Fonte: frontediliberazionedaibanchieri.it Gli accordi del demonio usuraio Nel Luglio del 1944, durante gli accordi in campo monetario stipulati nella cittadina del New Hampshire (Usa) fra i rappresentanti dei 44 paesi impegnati nella guerra contro l’Asse, il problema affrontato fu il ripristino delle condizioni di convertibilità delle monete e la creazione di un sistema di compensazione multilaterale delle bilance dei pagamenti al termine della guerra. Ispiratore degli accordi fu J.M. Keynes che, in considerazione della negativa esperienza delle politiche di stabilizzazione seguite alla Prima guerra mondiale, aveva proposto nel 1942 la creazione di una Unione di compensazione internazionale. Questa doveva operare come stanza di compensazione per le bilance dei pagamenti degli stati membri e come banca per intervenire con aperture di credito a favore dei paesi in temporaneo disavanzo. L’Unione avrebbe avuto una propria unità monetaria, il bancor, che, col tempo, avrebbe potuto sostituire l’oro come strumento della finanza internazionale. Il piano fu modificato per volontà degli Stati Uniti. Gli accordi prevedevano infatti un regime di cambi fissi fra le monete sulla base della loro convertibilità in oro o in altra valuta convertibile e la creazione di due organismi di cooperazione per favorire lo sviluppo dei paesi membri e agevolare l’equilibrio delle bilance dei pagamenti: la Banca mondiale (o Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo) e il Fondo monetario internazionale. Alla fine della guerra fu il dollaro a divenire la moneta di riferimento per i pagamenti internazionali, mentre l’Unione sovietica e i paesi satelliti si ritirarono dagli accordi. Nel 1971, con la dichiarazione unilaterale statunitense di inconvertibilità del dollaro in oro ebbe fine il regime di cambi fissi instaurato dagli accordi. Il passo successivo nel 1981 fu la privatizzazione di Bankitalia che divenne una s.p.a. di diritto pubblico. Il 2 giugno 1992, l’operazione distruggi Europa fu perfezionata sul panfilo Bitannia, con la presenza del gotha della finanza speculativa. L’€uro, valuta comune di diciotto stati membri dell’UE, fu introdotto per la prima volta nel 1999 (come unita’di conto virtuale); la sua introduzione sotto forma di denaro contante avvenne per la prima volta nel 2002, in dodici degli allora quindici stati dell’Unione. Negli anni successivi, la valuta e’ stata progressivamente adottata da altri stati membri, portando all’attuale situazione in cui diciotto dei ventotto stati UE (la cosiddetta zona €uro) riconoscono l’€uro come propria valuta legale. Fu il compimento di un capolavoro demoniaco. La realizzazione della “Fabbrica del Debito, dell’Usura e della Disoccupazione (cit. Savino Frigiola) Ora il divide et impera ha diviso il fronte in pro e anti €uro. La Sovranita’ Nazionale e monetaria deve avere lo Stato come prestatore di ultima istanza. La moneta deve essere emessa a credito e non a debito e rappresenta il bene comune di una Nazione. LA MONETA DEVE ESSERE L’UNITA’ DI MISURA DELL’OPEROSITA’ L’art. 50 del trattato di Lisbona consente l’uscita dalla UE e dalla zona €uro. L’art. 123 permette agli stati della zona €uro di ottenere denaro direttamente dalla BCE al tasso dell’1%: La Germania utilizza la FKW e utilizza il denaro per aiutare i privati e le aziende. L’Italia potrebbe utilizzare la Cassa Depositi e Prestiti. Dei politicanti sciuscia’ dei banksters usurai lo faranno ? Pia illusione. Il Divide et Impera orchestrato dal demone usuraio, ha gioco facile con un popolo di idioti.
Montebelluna TV 3 maggio 2014 Istituto Statale ad indirizzo socio-economico Conferenza con studenti e docenti Stefano Trentin
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