Il mondo secondo Monsanto
di Marie-Monique Robin
Arianna editrice 2009

Il mondo secondo Monsanto: intervista all'autrice
Marie-Monique Robin
di Marie-Monique Robin

Il mondo secondo Monsanto anche in versione italiana
di Peppe Croce

Morte, misteri e miliardi: Ogm, l’impero Monsanto


Scheda tecnica del film
Autore: Marie-Monique Robin
Titolo: Il mondo secondo Monsanto
Sottotitolo: Storia di una multinazionale che vi vuole molto bene
Durata: 109 Una co-produzione franco-canadese: Image & Compagnie, Productions Thalie, ARTE France, NFB e WDR 2008
Distribuito in Italia: © 2010 Macrovideo Gruppo Editoriale Macro


Scheda tecnica del libro-vademecum
Titolo:OG(gi)M in Italia. Sappiamo cosa sta succedendo?
Autore: Daniel Tarozzi (a cura di), direttore responsabile della testata Terranauta.it
Con la collaborazione di Daniela Sciarra, ufficio scientifico Legambiente
Pagine: 36 - I edizione aprile 2010
© 2010 Macrovideo in collaborazione con Terranauta.it


Confezione cofanetto DVD + vademecum
(indivisibili in libreria da aprile 2010)
ISBN: 978-88-6412-041-6
Prezzo: 22,50
© 2010 Macrovideo di New World Multimedia
Macrovideo è un marchio distribuito dal Gruppo Editoriale Macro



Link al trailer quì sotto

http://www.youtube.com/watch?v=KvJhGeeI9iU&feature=player_embedded


Il mondo secondo Monsanto
documentario inchiesta
di Marie-Monique Robin

Prima i diserbanti altamente tossici poi gli ormoni per la crescita bovina, e oggi? A far luce sulle reali conseguenze sanitarie e ambientali degli Ogm arriva in Italia il documentario-inchiesta "Il Mondo secondo Monsanto" di Marie-Monique Robin. Nell'edizione italiana in supplemento anche il libro-vademecum “OG(gi)M in Italia. Sappiamo cosa sta succedendo?" Il 22 aprile a Roma ci sarà la proiezione gratuita del documentario in occasione della Giornata Mondiale della Terra.

Mentre la Commissione per la sicurezza alimentare UE, dopo dodici anni di embargo, ha dato il via libera alle coltivazioni transgeniche con la superpatata Amflora, a far luce sulle reali conseguenze sanitarie e ambientali degli Ogm arriva in Italia - con un tempismo perfetto dopo il successo del libro omonimo - il documentario-inchiesta "Il Mondo secondo Monsanto" del premio “Albert-Londres” Marie-Monique Robin. Insieme al documentario, nellʼedizione italiana in supplemento, il libro-vademecum “OG(gi)M in Italia. Sappiamo cosa sta succedendo?” a cura del direttore della testata ecosociale Terranauta.it, Daniel Tarozzi.

Il 22 aprile 2010 per la Giornata Mondiale della Terra ci sarà la proiezione gratuita del documentario, alle ore 17.30 al Cinema Detour/Oasi Urbana in Via Urbana 107, Roma.

Chi è Monsanto?
Monsanto è il principale produttore mondiale di Organismi Geneticamente Modificati (Ogm) ed è una delle aziende più controverse della storia industriale. Dalla sua fondazione nel 1901, nel corso degli anni, la multinazionale di Saint Louis nata come industria chimica, è stata accusata di negligenza, frode, attentato a persone e cose, disastro ecologico e sanitario, utilizzo di false prove.

Eppure, oggi, questo pericoloso gigante della biotecnologia che si pubblicizza come azienda della “scienza della vita”, grazie ad una comunicazione ingannevole, a pressioni e corruzioni, a rapporti di collusione con i vertici politici e amministrativi USA, continua indisturbato ad esportare e imporre in tutto il mondo il pericoloso modello dell’agricoltura transgenica.

