Abbiamo criminalizzato il concetto di stato-nazione.
E abbiamo fatto male


 

http://www.ilmoralista.it/

14/08/2014

 

di Francesco Maria Toscano

Abbiamo depotenziato il ruolo dello Stato per favorire la nascita e il rafforzamento di organismi sovranazionali presuntivamente illuminati; abbiamo destrutturato un equilibrio rispettabile, basato per l’appunto sul rispetto della sovranità dei singoli Stati, nella speranza di favorire così facendo la nascita dei mitologici “Stati Uniti d’Europa”; e abbiamo infine affidato le speranze e la vita di intere generazioni nelle mani di burocrati da strapazzo, emissari e difensori degli interessi di quello che una volta sarebbe stato chiamato “denaro organizzato” … Morto lo Stato, inteso quale forza capace di esercitare un potere esclusivo all’interno di un definito contesto territoriale e geografico, chi potrà mai intervenire per garantire i dettami della giustizia sociale? Nessuno. I soloni che paventano il ritorno del nazionalismo, padre di ogni guerra e disgrazia, lavorano in realtà per perpetuare all’infinito la supremazia degli oligarchi privati … La massoneria contemporanea, non a caso, ha individuato nello Stato il suo principale nemico … Quelli che in Europa scelgono la strada del terrorismo economico per uccidere gli Stati, impoverire le masse e consegnare il potere nelle mani dei banchieri centrali, sono gli stessi che in Medio Oriente puntano sul terrorismo sanguinario dell’Isis per ottenere risultati altrettanto destabilizzanti.

 


 

http://www.lantidiplomatico.it

12/02/2016

 

Intervista dell'Anti Diplomatico a Lidia Undiemi:

"Il neoliberismo ha fallito. Il potere politico del capitale va ridimensionato … Uscire dall'euro non basta. La moneta è solo un tassello della governance economica imposta dal capitale agli Stati … La nuova Banca dei Brics è un opportunità e i movimenti di opposizione siano pronti a questa grande sfida: il capitale internazionale non ha radici, si insedia dove può … Sia chiaro, l'economia globale è in crisi, la Cina rallenta più del previsto, la crescita è debole. Siamo al “si salvi chi può”, e i primi a salvarsi saranno i grandi capitalisti, come sempre … Quello della tempesta finanziaria dovuta all'inversione di rotta della politica monetaria statunitense è un film già visto, ma per i paesi emergenti indebitati in dollari è un vero disastro, restano intrappolati nella morsa del debito con pagamenti via via crescenti … E' arrivato il momento di guardare in faccia la realtà, questo sistema economico e finanziario globalizzato è fallimentare, e le politiche di correzione adottate dal FMI e dalla Troika sono servite soltanto a rimandare il problema facendone pagare il prezzo alle popolazioni colpite. Non è più possibile continuare a pensare che l'obiettivo primario sia il salvataggio degli interessi finanziari a spese degli Stati  … il neoliberismo ha fallito. Il potere politico del capitale va ridimensionato … La guerra tra stati e mercati che stiamo vivendo oggi cela un aspro conflitto fra capitale e lavoro di portata internazionale. Non è un caso che una delle priorità della governance politica sia l'abbattimento dei diritti dei lavoratori. La democrazia presuppone il ripristino di un certo equilibrio di forze fra capitale e lavoro, così come avvenuto nel secondo dopoguerra. Occorrono leggi a tutela dei lavoratori, dello stato sociale e di una economia democraticamente sostenibile"

 


 

Estratto da pag. 466 del libro Massoni di Gioele Magaldi

Tra il triennio 1999 – 2002 e il 2014, 18 sui 28 paesi europei aderenti alla UE, rinunciando alle proprie valute sovrane, adottarono una valuta comune, l’Euro, controllata dalla Banca Centrale Europea, senza essere moneta sovrana di uno Stato o super Stato europeo incardinato su istituzioni democratiche e senza che venissero contestualmente concepiti dei titoli obbligazionari europei condivisi, (eurobond). Il processo di pseudo integrazione del Vecchio Continente avveniva secondo le direttive economicistiche, oligarchiche e tecnocratiche care ai massoni neoaristocratici di Ur Lodges come la Pan-Europa, la Babel Tower, la Compass Star-Rose/Rosa Stella Ventorum, la Three Eyes, la Edmund Burke, e non certo secondo la prospettiva democratica federalista immaginata dal massone progressista Altiero Spinelli.

 




http://www.reteccp.org/biblioteca/disponibili/guerraepace/potere/sion/sion24.html

libreidee.org

25/5/14

 

Kissinger: abbiamo vinto, i vostri Stati sono in bolletta

 

«Vedo in questa crisi globale una grande opportunità, perché la crisi finanziaria ha limitato i mezzi che ogni Stato aveva per affermare i propri interessi». Così Henry Kissinger, potentissimo profeta del super-potere mondiale, all’occorrenza anche golpista, ieri coi carri armati, oggi col dominio finanziario di una ristretta élite. «Non c’è neppure più bisogno d’inventarsi un nuovo ordine internazionale», dice l’ex segretario di Stato americano in un’intervista. «Già i problemi esistenti oggi costringono tutti a soluzioni comuni e globali».

Scrive Paolo Barnard: «Li chiama interessi comuni, come fossero accordi amichevoli tra buoni vicini di casa, ma in realtà è l’esatto contrario: I vicini di casa, cioè gli Stati, , vengono prima colonizzati da un unico sistema finanziario, poi sottoposti a crisi di quel sistema, talmente devastanti da incatenarli l’uno all’altro, e così per salvarsi sono costretti a cedere tutte le sovranità e a trovare un unico regime politico, o un’unica gestione».

 


 

http://www.reteccp.org/primepage/2015/democrazia15/europa79.html

http://www.ilfarosulmondo.it

http://www.controinformazione.info/

8 luglio 2015

 

Dichiarazione Junker

Così nel 1999, rilasciando un’intervista al tedesco Der Spiegel, Jean-Claude Juncker, colui che si era fatto venire la bella idea, spiegò al giornalista, in cosa consisteva questo suo metodo. Le sue parole, riportate dal settimanale di Amburgo, furono queste: “Noi prendiamo una decisione, poi la mettiamo sul tavolo e aspettiamo un pò, per vedere cosa succede. Se non provoca proteste né rivolte, perché la maggior parte della gente non capisce niente di cosa è stato deciso, andiamo avanti, passo dopo passo, fino al punto di non ritorno”.

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