Articolo pubblicato sul blog Mondart (non più attivo) via Oltre la Coltre http://www.anticorpi.info/ 28 febbraio 2014
Perchè il Debito Pubblico è Illegittimo, Quindi Detestabile
Il concetto di Debito Detestabile è un precedente giuridico importantissimo, in quanto legalmente usato dagli USA nel 1898, al momento del conflitto ispano-cubano che portò all'annessione di Cuba, per rifiutare di pagare il debito pubblico contratto da Cuba col regime coloniale Spagnolo.
“Detestare” il debito e rifiutarsi di sottostare al cappio fraudolento del suo pagamento è quindi cosa fattibile e del tutto lecita, una volta dimostrata la completa illegittimità di un Debito di cui i cittadini non sono responsabili: il Diritto Internazionale offre diversi strumenti a tal fine, uno dei quali è appunto la nozione di debito detestabile. Debito Pubblico che è dunque possibile dichiarare “detestabile” se esistono le condizioni atte a soddisfare i tre requisiti giuridici di seguito esposti …
Tre prerequisiti sono necessari per poter definire un debito “detestabile”:
Proprio l’America dunque - la stessa America che oggi tramite il FMI ed il suo sistema bancario privato strangola l’Occidente intero ed ogni altra Nazione che entri (volente o nolente) nel suo raggio d’ influenza tramite un perverso sistema militar-bancario di cui le élites nazionali sono complici, mentre la sola popolazione è succube - ci mostra involontariamente la via d’uscita più logica: “detestare” il debito e rifiutarsi di rifonderlo, in quanto illegittimo.
Ora, questo è un pleonasmo per chi ha già compreso a fondo il sistema monetario occidentale ed il suo impiego come “arma militare interna” usata contro la popolazione stessa: non si tratterebbe quindi nemmeno di andar tanto per il sottile con ulteriori motivazioni giuridiche di quella che non solo è già una frode bella e buona in partenza, ma si trasforma poi in uno strumento atto a sottomettere la popolazione internamente agli Stati che adottano scientemente lo scellerato sistema economico basato sulla “Moneta a Debito” … e non si tratta di “errori”, come spesso si sente dire anche sul web; non si tratta di “crisi” di un sistema, ma del suo perfetto funzionamento, in quanto proprio a questo si voleva arrivare: la totale deprivazione di ogni sovranità popolare (e non solo l’ impoverimento sociale, che è solo la prima necessaria fase dell’intero processo di sottrazione della sovranità nazionale in toto).
Un espediente già usato nel Rinascimento dai Banchieri Europei e dall’allora èlite mercantile per sottrarre il potere temporale di Papi e Principi (processo che porterà all’avvento delle Signorie Rinascimentali, molte delle quali rette proprio dai bancari medesimi), e oggi rispolverato per sottrarre potere alle democrazie occidentali a favore di uno “Stato Finanziario” che, sostituendosi in tutto e per tutto alle singole Nazioni, costituisce il vero Super-Stato dietro l’apparenza. Un super stato dotato di super poteri, in quanto si avvale di meccanismi economici e giuridici sovranazionali e intoccabili, meccanismi che si è stabilito (sottolineo: stabilito, non “voluto nell’alto dei cieli”) siano “svincolati, superiori e intoccabili” rispetto alle normative nazionali.
Così, mentre da una parte l’economia è gestita da fantasmi che si trincerano dietro il dogma del liberismo, con i relativi strumenti di accentramento e moltiplicazione della ricchezza parassitaria quali la leva finanziaria-bancaria, la speculazione, le borse, i paradisi fiscali ecc, dall’altra contestualmente succede che il potere reale è man-mano sottratto ai singoli stati per confluire in organismi sovranazionali attraverso i quali gli stessi fantasmi finanziari gestiscono a piacimento anche il potere legislativo (tramite la formulazione di “Trattati” che scavalcano il diritto e le Costituzioni interne), il potere esecutivo (attraverso la Nato, l’Onu, il Wto, Fmi, ecc, ormai liberi di fare il cazzo che gli pare, e la cui funzione si è trasformata da “deliberativa e bilanciatrice” a impositiva delle peggiori nefandezze ed ingiustizie), e l’Intelligence (attraverso l’azione congiunta di mafie, massonerie, ecc.) (v. correlati).
Un Super-Stato che non solo non adotta per sé quella distinzione dei poteri che abbiamo visto in questo post essere il “primo bilanciere” di un sistema nazionale, che non solo al contrario li accentra sempre più in poche mani, ma che ha anche inglobato completamente ogni media ufficiale, ultima chance di controllo del cittadino.
Un “Super-Stato”, non visibile e non dichiarato, che opera con mezzi altrettanto invisibili e non dichiarati, la cui ovvia funzione è quella di ribaltare una ristretta classe di ricchi (plutocrazia) in un empireo esterno, una sorta di secondo mondo intoccabile ed inavvicinabile dalla popolazione, che resta relegata nel mondo “reale” a fungere solo da vacca da mungere.
