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Roma, Via Veneto, la spia è tornata a casa. È tornata
là dove tutto è cominciato. Tra volute di fumo
e poltrone in velluto una voce autentica evoca
per la prima volta nomi, date e luoghi. Ma con calma,
con metodo, perché emerga limpido il mosaico della nascita e dello sviluppo di una grande organizzazione,
il Mossad.
Dall’incontro con lo 007 Mike Harari, Eric Salerno
comincia a tessere una delle storie più incredibili
e meno raccontate dello spionaggio internazionale:
l’attività italiana dei servizi segreti israeliani.
Per oltre sessant’anni gli agenti di Tel Aviv hanno
costruito, ideato e condotto le loro azioni facendo
base tra Roma e Milano, complici i governi e i
«servizi» del nostro paese. Dall’immigrazione
clandestina degli ebrei sopravvissuti all’Olocausto
al traffico internazionale di armi, dal sabotaggio della
motonave Lino alle azioni armate contro le industrie
italiane che rifornivano gli arabi. E poi, il rapimento
Vanunu, passando per il misterioso disastro aereo
di Argo 16, l’assassinio dell’intellettuale palestinese
Wael Zwaiter, ordinato da Golda Meir per vendicare
la strage di Monaco, e il caso Moro. Mossad
base Italia ci regala un affresco inquietante
e affascinante basato su documenti, testimonianze
e un minuzioso lavoro giornalistico. Misteri irrisolti e storie personali si intrecciano come in un romanzo.
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