http://www.youtube.com/watch?v=zqTKhM_wbgE

Zeitgeist: Moving Forward official release (sottotitoli in italiano)


Articolo in lingua inglese, pubblicato sul sito Examiner.com
http://www.anticorpi.info
27 gennaio 2011


Attenzione: questo articolo descrive per larghe linee, con piglio critico, gli argomenti affrontati dal film Zeitgeist 3 Moving Forward, da poco proiettato nel corso di una serie di anteprime nazionali, e di prossima uscita sul web. Chi abbia intenzione di vedere il film senza guastarsi il gusto della sorpresa o crearsi preconcetti, non legga oltre. 


Zeitgeist Moving Forward di Peter Joseph
di D. Barker
Traduzione di Anticorpi

Ogni volta che vedo un capitolo di Zeitgeist mi ritrovo entusiasticamente daccordo con la metà dei messaggi di Joseph, e del tutto in disaccordo con l'altra metà. Questo nuovo episodio non fa eccezione.

La prima parte del film esamina la natura umana con il supporto di una serie di esperti i quali ci spiegano abbastanza eloquentemente come la dicotomia popolare della natura contrapposta alla educazione non solo è una eccessiva semplificazione, ma anche del tutto fuorviante

Ci spiegano che il luogo comune per cui le caratteristiche negative sarebbero geneticamente predeterminate sia stato acutamente strumentalizzato al fine di attribuire la stessa inevitabilità congenita ai problemi della società stessa. 

Spiegano che oltre alla memoria esplicita - mediante la quale ricordiamo gli eventi - vi sarebbe una memoria implicita, altrimenti detta: memoria emozionale, che risale al grembo materno. 

In altri termini, buona parte della nostra risposta emotiva al mondo che ci circonda sarebbe ascrivibile allo imprinting che ha avuto luogo prima che sviluppassimo una memoria esplicita. 

Descrivono inoltre le cosiddette funzioni epigenetiche, caratteristiche per le quali vi è una predisposizione genetica ma che sono scatenate da precisi stimoli ambientali durante le fasi dello sviluppo. Ci mostrano, in effetti, che lo sviluppo di molti dei tratti umani attribuibili alla natura dell'individuo richieda una precisa volontà di nutrirli e manifestarli, dunque praticamente nessun tratto può definirsi predeterminato.

L'importante frutto di questa ricerca è la scoperta che i traumi infantili e di abuso, in ultima analisi, conducono ad un adulto violento e abusivo. Per ulteriori informazioni su questo fenomeno vi consiglio di seguire la serie The Bomb in the Brain trasmessa da Freedomain Radio.

Per essere onesto il resto del film mi ha un pò deluso.

A quanto pare il concetto di una 'economia basata sulle risorse' perorato nel film intende un sistema in cui non esistano valute ed in cui la tecnologia produca una tale abbondanza da rendere tutto gratuito ed ecologico al 100% in quanto ogni decisione economica sarebbe assunta attraverso un calcolo scientifico. 

Mi ha fatto tornare in mente George Carlin nei panni di Rufus che descrive il futuro in Bill & Ted's Excellent Adventure, in cui lo stile di una band da garage porterà "... la fine delle guerre e della povertà, grazie allo allineamento dei pianeti ed alla armonia universale che consentirà di stabilire un contatto significativo con tutte le forme di vita, dagli esseri extraterrestri ai comuni animali domestici."

Nel film Joseph critica coloro i quali lo definiscono utopista ... quindi mi asterrò.

Come al solito Joseph identifica brillantemente e articolatamente il problema nel nostro attuale sistema monetario, nella cultura del consumismo, nella obsolescenza pianificata, ma esce completamente fuori binario  quando inizia a proporre soluzioni.

Per dirla in breve, la carta moneta non possiede alcun valore intrinseco. Un dollaro non rappresenta un credito, bensì un debito. Il governo federale cede obbligazioni del Tesoro alla Federal Reserve in cambio delle nuove emissioni di moneta. 

Il problema è che la Federal prevede il pagamento di un interesse su tale debito, il che significa che l'importo dovuto dallo Stato alla Federal Reserve sarà sempre superiore alla quantità di denaro in circolazione. 

Un sistema come questo, basato sulla inflazione, può proseguire solo fino ad un preciso punto di rottura, il momento in cui la popolazione non potrà più essere tassata abbastanza da fare fronte agli interessi sul debito pubblico. A quel punto l'intero sistema dovrà crollare, ma non prima che sia stato effettuato ogni tipo di tirannico intervento statale allo scopo di posticipare di qualche tempo quel momento. Anche se è impossibile sapere esattamente quando, stiamo rapidamente avvicinandoci al punto di rottura.

