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HAARP
High-Frequency Active Auroral Research Program - Progetto attivo aurorale di ricerca ad alta frequenza

La mappa mondiale delle postazioni HAARP e gli affari di Clinton con le miniere di uranio
By Edoardo Capuano


“HAARP – Un sistema di armamenti con effetti devastanti sul clima
di Gianni Lannes


Il controllo climatico a scopi militari
di Michel Chossudovsky


Guerre climatiche
di Michel Chossudovsky



http://www.mariadinazareth.it/haarp.htm
tratto da "La Padania"
15 e 16 giugno 2003

Russi e cinesi denunciano esperimenti per condizionare il tempo.
Il progetto H.A.A.R.P.
di Mirko Molteni

«La tecnologia è come un paio di scarpe magiche ai piedi di una bambola meccanica dell’umanità. Dopo che la molla è stata caricata dagli interessi commerciali, la gente può solamente danzare, volteggiando vorticosamente al ritmo che le scarpe stesse hanno stabilito». Queste efficaci parole sono tratte dal libro: «Guerra senza limiti», scritto da due colonnelli dell’aeronautica Cinese, Qiao Liang e Wang Xiansui. Nel testo i due militari cinesi esaminano l’impatto delle nuove tecnologie sul pensiero strategico, sul terrorismo e su tutto ciò che concerne la guerra in questo XXI secolo. Essi accennano due volte alla possibilità che un Paese possa scatenare artificialmente le forze della Natura, usandole come «armi non tradizionali» per mettere in ginocchio il nemico. Per esempio sconvolgendo il clima e il regime delle piogge. Tutto ciò sembra fantascienza, ma Qiao e Wang hanno forse ragione nell’includere la «guerra ecologica» tra le 24 forme di conflitto da essi elencate.

Minacce invisibili

Ebbene il 15 gennaio 2003, il sito della «Prava» ha ospitato un inquietante articolo, scritto dal deputato ucraino Yuri Solomatin, in cui si esprime preoccupazione per gli esperimenti condotti dagli americani in Alaska, dove dal 1994 si sta portando avanti il programma HAARP, High Frequency Active Auroral Research Program, cioè «programma di ricerca attiva aurorale con alta frequenza». In pratica, una selva di enormi antenne eretta nel bel mezzo della foresta boreale nordamericana. Solomatin ha voluto richiamare l’attenzione dell’Ucraina su un problema già sollevato dai Russi. Quelle antenne sono forse il prototipo di un’arma «geofisica» americana, capace di condizionare il clima di continenti alterando con microonde la temperatura o l’umidità? Il deputato ucraino dà credito al sospetto che i disastri naturali intensificatisi ultimamente siano da imputare ai sempre più assidui test del sistema HAARP. Anche in Germania, le inondazioni dello scorso anno sono sembrate a qualcuno troppo disastrose. Così due giornalisti tedeschi, Grazyna Fosar e Franz Bludorf, hanno vagheggiato in un loro articolo, pubblicato sul numero 120 del bimestrale «Raum und Zeif», che i cicloni e gli allagamenti che hanno piegato l’Europa Centrale possano essere legati all’HAARP. La Russia aveva dato l’allarme quasi un anno fa. Come riporta l’agenzia Interfax dell’8 agosto 2002, ben 90 parlamentari della Duma di Mosca avevano firmato un appello indirizzato all’ONU in cui si chiedeva la messa al bando di questi esperimenti elettromagnetici. Un mese più tardi erano saliti a 220 i deputati russi a favore dell’appello. D’altronde vi era stato un rapporto della Duma che accusava esplicitamente l’America. Parole schiette e scomode: «Sotto il programma HAARP, gli USA stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza. Il significato di questo salto qualitativo è comparabile al passaggio dall’arma bianca alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari».

La parola agli americani

Il sito ufficiale www.haarp.alaska.edu ci presenta un’innocente stazione scientifica dove gli scienziati sondano via radio quelle regioni dell’alta atmosfera preannuncianti lo spazio esterno, cioè la ionosfera e la magnetosfera. I titoli dei paragrafi esplicativi del sito sono peraltro scritti a mo’ di domande («Cos’è HAARP?», «Perché è coinvolto il Dipartimento della Difesa?», ecc.) Nel paragrafo titolato «HAARP è unico?», ci si affretta a precisare che anche altre nazioni studiano la ionosfera, come la stessa Russia o i Paesi europei (più il Giappone) del consorzio EISCAT, anche se le loro apparecchiature, site a Tromsoe in Norvegia, sono dei radar «incoerenti». Ma veniamo ai dettagli. Presso Gakona, circa 200 km a Nord-Est del Golfo del Principe Guglielmo, un terreno di proprietà del Dipartimento della Difesa USA fu scelto il 18 ottobre 1993 da funzionari dell’Air Force e a partire dall’anno seguente venne disseminato di piloni d’alluminio alti 22 metri, il cui numero è cresciuto di anno in anno fino ad arrivare a 180. Ognuno di questi piloni porta doppie antenne a dipoli incrociati, una coppia per la «banda bassa» da 2.8 a 7 MegaHerz e l’altra per la «banda alta» da 7 fino 10 MegaHerz. Tali antenne sono capaci di trasmettere onde ad alta frequenza fino a quote di 350Km, grazie alla loro grande potenza. A pieno regime, l’impianto richiede 3.6 MegaWatt (la potenza di 100 automobili), assicurati da 6 generatori azionati da altrettanti motori diesel da 3600 cavalli l’uno. Scopo ufficiale di queste installazioni è studiare la ionosfera per migliorare le telecomunicazioni. Come si sa, questo strato è composto da materia rarefatta allo stato di plasma, cioè di particelle cariche (ioni), e ha la proprietà di riflettere verso terra le onde hertziane, in particolare nelle ore notturne. E’ per questo, ad esempio, che di notte ci è possibile ascoltare alla radio le stazioni AM di molti Paesi stranieri, dato che la riflessione ionosferica permette ai segnali di scavalcare la curvatura terrestre.