Un impero industriale con sedi in quarantasei Paesi e un fatturato annuo di 7,5 miliardi, che ha coperto in colture OGM quasi 100 milioni di ettari tra Stati Uniti, Argentina, Brasile, Canada, India, Cina, Paraguay, Sudafrica, Spagna, Romania. A rivelare la storia, le azioni e gli interessi di questa potente multinazionale - e a far luce sulle reali conseguenze sanitarie e ambientali degli Ogm - arriva finalmente in Italia la coraggiosa inchiesta della giornalista francese Marie-Monique Robin.

"Nelle campagne del mondo ci vogliono uomini, non multinazionali. Il cibo deve essere prodotto per essere mangiato, e non solo per essere venduto. Ne va della sovranità alimentare dei popoli; ne va della nostra libertà. Non ci è dato sapere quali saranno in futuro gli effetti degli OGM sulla salute dell’ambiente e delle persone, ma per ora è certo che essi sono di proprietà di multinazionali che mirano a controllare il nostro cibo su scala globale, per vendercelo alle loro condizioni. Il Mondo secondo Monsanto ci fa capire di più su questi processi perversi, e ci mette in guardia sul futuro del cibo» dice Carlo Petrini fondatore Slow Food.

L'autrice. Marie-Monique Robin nasce nel 1960 in Francia da una famiglia di agricoltori. Dopo aver studiato giornalismo a Strasburgo ha lavorato come reporter per le agenzie Capa e Point du Jour. Esperta di questioni politiche e sociali, dotata di grandi capacità investigative, oltre alla carriera da giornalista, realizza come regista più di 30 documentari tra cui “Voleurs d'yeux” (Ladri dʼocchi), documentario d'inchiesta sul traffico di organi che le è valso il prestigioso premio Albert-Londres (il più importante della stampa francese) nel 1995. È lʼautrice del libro inchiesta Monsanto e dell'omonimo film.

Il film. Frutto di tre anni di ricerche in giro per il mondo, questo straordinario documentario, ricco di autorevoli testimonianze e importanti documenti inediti,risponde a molte domande che toccano da vicino il presente e il futuro del nostro pianeta.

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Tratto da: http://www.arte.tv/monsanto.
24 11 10

Il mondo secondo Monsanto: intervista all'autrice Marie-Monique Robin
di Marie-Monique Robin

Marie-Monique Robin racconta come è nato il progetto del libro e del film "Il mondo secondo Monsanto" e traccia la storia della nascita degli OGM resistenti al pesticida Roundup.

Perché ha scelto di parlare di Monsanto?
Avevo già fatto tre film sui temi della biodiversità e tutte le volte, nel corso delle mie ricerche mi ero imbattuta nella Monsanto. Chiaramente avevo già sentito parlare di Monsanto, perché mi ero già interessata agli OGM e alle biotecnologie anche se in maniera superficiale. Ad un certo punto mi sono detta che occorreva indagare approfonditamente su Monsanto: la multinazionale leader mondiale nel settore delle biotecnologie e nella produzione di organismi geneticamente modificati il cui scopo principale è quello di impossessarsi di tutte le sementi del mondo.

Come è cominciato il progetto?
Ho cominciato facendo ricerche in rete. La prima cosa che ho fatto è stata digitare sul motore di ricercala parola “Monsanto”: ho riscontrato 7 milioni di occorrenze. Successivamente ho digitato “Monsanto inquinamento”, “Monsanto corruzione” e via dicendo: tutto era già su internet, centinaia di articoli parlavano della multinazionale, la storia era già praticamente tutta lì. È così che è cominciata: ho fatto ricerche in rete per quattro mesi e più andavo avanti più comprendevo quanto la storia di Monsanto – un’azienda chimica fondata da oltre un secolo che stava acquistando tutte le aziende semenziere del pianeta – fosse assolutamente controversa.
Da qui è nato il progetto di raccontare la storia dell’azienda dalla sua nascita fino ad oggi per cercare di capire se il suo passato potesse portare luce sul presente. Come tutti ormai sanno gli OGM sono un argomento controverso, caldo: il mio interesse era capire come Monsanto fosse diventata leader incontrastato in questo settore proponendosi al pubblico (si veda a questo proposito il suo sito internet) come risolutrice dei problemi della fame del mondo e come produttrice di organismi geneticamente modificati che non presentano alcun rischio per la salute umana. Alla luce della sua storia industriale, possiamo credere alla Monsanto quando si presenta in questo modo? 



