
obiettori
UNSC
stato-regioni
&Mac183;
Difesa civile.
S. Tartarini: ribadire il concetto che il Comitato deve lavorare per la DPN.
La difesa è una funzione pubblica e quindi va gestita a livello istituzionale e non da privati.
Sarebbe meglio se noi definissimo chi tra noi dovrà andare al seminario.
G. Ontanetti: a chi arriva l&Mac226;invito, deve contattare la segreteria.
F. Bruschi: le persone invitate potrebbero fare un intervento su una piattaforma comune prevista da RCCP-IPRI.
S. Tartarini + A. L&Mac226;Abate: facciamo un documento sul quale siamo d&Mac226;accordo in modo comunque di non andare alla spicciolata. E&Mac226; più serio. Subordiniamo l&Mac226;incontro alla risposta ad alcune domande: se non ci rispondono non andiamo nemmeno (successivamente L&Mac226;Abate ritira questo parte relativa alla partecipazione all&Mac226;incontro subordinata ad una risposta, ma lascia la richiesta di fare un documento comune).
P. Dioguardi: Conviene fare le richieste direttamente al Comitato, anziché farle al Seminario.
M. Aliprandini:
rispondere alle richieste di Tonino Drago e Venditti
spiegazione perché DPN non è entrato nel servizio civile
servizio civile nazionale: il progetto deve essere pubblico, di difesa civile e non di assistenza
chiedere le perplessità di Tartarini.
S. Tartarini: punti positivi (da parte di IPRI e Rete CCP) e non per domande, da portare al seminario.
M.C. Biavati: Griglia di punti da segreteria, da valutare il 15.
Decisioni prese: si decide per un comunicato congiunto Ipri-Rete ccp in cui devono trovare posto questi cinque punti:
Ribadiamo la funzione del Comitato: rispetto dell&Mac226;articolo 1 del Comitato: &Mac183;costruire il percorso per la realizzazione della DPN in Italia&Mac183;
Inserire la DPN nella formazione del servizio civile: solidarietà e non assistenzialismo.
Istituzionalizzazione dello stato, non solo privatizzazione delle DPN.
Riduzione dell&Mac226;apparato militare con l&Mac226;aumento della DPN. Ipotesi di transarmo.
DPN non si deve esaurire nel servizio civile.
Altri punti, un po&Mac226; meno importanti:
Rispondere alle domande di Tonino e Venditti.
Decisioni non adeguate alla procedura.
Della stesura viene incaricato Massimo Aliprandini che invierà la bozza ai membri della asegreteria.
A. L&Mac226;Abate: se si inizia la riunione alle 11 anziché alle 10 e si finisce tirati alle 17, si combina poco: forse converrebbe arrivare la sera prima. Confronto e domande.
Chiedere a Tonino Drago di rientrare nel Comitato.
Inizio effettivo dell&Mac226;assemblea ore 11.00;
la riunione si conclude alle ore 17.
Il verbalizzatore: Paolo Spunta Il Presidente : Massimo Aliprandini
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