La guerra del Kossovo segna un fallimento della prevenzione dei conflitti armati o, poiché tutti avevano interesse a farla, si è lasciata marcire la prevenzione?
Questo libro edito nel primo anniversario dell'inizio dei bombardamenti NATO sulla Serbia e sul Kossovo, narra nell'intreccio di vari percorsi, i modi di ragionare, di teorizzare e fare la prevenzione dei conflitti armati.
Il Kossovo ha rappresentato, infatti, anche un vero e proprio laboratorio, un banco di prova storico per le teorie e le pratiche nonviolente.
Questo dibattito è quì affrontato da intelettuali ed esponenti politici serbi, kossovari, macedoni, italiani, francesi, inglesi, statunitensi e dai responsabili di organizzazioni, come Peace Workers, Pax Christi e Beati i Costruttori di Pace, l'associazione Campagna Kossovo ecc ...
L'introduzione del Prof. Alberto L'Abate, gli atti del convegno, i diari di viaggio "I Care!", mostrano molti aspetti di queste esperienze teorico - pratiche vissute sullo sfondo della guerra.
L'ultima parte del libro, dedicata al dopoguerra, con diari, resoconti, memorie e progetti, delinea il quadro attivo ed attuale di alcune prospettive di ricerca e intervento.