Guerre di radioonde

Secondo lo stesso principio è plausibile che le irradiazioni delle antenne HAARP possano rimbalzare fino a colpire gli strati bassi dell’atmosfera sopra un Paese distante migliaia di chilometri. Ed interferire quindi con i fenomeni meteorologici. Certamente si tratta di mere ipotesi. Comunque, un uso militare dell’HAARP è ammesso dalla Federazione Scienziati Americani. Un uso, tuttavia, non distruttivo, ma solo di ricognizione. Modulando i segnali in frequenze bassissime, cioè onde ELF o VLF, si potrebbe «vedere ciò che succede nel sottosuolo, individuando bunker, silos di missili, e altre installazioni sotterranee di Stati avversi. Al di là di ciò, la «guerra ecologica» appare terribilmente possibile da oltre vent’anni. Già nel 1976 l’Enciclopedia Militare Sovietica ventilava il rischio che gli Stati Uniti, per via elettromagnetica o per via astronautica, potessero modificare il clima dell’Eurasia lacerando lo strato di ozono sopra l’URSS. L’Unione Sovietica si accordò così con gli USA perché fosse proibito l’uso dei cambiamenti climatici ambientali. A livello ONU, ciò fu ribadito con la convenzione ENMOD (Environmental Medifications), entrata in vigore il 5 ottobre 1978. Ma  pochi anni dopo, negli Stati Uniti, lo scienziato considerato il padre dell’HAARP ideava un sistema volto apertamente a controllare i fenomeni meteo. L’11 agosto 1897 il dott. Bernard Eastlund brevettava con numero di «patente» 4,686,605 il suo «Metodo e apparato per l’alterazione di una regione dell’atmosfera, della ionosfera o della magnetosfera».

Il fantasma di Tesla

Si dice che Eastlund, fisico del MIT si sia ispirato ai lavori del grande genio Nikola Tesla (1856-1943), lo scienziato jugoslavo emigrato in America nel 1884. A Tesla dobbiamo molti ritrovati che resero possibile la diffusione dell’elettricità, soprattutto la corrente alternata trifase (mentre Edison era rimasto arroccato sulla corrente continua). Inoltre aveva tentato di sviluppare un sistema di trasmissione dell’energia via etere, il che avrebbe reso inutili i cavi, nonché un apparecchio per ottenere elettricità gratuita per tutti ricavandola dalle oscillazioni naturali del campo elettrico terrestre. Quando Tesla morì, l’8 gennaio 1943, gli agenti dell’FBI diedero la caccia a tutti i suoi progetti, su cui si favoleggiò a lungo. D’altra parte lo stesso Tesla aveva parlato persino di raggi della morte, efficaci fino a 320 km di distanza.
Non sappiamo esattamente quanto vi sia di Tesla nei progetti del dott. Eastlund e nell’HAARP. Fatto sta che negli anni Novanta Eastlund fondò una sua compagnia, la Eastlund Scientific Enterprise, che fra le attività menzionate sul suo sito web comprende tanto la partecipazione al programma HAARP, quanto l’esplicita ricerca nel campo delle modificazioni meteorologiche. Che dire? Ritornando al libro di Qiao Liang e Wang Xiansui, c’è da rabbrividire alle loro frasi: «Utilizzando metodi che provocano terremoti e modificando le precipitazioni piovose, la temperatura e la composizione atmosferica, il livello del mare e le caratteristiche della luce solare, si danneggia l’ambiente fisico della terra o si crea un’ecologia locale alternativa. Forse, presto, un effetto El Nino creato dall’uomo diverrà una superarma nelle mani di alcune nazioni e/o organizzazioni non-statali».

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http://www.ecplanet.com
Posted on 22 gennaio 2011

La mappa mondiale delle postazioni HAARP e gli affari di Clinton con le miniere di uranio
By Edoardo Capuano

Sono poche le persone che hanno sentito parlare delle installazioni HAARP. Molte altre persone, che ne hanno sentito parlare, rimangono scettiche e preferiscono non credere. Una cosa però è sicura: credere o non credere non muta certo la realtà di una struttura divenuta ormai mondiale; una struttura dotata di tecnologie occulte capaci di modificare i normali meccanismi che governano i cicli della natura e non solo.

Gli impianti HAARP sono istallati in tutto il pianeta, in particolari zone strategiche, e danno la possibilità a chi li controlla di alterare e/o manipolare, su scala globale, il clima e molto altro. Negli ultimi 15 anni tutti noi siamo stati testimoni di terrificanti eventi naturali creati artificialmente da questa diabolica struttura globale.

Per fare un esempio, meditiamo un po' solamente sugli eventi accaduti dal primo dicembre 2010 al 10 gennaio 2011: riflettiamo attentamente sulle alterazioni innaturali del clima; riflettiamo a fondo sulla inspiegabile moria di centinaia di migliaia di animali in tutto il mondo! Tutto ciò è da attribuire ad un semplice caso? Magari alla sfortuna? Giudicate Voi.

La tecnologia HAARP, che si può benissimo definire un'arma bellica, è stata creata un centinaio di anni fa da Nikola Tesla. Le teorie di Tesla furono poi rubate e rielaborate da loschi personaggi che hanno adattato queste conoscenze in progetti di natura bellica, come HAARP. Cliccando qui potete dare un'occhiata al brevetto, in formato pdf, depositato da Bernard Eastlund (US PATENT #4,686,605 http://crashrecovery.org/haarp/US-Patent-No-4.686.605.pdf)

La ricerca di Leuren Moret, effettuata due anni fa, ha permesso l'individuazione di vari siti HAARP dislocati in tutto il mondo. Nella cartina però non sono state inserite molte installazioni chiave: quella cilena (periodo del giuramento del Presidente, terremoto HAARP); l'impianto di Cipro (Black Sea Storm, ovvero uragano nel Mar Nero); quello di Dushanbe Tajikstan (giacimento d’oro del Tien Shan); l'installazione situata in Antartide che è la più importante. Inoltre, nella cartina si può vedere solo una installazione in Russia. E tutte le altre installazioni dislocate in Russia dove sono? Si calcola che in Russia ci siano più installazioni HAARP che in ogni altro paese. Nella cartina manca anche l'installazione situata in Italia.

Come ci si poteva immaginare non potevano certo mancare le correlazioni fra il sistema HAARP globale e gli affari personali di politici di alto livello. Nel contesto di HAARP, guarda caso, spunta il nome di Bill Clinton che si 'lega' ai principali progetti minerari della Eurasian Mining Company inc.. In questo caso il minerale oggetto degli affari di Clinton è l'uranio. Si scopre che gli affari sono gestiti da Frank Giustra che vola in giro per il mondo con Bill Clinton per accaparrarsi i contratti minerari di uranio in questi luoghi chiave. Si scopre anche l'abilità di Bill Clinton nel manipolare le classi politiche di quelle zone strategiche mediante l'inserimento di Frank Giustra in punti di potere peculiari. Cliccando qui potete leggere un interessante articolo in merito dal titolo abbastanza significativo: «Bill Clinton Linked To Uranium Scandal».