Ora, il quid del problema è non tanto “come si potrebbe fare tecnicamente ad uscire da questo cappio del debito” (cosa fattibilissima e neanche catastrofica anche se si scegliesse la via del default e l’uscita dall’ Eurozona. In fondo, a rimetterci sarebbero proprio quasi solo gli speculatori finanziari, mentre la produzione vera si riprenderebbe immediatamente, una volta liberatasi dei vampiri che la succhiano). Il problema vero è chi potrebbe farsi carico di tale iniziativa, visto che finanza e politica sono solidali in tale disegno che, ben lungi dall’essere un disegno economico, è la progettazione politica in piena regola di uno “Stato Nascente”?
Nessuno, temo, anche perché al popolo, quand’anche divenisse consapevole e capace di imporsi, non sarà lasciata alcuna chance operativa. Più facile invece che sia, a tempo debito, l’élite stessa a distruggere questo sistema per sostituirlo con altro, cosa che potrebbe avvenire solo quando non più conveniente, o controproducente. Per assurdo: 1000 super-ricchi in un’economia morta a chi vuoi che interessino? A questo punto sarebbe nell'interesse stesso del sistema autodistruggersi.
Proprio per questo hanno fatto funzionare il Capitalismo in questo modo: in modo che provochi crisi cicliche, che portino alla distruzione ed alla successiva ricostruzione dello stesso schema. E' la fenice che rinasce dalle sue ceneri.
E adesso immagina:
l’economia deve per forza funzionare così? Ma nemmeno per idea, parbleu! Funziona così perché è basata su due balle colossali, due meccanismi i quali sono stati scientemente “privatizzati”, facendoli funzionare al contrario di come dovrebbero:
1) Il “Capitalismo” stesso, imputato spesso come il peggiore dei mali, potrebbe conferire e accentrare ben poco potere in un sistema di mercato veramente libero (e non monopolizzato e variamente stravolto all’ inverosimile come l’attuale) e, come giustamente fa notare Kleeves in un suo illuminante articolo, non potrebbe andare oltre la dimensione dell’azienda a conduzione familiar, favorendo occupazione diffusa, distribuzione capillare, ricchezza distribuita.
2) Nemmeno il sistema della creazione di moneta dal nulla (Fiat Money) è in se deleterio, anzi … pensate se a controllarlo fosse lo Stato invece che dei privati … avremmo che lo Stato potrebbe liberamente usare tale strumento per estrarre tutta la ricchezza possibile dalla propria popolazione. Altro che crisi, altro che povertà. Dire che lo stato non può creare ricchezza per la popolazione equivale a dire che una macchina non può muoversi per mancanza di direzioni …! Un’ assurdità, che però hanno fatto entrare capillarmente nel nostro modo di pensare.
Una moneta emessa dallo Stato in modo completamente libero e svincolato da valore intrinseco sarebbe un puro mezzo di sviluppo, che estrarrebbe tutta la ricchezza producibile dalla popolazione; favorirebbe gli scambi, l’iniziativa. L’autodeterminazione in una parola. Ed è proprio quanto “non vuolsi colà dove si puote.”
Diritto naturale alla casa e ad un reddito minimo garantito sarebbero cose ovvie e naturali, e nessun debito pubblico, in quanto lo Stato sarebbe al tempo stesso debitore e creditore di se stesso; quindi parità di bilancio automatica.
Dice: “Ma così si provocherebbe automaticamente un’inflazione spaventosa” … BALLE!!!! La massa monetaria circolante verrebbe garantita e coperta proprio dalla produzione di ricchezza; ricchezza che resterebbe dentro lo stato medesimo e non, come succede oggi, travasata a pochi privati tramite l’imbroglio della moneta debito. Quello è il problema, ossia la proprietà privata (abusiva) di una pura funzione, un puro mezzo di scambio, un semplice accordo che avviene e dovrebbe legittimamente restare tra i soli contraenti, ossia la popolazione, senza interposizione di terzi approfittatori. Mentre quel che succede oggi è che tale “mera funzione” viene prestata a quelli che sono già i legittimi proprietari, e si ha la spudorata faccia tosta di esigere su tale prestito (fasullo) un interesse (senza dire dell’ulteriore “bolla” speculativa finanziaria - il soldo che genera soldo - che viene caricata sul groppone della popolazione attraverso il moltiplicarsi in vario modo della stessa frode di base, indebitandola ulteriormente).
Insomma, il meccanismo sarebbe sempre quello, solo che, invertendo i poli, si invertirebbe anche la corrente della ricchezza. E mentre la moneta in mano ai privati genera un gioco infinito di speculazione, in mano allo Stato genererebbe ricchezza reale. E uno Stato minimamente onesto metterebbe immediatamente fuori legge ogni meccanismo speculativo, borsistico, ecc … guarda un po’, proprio quello che avviene nella finanza islamica dei paesi cosiddetti “canaglia”!
Impadronirsi della moneta è stato pari, che ne so, ad impadronirsi dell’idea stessa di “ruota” o di “fuoco” … per poi prestarla a interesse alla gente. Una furbata che solo una popolazione completamente rimbecillita può ancora tollerare.
Una furbata intollerabile già nella mitologia greca classica, che col mito di Prometeo ridona il fuoco (appannaggio degli Dei) all’Umanità intera.
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