Il Paradosso del Barbiere
a cura di Diego Fusaro

In campo filosofico, non si sa bene perchè, l'immagine dei barbieri e dei loro strumenti è piuttosto ricorrente: Guglielmo da Ockham, nel Medioevo, aveva impiegato filosoficamente il concetto di 'rasoio' per spiegare come sia opportuno ricorrere al minor dispendio possibile di energia esplicativa, tagliando via, proprio come fa il barbiere con il rasoio, il superfluo. Bertrand Russell, invece, esattamente nel 1901, ideò quello che è divenuto celebre come 'paradosso di Russell' o 'paradosso del barbiere', consistente in questo enunciato: in un paese dove tutti gli uomini sono rasati, esiste un solo barbiere il quale rade tutti gli uomini che non si radono da soli. Ma allora, chi rade il barbiere? Analizzando il problema con la teoria degli insiemi, è chiaro che nel paese esiste l'insieme degli uomini che si radono da soli e quello degli uomini che si fanno radere. Il barbiere si rade da solo? Impossibile, perchè il barbiere rade tutti gli uomini che non si radono da soli! Qualcun altro lo rade? No, perchè il barbiere rade tutti gli uomini che non si radono da soli! Ci troviamo di fronte ad un paradosso. Secondo Russell, per superarlo, bisogna correggere la nostra convinzione (errata) che per ogni proprietà debba per forza esistere un insieme: in qualche caso non si forma nessun insieme coerente.

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