Fonte: www.ilfattoquotidiano.it “Wikirebel” I ribelli di Wikileaks
“Wikirebel” di Jesper Huor and Bosse Lindquist per Svt Play. Il fondatore di Wikileaks con il caschetto, con il codino, biondo e canuto. Comincia il racconto del camaleonte Assange, mai uguale a se stesso, in giro per il mondo e seguito per sei mesi dalle telecamere svedesi di Svt-Play tv. Julian è in lotta da tempo contro il “vecchio potere”, lui stesso racconta le sue prime iniziative hacker quando si faceva chiamare “Mendax”. Anche la Nasa fu tra i suoi obiettivi: lui viene indagato per degli attacchi informatici e, seppur assolto, si convince della necessità di portare avanti una battaglia a tutto campo per la trasparenza. Dalla creazione in Australia di una delle prime piattaforme informatiche per dibattiti online alla pubblicazione di documenti riservati della setta Usa Scientology, il passo che porta a Wikileaks, nel 2006, è breve. Poi è uno scoop dopo l’altro. Dai documenti sulla sottrazione di denaro pubblico da parte del governo keniota, al manuale di detenzione nella prigione di Guantanamo; dalle prove che la multinazionale Trafigura ha inondato di rifiuti tossici la Costa d’Avorio alle mail private di Sarah Palin che mostrano come la governatrice dell’Australia, violando la legge Usa sulla trasparenza, ha usato una mail privata per degli affari pubblici. Comincia così l’epopea Wikileaks che porta anche all’approvazione in Islanda della legge che rende l’isola “Il paradiso della libertà di stampa“. http://www.youtube.com/watch?v=Pzp4DCzPzxU&feature=player_embedded (it) Wikirebels 1/3 - La nascita dei wiki-ribelli
http://www.youtube.com/watch?v=qwMRMFXlIQ0&feature=channel (It) Wikirebels 2/3 - Iraq, guerra e altri orrori
http://www.youtube.com/watch?v=zUz69gCYfnA&feature=channel (It) Wikirebels 3/3 - Caccia al soldato Assange |
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