In ogni paese la firma dei contratti di uranio porta un fiume di denaro nelle casse della Fondazione Bill Clinton. È proprio Frank Giustra che versa nelle casse della Fondazione ben 150 milioni di dollari per ogni paese i cui contratti minerari sono andati a buon fine.

Questa è la mappa mondiale dei siti HAARP in cui si trovano anche le più ricche miniere di uranio tanto apprezzate da Bill Clinton e dal suo socio ed amico Frank Giustra. L'esplorazione mineraria del sottosuolo è stata fatta dai satelliti mediante tecniche di radio tomografia. La sua precisione è accurata al cento per cento.

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http://www.mariadinazareth.it/Rubrica%20Pianeta%20Terra/controllo%20climatico.htm
Fonte: http://globalresearch.ca/articles/CHO409F.html

THE CRG 2004
Il controllo climatico a scopi militari
di Michel Chossudovsky
Tradotto da Micaela Picelli per Nuovi Mondi Media

Chossudovsky, in questa incredibile e dettagliata indagine, dimostra come l'aumento delle temperature non sia l'unica causa dell'estrema instabilità climatica che, negli ultimi anni, ha devastato le più importanti regioni del mondo. L'aviazione americana è in grado di manipolare il clima. Può addirittura provocare inondazioni, uragani, siccità e terremoti. Il Dipartimento della Difesa ha destinato elevate somme di denaro allo sviluppo e al perfezionamento di queste tecnologie.

Quali sono le cause dell'estrema instabilità climatica che, negli ultimi anni, ha devastato le più importanti regioni del mondo?     

Gli uragani e le tempeste tropicali hanno provocato gravissimi danni nei Caraibi. L'Asia e il Medio Oriente sono afflitti dalla siccità. L'Africa occidentale è invasa da un enorme sciame di locuste, il più grande degli ultimi dieci anni. Quattro terribili uragani e una tempesta tropicale, Alex, Ivan, Frances, Charley e Jeanne si sono susseguiti in un periodo di tempo molto breve. Si è, inoltre, verificato un evento senza precedenti nei Caraibi: l'isola di Grenada è stata completamente distrutta, sono morte 37 persone e i due terzi circa della popolazione dell'isola, 100.000 abitanti, è rimasta senza casa; ad Haiti si sono registrati più di duemila decessi e altre diecimila persone sono senza tetto. Anche la Repubblica Dominicana, la Giamaica, Cuba, le Bahamas e la Florida sono state distrutte. Negli Stati Uniti del sud, in Florida, Alabama, Georgia, Mississippi e le due Carolina, si sono registrati i danni maggiori nella storia del paese. Un'indagine, resa pubblica nel luglio 2003 dall'Organizzazione Metereologica Mondiale (O.M.M.), stabilisce, senza ulteriori ricerche, che la causa di questi fenomeni è l'aumento della temperatura del globo:

"Questi eventi senza precedenti [basse e alte temperature, elevate precipitazioni e siccità] concorrono nel calcolo delle medie mensili e annuali che, per quanto riguarda le temperature, hanno registrato un aumento graduale negli ultimi cento anni" dichiara l'OMM. (CNN, 3 luglio 2003, http://www.cnn.com/2003/WEATHER/07/03/wmo.extremes/)

Nonostante l'aumento delle temperature sia un fattore sicuramente importante, questo non è l'unica causa alla base di questi fenomeni metereologici atipici.

 Guerra climatica

Vi è sicuramente stata una notevole espansione dell'arsenale adibito alla guerra climatica negli Stati Uniti, una priorità per il Dipartimento della Difesa. Mentre gli ambientalisti accusano l'amministrazione Bush per non aver firmato il Protocollo di Kyoto, la questione della "guerra climatica", cioè la manipolazione dei fenomeni metereologici a scopi militari, non viene mai menzionata.

L'aviazione americana è in grado di manipolare il clima sia a scopo sperimentale sia a scopi militari e segreti. Può addirittura provocare inondazioni, uragani, siccità e terremoti. Negli ultimi anni il Dipartimento della Difesa ha destinato elevate somme di denaro allo sviluppo e al perfezionamento di queste tecnologie.

La manipolazione climatica diverrà parte della sicurezza interna e internazionale e sarà sfruttata in maniera unilaterale... Sarà usata a scopi difensivi e offensivi e anche come deterrente. La capacità di generare precipitazioni, nebbia e temporali  e di modificare il clima, ... e la creazione di un clima artificiale, fanno parte di quelle tecnologie integrate che possono far aumentare la capacità statunitense, o diminuire quella degli avversari, di ottenere conoscenza, ricchezza e potere globale. (US Air Force, neretto aggiunto. Air University of the US Air Force, AF 2025 Final Report, http://www.au.af.mil/au/2025/ neretto aggiunto).

Anche se non esistono prove effettive che le strutture per la guerra climatica siano state deliberatamente impiegate dall'aviazione statunitense per modificare i fenomeni metereologici, queste tecniche sviluppate a scopo militare sono già state probabilmente testate, come si fa per le nuove armi. Ovviamente l'argomento è tabù per gli scienziati. La possibilità di manipolazioni climatiche e ambientali previste dall'esercito e dai servizi segreti, anche se tacitamente riconosciuta, non è considerata importante. Gli specialisti dell'esercito non si pronunciano a questo proposito, i meteoreologi non fanno ricerche e gli ambientalisti rimangono saldi sulla teoria del riscaldamento globale e sul Protocollo di Kyoto.

Ironicamente il Pentagono, pur ammettendo di poter modificare il clima mondiale a scopi militari, ha aderito alla teoria sull'aumento delle temperature. Una importante ricerca ne ha analizzato nei dettagli le implicazioni. Il documento del Pentagono è una copertura conveniente. Il programma di guerra climatica non viene assolutamente nominato: (HAARP)The High-Frequency Active Auroral Research Program, (Programma di Ricerca Aurorale Attivo ad Alta frequenza), che ha sede a  Gokona, Alaska - gestito unitamente dall'aviazione e dalla marina statunitensi.

Alex, Ivan, Frances, Charley e Jeanne (agosto-settembre 2004): Quattro terribili uragani e una tempesta tropicale si sono susseguiti in un periodo di tempo molto breve. Si è inoltre verificato un evento senza precedenti nei Caraibi: l'isola di Grenada è stata completamente distrutta, sono morte 37 persone e i tre terzi circa della popolazione dell'isola, 100.000 abitanti, è rimasta senza casa; ad Haiti si sono verificati più di duemila decessi e altre diecimila persone sono senza tetto. Anche la Repubblica Dominicana, la Giamaica, Cuba, le Bahamas e la Florida sono state distrutte. Negli Stati Uniti del sud, in Florida, Alabama, Georgia, Mississippi e le due Caroline, si sono registrati i danni maggiori nella storia del paese.

