La riconciliazione tra i popoli per cambiare la mondializzazione?
Abbiamo intervistato recentemente Hildegard Goss-Mayr
grazie ad un incontro promosso da Koff Swisspeace.

pubblicato sul Giornale del Popolo del 5.02.07
Temi/Campagne | guerra e pace
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La pace è un bene pubblico e i cittadini ne possono gioire a condizione che i loro vicini - cittadini della stessa umanità - ne possano gioire a loro volta. La pace internazionale è un bene da costruire assieme, giorno dopo giorno. Nel mondo, ci sono attori e attrici, che tessono atti in cui si può leggere la disponibilità ad offrire all’altro il proprio contributo alla costruzione di questa delicata “pace”. Sappiamo che i conflitti locali hanno delle componenti regionali e internazionali. Non c’è pace locale senza pace internazionale. Basti ricordare il conflitto in Medio Oriente e nei Balcani che si affacciano sul Mediterraneo o altri come la regione dei Grandi Laghi in Africa.


Il volto della pace ha molteplici componenti: personale, comunitaria, sociale, economica, culturale e politica. Ma la pace supera il processo politico perché per realizzarsi ha bisogno di pace e di giustizia, elaborate non solo all’interno di noi, donne e uomini, ma attraverso una educazione a nuovi atteggiamenti , alla giustizia sociale, al rispetto dei diritti umani, alla democrazia partecipativa, alla protezione ambientale e ai rapporti di uguaglianza elaborati attraverso una cultura non violenta.


Hildegard Goss-Mayr è una tessitrice di pace. Nata a Vienna nel 1930, ha fatto studi in filosofia, filologia e storia ed è stata la prima donna a ricevere il dottorato “sub auspiciis” dall’Università di Vienna nel 1953. Nel 1958 ha sposato Jean Goss, un francese impegnato nel dialogo fra Est-Ovest che in quegli anni divideva l’Europa.


Nel 1962, ha iniziato le sue attività con Don Helder Camara ed è poi diventata collaboratrice di Adolfo Perez Esquivel (premio Nobel della pace nel 1981 per il suo lavoro come segretario generale del Servizio Pace e Giustizia, un movimento in tutto il Sud America impegnato nella risoluzione non violenta dei conflitti).


Durante il Concilio Vaticano II, Hildegard Goss-Mayr ha collaborato con i teologi Yves Congar, Bernard Häring e Karl Rahner nella formulazione di proposte sulla pace e la obiezione di coscienza che sono state riprese nel documento “Gaudium et Spes” del 1965.


Dal 1970 al 1980 è stata in Africa e nel Medio Oriente. Dal 1980 si è trasferita in Asia, dove ha svolto un ruolo importante nella preparazione della resistenza non violenta del Regime Marcos nelle Filippine, detta “People Power”.


Presidente onorario del movimento internazionale di riconciliazione (IFOR), nel 1987 Hildegard Goss-Mayr è stata nominata per il premio Nobel della Pace.


Esperta internazionale, lavora con movimenti non-violenti sulla dimensione personale e sociale della riconciliazione in società dove ci sono stati conflitti (post-conflict). Non ha mancato di ancorare la sua esperienza anche attraverso la scrittura: in italiano si può leggere “Come i nemici diventano amici” (Editrice Missionaria italiana).


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