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"La diffamazione realizzata dai media determina una manipolazione della realtà, una corruzione del vero a favore del verosimile, categoria, questa, che torna sempre utile quando si deve accusare un innocente, offendere senza prove, insinuare il falso senza poterlo esplicitare per la sua enormità e inconsistenza".
"In tempi di dissoluzione della realtà e di sostituzione dei fatti reali con fatti possibili e verosimili, il gossip diviene la dimensione comunicativa e orientativa dominante, la guida della conoscenza. Si dice, dunque è. Appare possibile, corrispondente ad un modello immaginario, dunque è.
(...) E' nella natura del gossip vivere della suggestione del segreto. Far credere come vero un non fatto attraverso la rivelazione di un segreto. (...) 'L'hanno detto i servizi segreti', 'c'è scritto in un'informativa', 'l'ho saputo da una fonte che per motivi di sicurezza non è rivelabile'.
(...) Tanto più la fonte viene presentata come occulta, interna (...), quanto più i fatti sembrano veri e indiscutibili".
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