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http://werhit-mathenyahu.blogspot.it/ L'antisemitismo divampa globalmente con la crisi di Gaza Ci sono molte cose da togliere alla guerra di Gaza, tra cui il dirottamento di cemento e altri materiali di consumo per le gallerie di Hamas, lo sforzo bellico dei razzi e l'uso delle popolazioni civili come scudo militare. Le vittime civili, anche se quasi certamente ne hanno esagerato il numero per includere i combattenti di Hamas in abiti civili, sono tragiche. La morte di tanti bambini è straziante. Ma c'è un altro fenomeno importante su cui dovremmo riflettere ora, prima ancora che il conflitto sia finito. La diffusa eruzione globale di retorica apertamente antisemita e di violenza in nome diell’antisionismo. L'antisemitismo ha rialzato la testa, un po’ dovunque ci sono proteste di piazza pro-palestinesi. Un quartiere diffusamente ebraico di Parigi è stato saccheggiato e attaccato, con folle che gridavano gas agli ebrei, evento che correttamente è stato chiamato un pogrom. Più sinagoghe e centri ebraici a Parigi e altrove in Francia sono stati bombardati, e saluti neo-nazisti erano al centro della scena. A Berlino manifestanti hanno gridato "Ebreo, maiale vigliacco, esci a combattere." Mentre a Francoforte portavano cartelli con su scritto "Gli ebrei sono bestie" e la stella di David è "La stella del diavolo." All’Aia, in Olanda, le folle gridavano "morte a tutti gli ebrei" scioccando i funzionari locali. In Inghilterra, in particolare a Londra, ci sono stati più di 100 episodi di antisemitismo, e i manifestanti anti-israeliani promuovevano I Protocolli dei Savi di Sion, libro dal tratto antisemita. E non era solo all'estero. A Miami, i manifestanti hanno scandito "ebrei, ricordate Khaybar, l'esercito di Maometto sta tornando", che commemora una vittoriosaa guerra islamica. A Boston, i sostenitori pro-Israele dovevano essere salvati da una folla inferocita che gridava "Giudei a Birkenau" e "cadete morte, voi, puttane sio-nazi" Uno studente pro-Israele è stato attaccato da una donna che insisteva sul fatto che Gerusalemme sarebbe stata ripulita dagli ebrei, mentre un altro folle gridava che "gli ebrei meglio che impararino a nuotare." Ci sono decine di altri esempi. Questi non erano casi isolati, o un gruppo di hooligan. Certamente ci possono essere atti di fanatismo e pregiudizio espressi ovunque. C'è qualcosa di fondamentale nell'espressione dell’antisemitismo, in quanto è strettamente legato all’antisionismo. La retorica che accompagna queste proteste è che il sionismo è l'equivalente del nazismo, che gli israeliani sono i nuovi nazisti o peggio. Sui social media osserviamo lo stesso fenomeno. Incredibilmente, un leader americano del boicottaggio accademico contro Israele ha anche twittato che i sionisti sono stati in parte responsabili delle esplosioni di antisemitismo. Un altro oratore conosciuto anti-israeliano del campus, ha approvato un'immagine photoshopped di Theodor Herzl, il fondatore del sionismo moderno, che dava vita a Hitler. Molte persone si sono sorprese che il fervore anti Israeliano si manifestasse come l'antisemitismo. Ma io non mi sono sorpreso. Ho osservato questa tendenza per anni, in cui l'antisionismo diventa la maschera per l'antisemitismo. Solo ad Israele vengono applicati questi standard, a nessun altro paese, proprio perché si tratta di uno stato ebraico, ritenuto illegittimo agli occhi degli islamisti e di molti esponenti della sinistra. Il movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) è il latte della moderna madre dell’antisemitismo. Il BDS è stato fondato alla conferenza di Durban del 2001, che era così antisemita che gli Stati Uniti ne uscirono. L'estremo anti-sionismo del BDS alimenta l'odio degli ebrei israeliani come occupanti coloniali, anche a Tel Aviv, e cerca di disumanizzare il diritto del popolo ebraico ad una patria ebraica. Non è una sorpresa che bandiere e magliette del BDS siano stati viste ad alcune delle proteste anti-semite sopra elencate. Certo, in teoria, si può essere antisionisti, ma non antisemita. Ci sono ebrei ultra-religiosi che non credono nel sionismo per motivi religiosi. E ci sono alcuni ebrei di sinistra che si schierano contro Israele. Ci sono anche coloro che veramente vogliono solo che Israele a lasci la Giudea e la Samaria (la "West Bank"), anche se la partenza di Israele, quasi un decennio fa, da Gaza richiama in questione una tale strategia. Ma le eccezioni confermano la regola. Intellettualmente si possono distinguere antisionismo da antisemitismo. Ma nel