Questo tipo di meccanismi non sarebbe possibile se il mezzo di scambio fosse un bene, dal momento che la moneta non è una risorsa, ma un debito. Invece il film confonde completamente i due concetti, trattando tutti i mezzi di scambio come identici tra loro. Il film attacca economisti del libero mercato come Ludwig von Mises e Friedrich Hayek che criticano la carta moneta, ed ignora completamente il ruolo della coercizione statale  in tutto questo.

Il resto della pellicola è una sorta di esperimento concettuale denominato "Earth Project" in cui si ipotizza come apparirebbe il mondo se si potesse ricominciare da zero. Concetti che rispecchiano la visione di Jacque Fresco, ingegnere avanguardista apparso nel secondo film.

Nella visione di Fresco non esistono moneta nè mercato. La società è totalmente dedicata ad una efficiente allocazione delle risorse. 

Vengono immaginate città meravigliose fatte di scienza e tecnologia in cui tutto il lavoro è sostituito da processi automatizzati robotici. 

La domanda viene calcolata sulla base di indagini con cui la gente descrive le proprie esigenze. Sostanzialmente si voterebbe per qualsiasi cosa: dal cibo, al tetto, allo svago.

Anche in questo caso viene ignorato il ruolo della coercizione statale.

Per farla finita con la valuta si renderebbe necessaria, naturalmente, la eliminazione della proprietà stessa, altrimenti la gente ricomincerebbe a barattare, dando avvio alla evoluzione del mercato. La proprietà esclusiva verrebbe soppiantata da un comune "accesso" alla proprietà. Tutti i negozi funzionerebbero con il meccanismo delle biblioteche pubbliche, da cui si preleva ciò di cui si ha bisogno e poi lo si riporta indietro. Il veicolo utilizzato per andare al lavoro sarebbe riassegnato a un altro pendolare durante le ore di ufficio.

Ciò che (Joseph) sostiene, anche se non esplicitamente, è una economia pianificata a livello centrale. Con questo egli immagina di avere risolto il problema della corruzione sostituendo i processi decisionali dei leader umani con processi decisionali scientifici.. 

Nel film si auspica un sistema costruito sulle leggi della natura, perché non arbitrarie come il diritto umano, ma poi viene affermato che: "piaccia o non piaccia, la natura è una dittatura."

Il calcolo scientifico non risolve il problema della corruzione umana, poiché qualcuno deve pur inserire i dati, riportare i risultati (manutenere la macchina - n.d.t.), e un sistema economico automatizzato potrebbe essere sfruttato anche politicamente, per punire coloro i quali non si adeguino agli ordini.

La questione fondamentale è: cosa succede se un programma tecnologico determina le mie esigenze? La mia stessa percezione di tali esigenze muterebbe? Sarei libero di contraddirmi? Ma Joseph non sembra pensare troppo alla libertà. In realtà, prende in giro quelli che parlano di libertà attribuendo loro una mentalità chiusa, una misantropia sciovinista. E poi afferma che il libero arbitrio sarebbe una illusione.

Dietro le balle tecnologiche emerge chiaramente il dato che una economia pianificata a livello centrale dovrebbe essere imposta attraverso la minaccia della violenza. Nonostante Joseph ami ipotizzare che la sua idea sia così brillante che la gente accorrerà a frotte. Alcuni, forse. Ma poi se non svolgi il tuo lavoro, se non ti accordi al coro, se non fai tutto quello che il computer ti dice di fare ... diventa necessario che tu sia punito, altrimenti non si avrebbe più alcuna pianificazione centrale. Si avrebbe un libero mercato.

Da sempre si parla della necessità di crescere i figli senza violenza. Ma in una economia pianificata a livello centrale la violenza continuerebbe a costituire l'ultima freccia nella faretra del sistema. Così, se l'educazione dei figli in un ambiente violento produce adulti violenti, un sociopatico autoritario asceso alle stanze del potere di un sistema fondato sulla coercizione trova il suo ambiente ideale. Un tale sistema, progettato al solo scopo di massimizzare l'efficienza, finirebbe per cadere nelle mani di un dittatore. Qualsiasi buon medico vi dirà che se agite sul sintomo senza curare la causa, quel sintomo tenderà a riemergere.

Link diretto all'articolo:

http://www.examiner.com/muslim-in-san-francisco/review-zeitgeist-moving-forward-review

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