Quali sono le caratteristiche degli OGM prodotti e utilizzati da Monsanto?
Oggi al mondo esistono due categorie di OGM – e ricordo che Monsanto possiede il 90% degli organismi geneticamente modificati coltivati nel mondo. La prima categoria, circa il 70% del totale, è costituita da piante OGM capaci di resistere all’erbicida Roundup (parimenti prodotto da Monsanto). Monsanto ha sempre dichiarato che il Roundup è innocuo per l’ambiente e biodegradabile: menzogne. Per questo tipo di pubblicità menzognera Monsanto è stata condannata sia a New York che recentemente in Francia. E, cosa ancora peggiore, se si vedono tutti i documenti presenti in rete relativi alle ricerche condotte sugli effetti del Roundup appare evidente il fatto che la commercializzazione dell’erbicida dovrebbe essere assolutamente vietata. Questo 70% di OGM è stato creato per resistere all’erbicida: gran parte della soia e della colza che noi mangiamo presenta tracce di Roundup, ma sulla pericolosità di questi residui per la salute umana e animali non sono stati fatti studi. 
La seconda categoria di OGM è composta da quei semi che sono loro stessi in grado di produrre una tossina insetticida, il Bt (Bacillus thuringiensis): anche sugli effetti del Bt sulla salute umana non sono stati condotti studi.
Prima di iniziare a lavorare a questo progetto, personalmente non avevo pregiudizi sugli OGM: credevo alle informazioni che passano sui media ed essendo figlia di agricoltori, quando tornavo nella mia regione, non sentivo discorsi preoccupati su questo tema. Ma bisogna ben comprendere una questione fondamentale, la grande manipolazione a cui tutti siamo stati sottoposti. La storia degli OGM comincia negli Stati Uniti: Monsanto stava per perdere l’esclusività del brevetto (che dura 20 anni) sul Roundup – l’erbicida più venduto al mondo: la formula stava per essere liberalizzata e altre industrie avrebbero potuto produrlo.
A questo punto entrano in scena gli OGM resistenti al Roundup: Monsanto comincia a produrli per non perdere le vendite dell’erbicida. Da allora, nel momento in cui negli Stati Uniti un coltivatore decide di piantare sementi OGM è obbligato a firmare due contratti: il primo in cui si impegna ad acquistare tutti gli anni i semi brevettati, il secondo contratto obbliga all’acquisto del Rondup prodotto esclusivamente da Monsanto.
È all’inizio degli anni Ottanta che Monsanto comincia a lavorare alla realizzazione di OGM che resistano al Roundup: non si tratta di super magnifiche piante in grado di risolvere il problema della fame nel mondo, ma di organismo messi punto per non perdere la preminenza mondiale sul mercato dei pesticidi.

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http://www.ecoblog.it/
martedì 09 novembre 2010

Il mondo secondo Monsanto anche in versione italiana
di Peppe Croce

“Il mondo secondo Monsanto. Storia di una multinazionale che vi vuole molto bene” (Macrovideo, 2010, euro 22,50) è l’edizione italiana di “Le mond selon Monsanto”, film documentario di Marie-Monique Robin, pluripremiata giornalista francese. Della versione francese di questo video ne scrivemmo tempo fa.

E’ un lavoro molto complesso, lungo (109 minuti) e dal classico ritmo francese: se serve una pausa per riflettere e capire, non è un problema. Allegato alla versione italiana del documentario trovate anche il piccolo libro “OG(gi)M in Italia. Sappiamo cosa sta succedendo?”, curato da Daniel Tarozzi che raccoglie alcune interessanti interviste sul tema ogm.

Monsanto, qualora ancora qualcuno dei lettori non lo sapesse, è la multinazionale leader nel mondo nel settore delle colture transgeniche. Anche se questa frase è riduttiva: il primo pregio di “Il mondo secondo Monsanto”, infatti, è rispondere alla domanda “cos’è Monsanto”. Non tutti sanno, infatti, che l’agricoltura transgenica è solo l’ultima avventura commerciale dell’azienda che, nei decenni passati, ha fatto la propria fortuna con due prodotti: il diserbante Roundup e l’ormone sintetico della crescita per i bovini.