mondo reale, per le strade di Parigi, Berlino, Londra, Boston, Miami e altrove, sono uno e lo stesso. E’ tempo che smettiamo di fingere il contrario. http://werhit-mathenyahu.blogspot.it/ Anti-Semitism flares up Globally with Gaza crisis There are many takeaways from the Gaza war, including the diversion of cement and other supplies to the Hamas tunnel and rocket effort, and the use of civilian populations as a military shield. The civilian casualties, though almost certainly overstated to include Hamas fighters in civilian clothes, are tragic. The death of so many children is heartbreaking. But there is another important phenomenon on which we should reflect now, even before the conflict is over: The widespread global eruption of openly anti-Semitic rhetoric and violence in the name of anti-Zionism. Anti-Semitism has reared its head almost everywhere there are pro-Palestinian street protests. A heavily Jewish section of Paris was looted and attacked as crowds shouted “Gas the Jews,” in what correctly has been called a pogrom. Multiple synagogues and Jewish centers in Paris and elsewhere in France were firebombed, and neo-Nazi salutes were center stage. In Berlin protesters shouted “Jew, cowardly pig, come out and fight.” While in Frankfurt they carried signs such as “The Jews are Beasts” and the Star of David is “The Star of the Devil.” In the Hague, Netherlands, crowds chanted “death to all Jews,” shocking local officials. In England, particularly London, there have been over 100 anti-Semitic incidents, and anti-Israel protesters pushed The Protocols of the Elders of Zion anti-Semitic tract. And it was not just overseas. In Miami, protesters chanted “Jews, remember Khaybar, the army of Muhammed is returning,” commemorating an Islamic war victory. In Boston, pro-Israel supporters had to be rescued from an angry crowd that shouted “Jews back to Birkenau” and “Drop dead, you Zionazi whores.” A pro-Israel student was attacked by a woman insisting that Jerusalem would be cleansed of Jews, while another crowd shouted that “Jews better learn how to swim.” There are dozens of other examples. This was not an isolated instance, or a group of soccer hooligans. Certainly there can be acts of bigotry and prejudice expressed anywhere. There is something fundamental to the anti-Semitism being expressed, as it is closely tied into anti-Zionism. The rhetoric accompanying these protests is that Zionism is the equivalent of Nazism, that Israelis are the new Nazis or worse. On social media we have seen the same phenomenon. Incredibly, an American leader of the anti-Israel academic boycott even tweeted that Zionists were partly to blame for the outbursts of anti-Semitism. Another frequent anti-Israel campus speaker approved of a photoshopped image of Theodor Herzl, the founder of modern Zionism, giving birth to Hitler. Many people have been surprised that anti-Israel fervor manifested itself as anti-Semitism. But I was not surprised. I have seen this trend for years, in which anti-Zionism is the mask for anti-Semitism. Israel alone is singled out and held to standards applied to no other country precisely because it is a Jewish state, and deemed illegitimate in the eyes of Islamists and many leftists. The boycott, divest and sanctions (BDS) movement is the modern mother’s milk of anti-Semitism BDS was founded at the 2001 Durban conference, which was so anti-Semitic that the U.S. walked out. The extreme anti-Zionism of BDS fuels the hatred of Israeli Jews as colonial occupiers, even in Tel Aviv, and seeks to dehumanize the right of the Jewish people to a homeland in the Jewish homeland. It’s no surprise that BDS banners and shirts were seen at some of the anti-Semitic protests listed above. Certainly, in theory, one can be anti-Zionist but not anti-Semitic. There are ultra-religious Jews who do not believe in Zionism for religious reasons. And there are some left-wing Jews who side against Israel. There also are those who truly just want Israel to leave Judea and Samaria (the “West Bank”), although the Israeli departure almost a decade ago from Gaza calls such a strategy into question. But the exceptions prove the rule. Intellectually one can distinguish anti-Zionism from anti-Semitism. But in the real world, on the streets of Paris, Berlin, London, Boston, Miami and elsewhere, they are one and the same. It’s time we stopped pretending otherwise. Wlliam A. Jacobson is a clinical professor of Law at Cornell Law School, and publisher of Legal Insurrection Blog.
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