Brasile (marzo 2004): il primo uragano che si sia mai formato nell'Atlantico meridionale si è abbattuto sul Brasile con venti a una velocità di circa 90 miglia/h e ha causato più di una dozzina di morti. "I meteoreologi sono letteralmente rimasti a bocca aperta quando hanno avvistato il ciclone di nuvole, con tanto di occhio ben definito, in un bacino oceanico dove non se n'erano mai visti prima". (WP, 19 Settembre 2004, per ulteriori informazioni http://www.climate.org/topics/climate/brazil_hurricane.shtml)

Giappone, Cina e Penisola Coreana: "Il numero dei tifoni abbattutisi sul Giappone ha superato ogni record, e le tempeste - una alla settimana per tutta l'estate - hanno causato disastri a Taiwan, in Cina e nella Penisola Coreana". (Ibid)

Cina (agosto 2004): Il tifone Rananim, il peggiore degli ultimi 48 anni, ha causato 164 morti e ferito più di 1800 persone nella provincia cinese di Zhejiang. Le autorità meteorologiche cinesi hanno confermato che Rananim è stato il peggior tifone che abbia colpito la Cina dal 1956. Secondo le stime ha mandato in rovina circa 13 milioni di persone, http://www.cma.gov.cn/ywwz/englishread.php?recid=39616

Stati Uniti (maggio 2003): 562 tornado hanno colpito gli Stati Uniti, il record più alto nella storia, che supera di gran lunga quello precedente di 399 del giugno 1992.(CNN, 3 luglio 2003) http://www.cnn.com/2003/WEATHER/07/03/wmo.extremes/)

India (inizi 2003): un'ondata di caldo pre-monsonico ha causato picchi di temperatura compresi fra i 45 e i 49 gradi centigradi (113-120 gradi Fahrenheit), provocando la morte di più di 1400 persone. (Ibid)

Sri Lanka: "piogge violente causate dal ciclone tropicale 01B hanno peggiorato le condizioni meteorologiche e provocato piene e slavine e più di 300 morti". (Ibid)

Europa occidentale (estate 2003): temperature estive straordinariamente elevate. "Non si aveva un giugno  così caldo in Svizzera da almeno 250 anni, mentre nella Francia meridionale le temperature sono aumentate rispetto alla media stagionale di 5-7 gradi centigradi (9-13 gradi Fahrenheit). Anche in Inghilterra e Galles non si assisteva a un giugno così caldo dal 1976." (Ibid)

Sono state formulate diverse teorie generali sui cambiamenti climatici e meteorologici, ma nessuna di esse spiega in maniera esauriente le cause di queste manifestazioni climatiche così atipiche e irregolari, per non parlare della perdita di vite umane e della distruzione che ha portato alla destabilizzazione di interi sistemi agricoli ed ecologici. Ovviamente queste teorie non menzionano il problema della manipolazione climatica a scopi militari.

 La manipolazione climatica praticata dall'esercito americano: il programma HAARP

The High-Frequency Active Auroral Research Program (HAARP) con sede a Gokona, Alaska, esiste dal 1992. Fa parte deli nuovi armamenti a tecnologia avanzata sotto il controllo dell' Iniziativa di Difesa Strategica degli Stati Uniti (S.D.I). Approntato dal Laboratorio di Ricerca dell'aviazione , Direzione Veicoli Spaziali, HAARP è un sistema di antenne così potenti da poter creare "modificazioni locali controllate della ionosfera" [lo strato più elevato dell'atmosfera]:

"[HAARP verrà usato] per provocare un cambiamento nella temperatura della ionosfera minimo e localizzato, cosicché le risultanti reazioni fisiche possano essere studiate da altri strumenti piazzati nello stesso sito o nei pressi di HAARP". (sito web di HAARP)

Nicholas Begich -attivista della campagna contro HAARP- lo descrive come:

"Uno strumento tecnologico super potente che emette onde radio in grado di raggiungere aree della ionosfera, si concentrano su di essa e la riscaldano. In seguito le onde elettromagnetiche rimbalzano sulla terra e penetrano qualsiasi cosa - viva o morta che sia." (per maggiori dettagli consultare Michel Chossudovsky, http://www.globalresearch.ca/articles/CHO201A.html)

Rosalie Bertel, scienziata di fama mondiale, definisce HAARP come "un gigantesco impianto di riscaldamento che può causare gravi danni alla ionosfera creando dei buchi, ma anche delle lunghe incisioni sullo strato protettivo che evita che il pianeta sia bombardato da radiazioni mortali". (citato in Chossudovsky, op cit.)

Secondo Richard Williams, fisico e consulente del laboratorio David Sarnoff di Princeton, HAARP è "un atto irresponsabile di vandalismo globale". Williams e altri scienziati temono un secondo stadio segreto in cui HAARP "proietterà ancora più energia nella ionosfera. Ciò potrebbe causare un grave danno nella parte superiore dell'atmosfera in un punto da cui si produrrebbero per anni effetti a rapida diffusione su tutto il pianeta per anni". (Citato in Scott Gilbert, Environmental Warfare and US Foreign Policy: The Ultimate Weapon of Mass Destruction,  http://www.globalresearch.ca/articles/GIL401A.html)

HAARP è stato pubblicamente presentato come un programma di ricerca scientifica e accademica. Tuttavia documenti militari degli Stati Uniti sembrano suggerire che l'obiettivo principale di HAARP è di "sfruttare la ionosfera per scopi stabiliti dal Dipartimento della Difesa". (citato in Chossudovsky, op cit).

Senza alcun esplicito riferimento al programma HAARP, una ricerca dell'Aviazione statunitense parla dell'uso di "modificazioni indotte nella ionosfera" come un mezzo per alterare i fenomeni metereologici e disturbare  comunicazioni e radar nemici. (Ibid) HAARP può inoltre causare blackout e distruggere le centrali elettriche di intere regioni. 

L'analisi delle dichiarazioni emanate dall'esercito statunitense dimostra l'impensabile: la segreta manipolazione dei fenomeni metereologici, dei sistemi di comunicazione e delle centrali elettriche sono un'arma di guerra globale che permette agli Stati Uniti di infastidire e dominare intere regioni del mondo.