Due invenzioni che hanno rivoluzionato, rispettivamente, l’agricoltura e la zootecnia. Il lavoro di Marie-Monique Robin inizia proprio da questi due prodotti e dalla loro storia assai controversa. Il Roundup, infatti, è al centro di numerose critiche ed è oggi bandito da molti mercati nel mondo. Stessa sorte per l’ormone che, da una parte, ha permesso alle vacche americane di moltiplicare la propria produzione di latte ma, dall’altra, è stato oggetto di sconcertanti studi veterinari che ne mettono in dubbio la salubrità.

Roundup e ormone della crescita, però, hanno costruito l’agricoltura moderna americana e, di conseguenza, mondiale. Come è stato possibile, nonostante non siano universalmente giudicati sicuri dagli scienziati? Nella risposta a questa domanda la giornalista francese impernia tutto il suo film documentario raccontando una strana storia di connivenze e di porte girevoli che hanno caratterizzato per anni i rapporti tra Monsanto e la Food and Drug Administration (Fda) statunitense.

La Fda, che aveva il compito di approvare o bandire dal mercato i prodotti Monsanto, è stata per molti anni diretta da fuoriusciti della multinazionale. E viceversa, con molti ex dirigenti dell’ente che andavano in pensione dorata a lavorare in Monsanto. Facendo nomi e cognomi Marie-Monique Robin mette in luce questo rapporto ambiguo tra controllore e controllato. E mette in serio dubbio ogni possibilità di fiducia nei confronti dell’Fda.

Eppure, ancora oggi, spetta alla Fda approvare o bocciare ciò che finisce sulle tavole degli americani. Ogm compresi. E qui arriviamo ai giorni nostri con l’inizio della storia degli organismi geneticamente modificati nei campi di grano, soia, mais. Con tutti i problemi di cui spesso si parla anche su questo blog: salubrità, coesistenza con le coltivazioni non modificate, rischi di contaminazione. Tutte questioni approfondite dalla Robin che parte dalle prime esperienze di questo inizio di era degli Ogm.

Esperienze come quella del Messico, paese nel quale non sono consentiti gli organismi transgenici ma che si trova, suo malgrado, a combattere una contaminazione virale e galoppante che si è diffusa in pochissimi anni nelle campagne dove, fino a pochissimo tempo fa, si continuava a coltivare mais precolombiano.

O come quella dell’India, recentemente “contaminata” dalla febbre del cotone ogm, il famoso “cotone BT” di Monsanto che doveva garantire il 30% di produzione in più con molto meno concime e quasi senza diserbante. E’ finita male, anzi malissimo: boom dei suicidi tra i coltivatori di cotone transgenico, contaminazione dei campi non ogm e la stessa azienda che ammette il flop.

Tutto questo, e molto altro, è raccontato da Marie-Monique Robin con una capacità espositiva notevole, in maniera semplice e accessibile praticamente a tutti, seppur con un po’ di sforzo imprescindibile vista la complessità del tema. “Il mondo secondo Monsanto” è un documentario che tutti dovrebbero vedere. La gente comune, innanzitutto, per farsi un’idea di chi sia Monsanto, prima ancora che sui suoi prodotti. E per capire che se in Italia non c’è stata ancora la contaminazione dal mais ogm piantato in Friuli, è solo fortuna.

Chi si occupa di temi ambientali e non è favorevole agli ogm, poi. Per imparare a spiegare in maniera semplice ciò che semplice non è affatto. Chi non vede l’ora che gli ogm invadano il mercato, infine. Per ascoltare un’altra campana, scientificamente autorevole perché dà voce a molti degli scienziati che, in prima persona, si sono esposti per rendere pubbliche molte pratiche illegali di Monsanto tenute sotto silenzio per anni. Tutti scienziati che, in un modo o nell’altro, hanno pagato caro per il loro lavoro.

Infine va ricordato il supplemento curato da Tarozzi, che offre ulteriori informazioni e alcune esperienze italiane ed è un buon punto di partenza per un dibattito sugli ogm anche nel nostro paese.

