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L'Utopia della Pace Perpetua di Daniele Archibugi


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Breve Biografia di Daniele Archibugi

Daniele Archibugi (Roma, 17 luglio 1958) è un economista italiano, studioso dell’economia e delle politiche dell’innovazione e della teoria politica delle relazioni internazionali. Nell’ambito della teoria politica, ha sviluppato, insieme a David Held, l’idea di una democrazia cosmopolita. Ha anche lavorato su diversi aspetti della globalizzazione, ed in particolare sulla globalizzazione dell’innovazione e del cambiamento tecnologico.

Laureato alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Roma La Sapienza con Federico Caffè, ha conseguito il dottorato di ricerca presso lo Science Policy Research Unit dell' Università del Sussex, dove ha lavorato con Christopher Freeman e Keith Pavitt. Ha insegnato alle Università del Sussex, Madrid, Napoli, Roma La Sapienza e Roma Luiss, Cambridge, London School of Economics and Political Science e Harvard.

Dal 2006 è Professore Onorario presso l'Università del Sussex.

Dirigente presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche a Roma, è Professore di Innovation, Governance and Public Policy presso l'Università di Londra, Birkbeck College.

Dal 1997 al 2002 è stato Commissario dell’Autorità sui servizi pubblici locali di Roma, eletto a larga maggioranza dal Consiglio Comunale.

La democrazia cosmopolita

Il progetto della democrazia cosmopolita o cosmopolitica si interroga sulla possibilità di applicare alcune norme e valori della democrazia anche nelle relazioni internazionali. La necessità deriva dal fatto che la globalizzazione economica e sociale ha reso gli stati sempre più vulnerabili e che decisioni importanti per loro sono prese al di fuori dal processo democratico. La soluzione proposta dalla democrazia cosmopolita è sviluppare istituzioni sovra-statali che siano capaci di affrontare democraticamente problemi comuni quali l’ambiente, la sicurezza, le migrazioni, il commercio estero e i flussi finanziari. La democrazia cosmopolita guarda con fiducia alle organizzazioni internazionali, e desidera rafforzare al loro interno il controllo dei cittadini, cui va dato un peso politico parallelo e autonomo rispetto a quello che già hanno i loro governi. A livello politico, Archibugi ha sostenuto la creazione di una Corte penale internazionale, la limitazione del potere di veto nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e la formazione di una Assemblea Parlamentare Mondiale.

Ha invece ritenuto insoddisfacenti e anti-democratici i vertici inter-governativi quali il G7, G8 and G20. Ha anche preso posizione contro l'idea di una Lega delle democrazie sostenendo che una riforma democratica delle Nazioni Unite riuscirebbe assai meglio a soddisfare le medesime istanze.

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