Guerra climatica: una miniera d'oro

HAARP è in funzione sin dai primi anni '90. Inizialmente il sistema di antenne in uso a Gakona, Alaska, si basava su una tecnologia brevettata dalla Advanced Power Technologies Inc. (APTI), una consociata della Atlantic Ritchfield Corporation (ARCO).  La prima fase del progetto HAARP, chiamata Ionospheric Research Instrument (IRI)- (strumento per la ricerca della ionosfera) fu portato a termine dalla APTI. Il sistema di antenne IRI fu installato nel 1992 da un'azienda consociata della British Aerospace Systems (BAES) sfruttando il brevetto APTI. Le antenne irradiavano lo strato esterno dell'atmosfera usando dei trasmettitori wireless ad alta frequenza. Nel 1994 ARCO cedette la consociata APTI, i brevetti e il contratto relativo alla seconda fase di costruzione, alla E-Systems, un'unità segreta e ad alta tecnologia dell'esercito, collegata alla CIA (http://www.crystalinks.com/haarp.html).

La E-Systems è specializzata nella produzione di apparecchiature elettroniche da guerra, sistemi di navigazione e riconoscimento, inclusi "dispositivi di spionaggio tecnologicamente avanzati":

 "[La E-Systems] è una dei maggiori fornitori dei servizi segreti al mondo, lavora per la CIA, per organizzazioni difensive segrete, e simili. Del totale delle vendite annuali ben 1,8 miliardi di dollari provengono da queste organizzazioni, di cui 800 milioni da cosiddetti "progetti neri"  - progetti segreti dei quali neanche il Congresso degli Stati Uniti è a conoscenza".
(http://www.earthpulse.com/haarp/vandalism.html) "Questa società ha fornito le apparecchiature per progetti militari come il Doomsday Plan (il sistema che permetterebbe al Presidente di controllare una eventuale guerra nucleare) e l'operazione Desert Storm". (Princeton Review, http://www.princetonreview.com/cte/profiles/internshipGenInfo.asp?internshipID=998).

Con l'acquisto della APTI la E-Systems ha acquisito anche i procedimenti e le attrezzature strategiche per la guerra climatica e i diritti sui brevetti, incluso il brevetto statunitense di Bernard J. Eastlund Nr: 4.686.605 intitolato "Metodo e attrezzatura per modificare una regione dell'atmosfera terrestre, della ionosfera e/o della magnetosfera". Vale la pena ricordare che i brevetti Eastlund /APTI derivano dalle ricerche effettuate dallo scienziato iugoslavo Nicola Tesla (di cui le società statunitensi hanno rubato molte idee). (Si veda anche Scott Gilbert, Environmental Warfare and US Foreign Policy: The Ultimate Weapon of Mass Destruction,  http://www.globalresearch.ca/articles/GIL401A.html).

Secondo Eastlund questa tecnologia mortale sarebbe capace di: "causare… la totale interruzione delle comunicazioni su una vastissima porzione del globo… la distruzione, deviazione o confusione di missili e aerei, … cambiamenti climatici…" (http://www.wealth4freedom.com/truth/12/HAARP.htm).

Come ci si poteva aspettare il brevetto è stato preventivamente sigillato per ordine governativo segreto. Poco dopo un anno dall'acquisto dalla APTI dei procedimenti e delle attrezzature per la guerra climatica, la E-Systems fu comprata dalla Raytheon, il quarto maggiore fornitore dell'esercito statunitense. Grazie a questa ricca acquisizione la Raytheon divenne la più grande industria di "apparati elettronici per la difesa" nel mondo. Nel frattempo la ARCO, che aveva venduto la APTI alla E-Systems, era stata a sua volta assorbita dal consorzio pertrolifero BP-AMOCO, divenendo parte della più grande compagnia petrolifera mondiale (BP). La Raytheon possiede oggi, grazie alla consociata E-Systems, i brevetti per sviluppare il centro HAARP di Gakona, Alaska. È inoltre coinvolta in altre aree relative alle ricerche militari sul clima, comprese le attività della consociata Raytheon Polar Services, che opera nell'Antartide.

 "Il controllo climatico": verso l'ultimo stadio del progetto

Era previsto che i trasmettitori e le antenne HAARP fossero costruiti in diverse fasi
http://www.haarp.alaska.edu/haarp/phases.html 

• Sviluppo del prototipo (DP) (Si veda http://www.haarp.alaska.edu/haarp/dp.html) 
• Finitura del prototipo (FDP),
• Inizio installazione IRI (LIRI)
• Conclusione installazione IRI (FIRI). Si veda  http://www.haarp.alaska.edu/haarp/fdp.html 

Durante l'amministrazione Clinton, nel 1994, "il prototipo finito" (FDP), cioè un sistema composto da 48 antenne collegate a trasmettitori wireless, fu installato e completato. (Si veda Figura 1 sotto) Nella prima fase del progetto (DP), solo 18 dei 48 trasmettitori erano stati collegati. Bernard Eastlund, in un'intervista rilasciata nel 1997, descrisse questo sistema di antenne nella sua fase di completamento come "il più grande impianto di riscaldamento della ionosfera mai costruito". In altre parole, il sistema composto da 48 antenne, anche quando completamente operativo, non era secondo Eastlund abbastanza potente (nel 1997) "da realizzare il progetto del suo brevetto": "Ma ci sono quasi", disse. "È un dispositivo molto potente. Specialmente se riusciranno a portarlo al suo stadio più evoluto". (citato in Scott Gilbert, op cit, si veda anche http://www.emagazine.com/january-february_1997/0197currhaarp.html) 

Quello stadio evoluto, che permette di manipolare i fenomeni metereologici nel mondo, adesso è stato raggiunto. Durante l'amministrazione Bush, la British Aerospace Systems (BAES), coinvolta nelle prime installazioni agli inizi degli anni '90, è stata il partner principale della Raytheon (che possiede i brevetti) per la costruzione e lo sviluppo del sistema di antenne HAARP. Fu il Ministero per la ricerca della marina militare a fornire nel 2003 alla BAES il contratto multimilionario, attraverso la consociata americana BAE Systems Advanced Technologies Inc. Il contratto fu firmato appena due mesi prima dell'invasione anglo-americana dell'Iraq. Sfruttando le attrezzature della Raytheon, la BAES doveva portare lo Ionospheric Research Instrument (IRI) di HAARP alla sua massima potenza, cioè all'ultimo stadio del progetto (FIRI).