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http://www.libreidee.org
Scritto il 24/11/10

Morte, misteri e miliardi: Ogm, l’impero Monsanto

Cosa sappiamo veramente degli effetti degli Ogm sulla nostra salute? Perchè l’agricoltura transgenica è così pericolosa? Quali interessi si nascondono dietro la commercializzazione di sementi geneticamente modificate? Misteri firmati Monsanto, il colosso biotech che detiene il 90% delle sementi del mondo e continua a sfidare le leggi, facendo affari miliardari: in piena crisi economica e alimentare, dovuta alla crescita dei prezzi dei beni primari, la Monsanto naviga nell’oro, esportando felicemente in tutto il mondo il modello di agricoltura transgenica. «La multinazionale delle sementi, invisa agli ambientalisti e ai contadini di mezzo mondo, ha dichiarato vendite per 2,6 miliardi di dollari con un incremento del 29% rispetto al 2008», osserva Gabriele Bindi di “Slow Food”.

Chi protegge il business della Monsanto? Che pericoli si nascondono dietro all’impero degli Ogm made in Usa? Interrogativi inquietanti, a cui prova ora a rispondere il bestseller internazionale di Marie-Monique Robin, “Il mondo secondo Monsanto”, che indaga sui misteri della multinazionale di Saint Luis, leader mondiale nella produzione di Ogm: dalla sua fondazione nel 1901, la Monsanto ha accumulato a proprio carico processi a catena, a causa della tossicità dei prodotti che impone al mercato. Negli anni è stata accusata di negligenza, frode, attentato a persone e cose, disastro ecologico e sanitario e utilizzo di false prove. Monsanto vanta un primato poco invidiabile: è una delle aziende più controverse della storia industriale dell’umanità.

Eppure, secondo “Arianna editrice” che ora pubblica una nuova versione del libro della Robin, questo «pericoloso gigante della biotecnologia» si pubblicizza come azienda della “scienza della vita”, apparentemente convertita al verbo dello sviluppo sostenibile. Il bestseller, frutto di tre anni di importanti ricerche, illumina le pagine più oscure della storia della Monsanto e risponde a molte domande che ci toccano da vicino, avvalendosi di documenti inediti e delle preziose testimonianze di scienziati e di uomini politici.

Il libro ricostruisce la genesi di un impero industriale che è diventato la prima azienda al mondo produttrice di semi «grazie all’appoggio dei vertici politici e amministrativi Usa, a una comunicazione falsa e aggressiva, a pesanti pressioni e a innumerevoli tentativi di corruzione». Oggi, mentre in Europa sta finalmente nascendo un dibattito serio sulle conseguenze sociali, sanitarie e ambientali degli organismi geneticamente modificati, arriva in Italia con tempismo perfetto l’edizione aggiornata del libro-inchiesta della Robin, che negli altri paesi ha già venduto centinaia di migliaia di copie: una lettura fondamentale per la (ri)costruzione di un mondo a misura d’uomo, e non di multinazionale.

Pubblicato inizialmente in Francia dalla casa editrice La Découverte, che ha venduto 80.000 copie del libro, l’omonimo documentario è stato trasmesso dal canale televisivo franco-tedesco Artè. Già disponibile in Spagna e America Latina, nei prossimi mesi il libro verrà pubblicato anche in Germania, Olanda, Usa, Brasile, Corea, Grecia, Giappone, Ungheria e Polonia. Un’opera preziosa, il libro-inchiesta di Marie-Monique Robin, che si inserisce appieno nell’attualità del dibattito scientifico, economico e sociale sulle conseguenze sanitarie e ambientali degli Ogm, oltre che sulla condizione contadina e sui test sugli esseri viventi, annota nella prefazione Nicholas Hulot, giornalista ed ecologista francese

«È almeno dagli anni ’30», scrive “Bakchich”, che la Monsanto, società monopolistica del Missouri, «miete vittime». E stranamente, i responsabili politici, per quanto perfettamente informati, non reagiscono. Attraverso il suo lavoro di scavo, Marie-Monique Robin scalfisce il muro di silenzio che circonda il gigante americano del cibo transgenico: «Un’indagine serrata – scrive “Entreprise et Carrières” – che ci porta a riflettere sulle basi etiche della nostra società dei consumi». Un libro accattivante, trasparente e perfettamente documentato, conferma “La Recherche”: «Appassionante e scritto come un romanzo poliziesco scientifico».

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