Nell'aprile del 2003 la BAE Systems Advanced Technologies appaltò la produzione e l'installazione delle antenne alla Phazar Corp (http://www.phazar.com/), un'industria specializzata in antenne wireless tecnologicamente avanzate per uso militare. (La Phazar possiede la Antenna Products Corporation di Mineral Wells, Texas http://www.antennaproducts.com/). Alla Phazar fu affidato il compito di produrre e installare 132 antenne a dipolo per il sito HAARP. (http://www.antennaproducts.com/News%20Release%2004-18-03.pdf )

Un anno dopo, nell'aprile del 2004, fu lanciata la fase finale dello sviluppo del sito HAARP (Dipartimento della Difesa, 19 aprile 2004), che consisteva nel dotare tutte le 180 antenne di trasmettitori ad alta frequenza.  La BAE Systems firmò un altro lucroso contratto, questa volta di 35 milioni di dollari A luglio del 2004 la Phazar ha consegnato e installato le 132 antenne a dipolo, comprese le strutture di sostegno per le antenne e i relativi schermi al sito HAARP, portando così il numero delle antenne da 48 a 180. (Si veda Tabella 2).

Intanto la BAE Systems aveva firmato un contratto di appalto di 11,5 milioni di dollari con un'industria di apparecchiature elettroniche per la difesa con sede nel New Jersey, la DRS Technologies, Inc, per la produzione e l'installazione di trasmettitori radio ad alta frequenza (HF) per le antenne di HAARP. (Si veda http://www.drs.com/press/archivelist.cfm?PRESS_RELEASE_ID=1529&preview=1 e Business Wire, 15 giugno 2004). La DRS è specializzata in prodotti ad alta tecnologia per l'esercito e i servizi segreti statunitensi. (http://www.drs.com/corporateinfo/index.cfm). 

Grazie ai contratti con la BAE Systems Information e la Electronic Warfare Systems di Washington, D.C., la DRS deve produrre e installare "più di 60 trasmettitori duali Modello D616G 10-Kilowatt" da usarsi con le antenne del sistema HAARP. (Dalle dichiarazioni dell'azienda non emerge in modo chiaro se tutte le 180 antenne saranno dotate di un trasmettitore, il che porterebbe il sistema alla sua massima potenza IRI). La consegna e l'installazione dovranno essere portate a termine entro luglio 2006. Se HAARP viene descritto come un "progetto di ricerca", la produzione di trasmettitori rientra nei progetti del "Gruppo per il comando, il controllo, le comunicazioni, i computer e i servizi segreti (C4I)" della DRS.

 Il diagramma e le immagini sottostanti si riferiscono al sito HAARP in Alaska, 1997.
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Figura 1: Le 48 antenne con i trasmettitori  (fase FDP)
Le 48 antenne sono sorrette da cabine per i trasmettitori, ognuna delle quali contiene 6 armadietti per trasmettitori. (Si veda la foto della cabina sotto)
Ogni armadietto contiene due trasmettitori. (Foto degli armadietti sotto)
Le 132 antenne a dipolo appena installate fornite dalla Phazar hanno aumentato notevolmente  l'area destinata al progetto HAARP;  i nuovi trasmettitori sono forniti e installati dalla DRS 
 


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Foto 1: Foto dall'alto del sito HAARP in Alaska
Fonte:  http://www.haarp.alaska.edu/haarp/ohd.html

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Foto 2: Le antenne HAARP
Fonte: http://www.haarp.alaska.edu/haarp/HaarpSite.html

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 Il collaudo di HAARP (2003-2004)

L'ampliamento del numero delle antenne (nel periodo 2003-2004) prevedeva, nei contratti della BAE Systems e dei vari subappaltatori, il collaudo di routine delle attrezzature installate. La fase intermedia del progetto, Limited IRI (LIRI), potrebbe essere operativa entro il 2004, finita l'installazione delle 180 antenne fornite dalla Phazar e in attesa della consegna definitiva dei rimanenti trasmettitori radio HF. A questo proposito un documento pubblicato dal Parlamento Russo (Duma) nel 2002 sostiene che l'esercito statunitense aveva programmato di collaudare le tecniche per intervenire sul clima nel sito in Alaska e in altri due siti: 

"I membri delle commissioni riportarono che gli USA avevano deciso di collaudare tre siti del genere. Uno di questi si trova nel territorio adibito ai test militari in Alaska e i test completi avrebbero dovuto cominciare agli inizi del 2003. Il secondo e il terzo si trovano in Groenlandia e in Norvegia".
"Quando questi siti, in Alaska, Groenlandia e Norvegia, diverranno operativi, si creerà una linea chiusa con un potenziale fortissimo in grado di influenzare i mezzi vicini alla terra" ha dichiarato la Duma.

Gli USA hanno intenzione di effettuare esperimenti scientifici su larga scala tramite il programma HAARP, e non controllati dalla comunità globale, creeranno delle armi  capaci di distruggere le linee e gli strumenti  per la comunicazione installate sulle navicelle spaziali e sui razzi, provocheranno gravi incidenti alle reti elettriche, agli oleodotti e ai gasdotti e avranno un impatto negativo sulla salute mentale di intere popolazioni, dichiararono i deputati. (Interfax News Agency, original Russian, BBC Monitoring, 8 agosto 2002, neretto aggiunto) 

L'attività del governo degli Stati Uniti deve essere affrontata a livello nazionale e internazionale, politico e diplomatico, dalle Nazioni Unite e dal Congresso degli USA, dalla comunità scientifica internazionale, dagli ambientalisti e dai movimenti pacifisti, sia che questo documento del Parlamento russo, secondo cui i test "avrebbero dovuto iniziare nel 2003", sia corretto o meno. Il futuro dell'umanità è minacciato dall'uso di queste tecniche per le modificazioni climatiche. È inoltre necessario, per intraprendere una campagna efficiente, portare a termine delle indagini scientifiche  che comprovino il verificarsi degli strani fenomeni climatici osservati negli ultimi anni (in particolare sin dagli inizi del 2003). Questa indagine dovrà essere approfondita, dovrà raccogliere dati importanti e collegare i fenomeni climatici atipici all'attività del sito in Alaska e negli altri due luoghi.

La fase FIRI del Full Size Ionospheric Research Instrument, che prevede "un numero massimo di 180 antenne, installate su 15 colonne divise in 12 file" dovrebbe essere completata secondo le tempistiche entro la metà del 2006 (ferma restando l'installazione dei restanti trasmettitori duali), momento in cui il programma HAARP avrà raggiunto la sua massima potenza FIRI, cioè la capacità di modificare in modo selettivo, a scopi militari, i fenomeni metereologici in ogni parte del mondo.

"L'IRI è attualmente [giugno 2004] composto da 48 antenne e ha una potenza di 960.000 watt. I nuovi 132 trasmettitori, quando installati, daranno ad HAARP una potenza di 3,6 mega-watt [si veda Tabella 2 qui di seguito]. Il complesso HAARP è economicamente sostenuto in maniera congiunta da aviazione, marina e Agenzia per i progetti di ricerca avanzata del Dipartimento della Difesa (DARPA) statunitensi. (Business Wire, 10 giugno 2004) 



Tabella 2: Confronto fra le fasi dell'IRI

 

DP

FDP

LIRI

FIRI

Numero di antenne attive

18

48

108

180

Potenza totale dei trasmettitori (kW)

360

960

2160

3600

Guadagno massimo delle antenne (dB)

19

24

29

31

Max potenza effettiva radiata (dBW)

74

84

92

96

Apertura min del fascio (gradi)

 

9

8

5

Gamma di frequenza

2.8 to 10 MHz

 

 

 

Tipi di modulazione

CW/AM/FM/PM

 

 

 

Fonte: http://www.haarp.alaska.edu/haarp/phases.html
Questa fase avanzata di massima potenza (FIRI) corrisponde a quanto l'aviazione statunitense definisce "il controllo climatico":

L'aviazione statunitense "riuscirà a controllare il clima" grazie agli investimenti sulle nuove tecnologie e al tentativo di focalizzarne lo sviluppo perché siano usate in azioni di guerra ... La modificazione climatica offre a chi combatte numerose opzioni per sconfiggere l'avversario o imporsi ad esso... dall'aumentare le azioni non ostili a disturbare quelle del nemico modificando lievemente i fenomeni metereologici per portare a termine il dominio delle comunicazioni globali e il controllo dello spazio. Negli Stati Uniti la modificazione climatica sarà integrata nella politica per la sicurezza nazionale e applicata a livello nazionale e internazionale. Il nostro governo perseguirà questa politica, secondo i propri interessi, a vari livelli. (US Air Force, neretto aggiunto. Air University of the US Air Force, AF 2025 Final Report, http://www.au.af.mil/au/2025/)



La guerra climatica contro "i Paesi pericolosi"

Gli strani eventi climatici che hanno colpito gli Stati Uniti e l'Europa occidentale sono stati ampiamente documentati. Ma molti media non hanno sottolineato che, negli ultimi anni, un numero notevole di cambiamenti climatici, insoliti e disastrosi, si è verificato in paesi che la dottrina della guerra preventiva, promossa dal governo statunitense, ha riconosciuto come possibili bersagli. I fenomeni metereologici nella Corea del Nord, per esempio, sono stati caratterizzati dalla metà degli anni '90 dal susseguirsi di siccità e alluvioni. Ciò ha provocato la distruzione di un intero sistema agricolo. Cuba è stata interessata da fenomeni simili. La siccità ha rovinato nel 1999 Iraq, Iran e Siria. In Afghanistan, l'invasione statunitense del 2001 è stata preceduta da quattro anni di siccità, che hanno distrutto l'economia rurale e causato la carestia.

Anche se non esistono prove che questi eventi siano il risultato della guerra climatica, il Phillips Geophysics Lab, partner del progetto HAARP, ha istituito un corso per il personale militare nella base di Hanscom in Maryland, sulle "tecniche per la modificazione climatica". Il programma del corso prevede lezioni su come provocare tempeste, uragani, ecc. a scopo militare. (si consultino le slide su http://www.dtc.army.mil/tts/1997/proceed/abarnes/ si apra la presentazione Power Point su  http://www.dtc.army.mil/tts/tts97/abarnes.zip).

La manipolazione climatica è l'arma preventiva per eccellenza. Può essere usata contro paesi nemici e alleati senza che essi ne siano a conoscenza. È una forma occulta di guerra preventiva e può destabilizzare l'economia, gli ecosistemi e l'agricoltura dei nemici (es.: Corea del Nord e Cuba). Può ovviamente provocare danni ai mercati finanziari e delle materie prime e essere potenzialmente usata a scopo di lucro nei mercati interni. Può minare anche le istituzioni di un paese. Contemporaneamente la rovina dell'agricoltura fa sì che questi paesi diventino fortemente dipendenti dalle importazioni di cereali e derrate alimentari dagli Stati Uniti e altri paesi occidentali. Il governo Bush ha dichiarato che si riserva il diritto di attaccare questi paesi in maniera preventiva con lo scopo di proteggere gli Stati Uniti. Washington - riesaminando la sua posizione relativamente all'uso del nucleare - ha minacciato diversi stati tra cui la Cina e la Russia con attacchi nucleari preventivi. Si potrebbe pensare esistano per il governo statunitense stati allo stesso modo pericolosi con riferimento all'uso delle "tecniche di modificazione climatica".

Nonostante non ci siano prove sull'uso della guerra climatica contro gli stati pericolosi, le linee guida della politica sulle "tecniche di intervento sul clima" sono già state definite e la relativa tecnologia è pienamente operativa.

Corea del Nord, Cuba, Afghanistan e Iraq  

- Corea del Nord -

Dal 1995 la Corea del Nord è stata colpita da alluvioni e siccità ricorrenti, anche nel corso dello stesso anno; 220.000 persone sono morte a causa della carestia che ne è derivata, secondo le cifre ufficiali di Pyongyang. Secondo gli Stati Uniti i morti a causa della carestia risultano essere 2 milioni.

La prima grande alluvione avvenne nel 1995. Anche nel 1999 si sono susseguite siccità e alluvioni. La grave mancanza di acqua causata dalla siccità nel 1999 ha rovinato i raccolti.

"La temperatura dell'acqua nelle risaie supera i 40 gradi e le piante di riso appena nate appassiscono. Muoiono anche quasi tutte le pianticelle e i semi del granturco". Nel giugno 2001 si è verificata una grande siccità, che ha indebolito le coltivazioni, con precipitazioni che hanno raggiunto solo il 10% dei livelli normali. Pochi mesi dopo, a ottobre, ci sono state alluvioni molto estese che hanno distrutto i raccolti di riso e reso difficile la distribuzione del cibo.

"I funzionari della provincia di Kangwon - un'area già afflitta dalla mancanza di cibo - dicono che l'impatto della pioggia torrenziale e dell'alluvione è stato devastante. Le precipitazioni in ottobre dovrebbero raggiungere i 20mm circa, ma nelle aree maggiormente colpite sono caduti 400mm di pioggia in sole 12 ore. "È stata la peggiore alluvione verificatasi dal 1910," ha dichiarato Kim Song Hwan, a capo del Comitato per il recupero dei danni causati dall'alluvione nella regione. (BBC, 23 ottobre 2001, http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/asia-pacific/1614981.stm )  

- Cuba -

Cuba è stata colpita per diversi anni da siccità ricorrenti. Nel 1998 le precipitazioni nella parte orientale dell'isola hanno raggiunto livelli minimi, come non si verificava dal 1941.

Un comitato delle Nazioni Unite ha stimato che 539.000 persone, di cui 280.000 agricoltori, sono stati direttamente interessati dalla ridotta disponibilità di cibo o dai ridotti introiti dovuti alla perdita dei raccolti. Alcune delle conseguenze esaminate sono: carestia in alcune aree; perdite fino al 14% del raccolto di canna da zucchero piantata lo scorso anno e una riduzione dei raccolti piantati questa primavera, non germinati per la scarsa pioggia (il che ridurrà il raccolto del prossimo anno); una perdita pari al 42% di prodotti alimentari quali radici commestibili, fagioli, banane e riso nelle cinque province più orientali; perdita di animali, pollame e uova.

Nel 2003 una terribile siccità ha colpito la parte occidentale di Cuba. 

Tra maggio e giugno 2004 il paese è stato colpito dalla peggiore siccità nella sua storia:
 "Una grave siccità che interessa la parte orientale di Cuba ha eroso il 40% delle terre coltivate, causato la morte per mancanza di cibo di milioni di vacche e costretto 4 milioni di persone a contare ogni singola goccia d'acqua consumata". È la peggiore siccità verificatasi negli ultimi 40 anni. “La siccità ha ridotto i livelli delle acque sotterranee di quasi tre metri negli ultimi 10 anni, prosciugando più di 5.000 pozzi nella provincia”, ha dichiarato Leandro Bermudez, geologo e vice presidente dell'Istituto nazionale per le risorse idriche di Cuba. (MSNBC, 21 giugno 2004 http://msnbc.msn.com/id/5262324)

Nelle città manca l'acqua. Secondo l'Independent, "La siccità sta mettendo Cuba in ginocchio". Ignorato dal resto del mondo il più lungo periodo di siccità da decenni ha messo in ginocchio quasi tutta l'isola. Potrebbe essere la crisi che mette finalmente termine alla rivoluzione di Fidel? 

"Nella parte centrale e orientale di Cuba, agricoltori, allevatori, abitanti delle città e funzionari del governo lottano per sopravvivere alla terribile siccità cominciata un decennio fa e peggiorata negli ultimi due anni. Nelle province di Holguin, Camaguey e Las Tunas, anche se da sempre aride, si trovano alcuni fra i più bei pascoli e terreni coltivabili di Cuba, da sempre importantissimi per l'agricoltura, l'allevamento di bovini e la produzione di latticini di questo paese. Più di 12.500 vacche sono morte nella provincia di Holguin solo nel 2004 e la produzione di latte è diminuita del 20%. Il prezzo di fagioli, banane da legumi, patate dolci e altri alimenti è andato alle stelle nei mercati privati. La siccità ha causato perdite di milioni di dollari e altri ne vengono spesi per scavare pozzi, costruire condutture dell'acqua e prendere ulteriori provvedimenti per cercare di alleviare la crisi; somme enormi per una nazione impoverita dalla crisi economica e dalla battaglia contro gli Stati Uniti.

Il governo ha inoltre spostato migliaia di capi di bestiame in zone più fertili e sta lavorando con molto impegno per portare a termine una conduttura lunga circa 51,2 km che estrarrà acqua dal fiume più largo di Cuba, il Cauto, e la porterà fino a Holguin City. La conduttura, che costa 5 milioni di dollari, potrebbe essere finita il prossimo mese. (Chicago Tribune, 29 luglio 2004, http://www.thestate.com/mld/thestate/news/world/9271316.htm)

Questo servizio, datato settembre 2004, è stato pubblicato prima che gli uragani, a cui hanno fatto seguito piogge torrenziali, colpissero la costa Cubana.  

- L'Afghanistan e le ex-repubbliche sovietiche dell'Asia centrale -

La peggiore siccità nella storia dell'Afghanistan si è verificata nei tre anni precedenti il furibondo attacco condotto dagli Stati Uniti contro il paese, dal 1999 al 2001. La ripresa dell'agricoltura negli anni '90, all'indomani della guerra tra Afghanistan e Unione Sovietica, a quel punto si è bloccata.

A seguito dell'invasione del 2001 gli Stati Uniti rifornirono l'Afghanistan di grano geneticamente modificato e fertilizzanti appropriati per questo genere di piante, descritte come altamente resistenti alla siccità. La donazione di grano OGM portò anche alla destabilizzazione dell'economia dei piccoli coltivatori poiché le varietà OGM non si riproducevano in loco. Nel 2002 il paese fu devastato dalla carestia, quasi non menzionata dai media. Condizioni simili, anche se meno gravi, investirono anche le ex-repubbliche sovietiche del Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tajikistan, Turkmenistan e Uzbekistan.
Come in Afghanistan, nel Tajikistan le infrastrutture sono state distrutte dalla lunga guerra civile con i fondamentalisti islamici. Da allora la peggiore siccità degli ultimi 74 anni ha distrutto i raccolti in gran parte della nazione, rendendo circa la metà della popolazione, in totale 6,2 milioni di abitanti, vulnerabile alla fame e alle malattie; il numero ha raggiunto quasi i 3 milioni lo scorso anno. L'unico settore dell'economia a non essere danneggiato è stato il traffico di droga. Dal Tajikistan transita una percentuale compresa tra il 65% e l'85% dell'eroina contrabbandata proveniente dall'Afghanistan, il maggiore produttore al mondo.

A causa della scarsità di pioggia (2001), i livelli più bassi a memoria d'uomo, ampie zone dell'Iran, dell'Uzbekistan, del Pakistan e del Tajikistan si sono trasformati in deserto, i pozzi scavati da decenni si sono prosciugati e gran parte del bestiame è morto.

Questi eventi rispecchiano in pieno le preoccupanti previsioni relative a cambiamenti climatici secondo le quali gli stati lungo l'antica Via della Seta subiranno innalzamenti delle temperature maggiori rispetto a ogni altra parte del mondo. Entro la fine del secolo la temperatura aumenterà di 5°C in una zona dove già regolarmente si superano i 40°C.

Nella ricerca, pubblicata lo scorso anno dal Tyndall Centre for Climate Change Research dell'Università della East Anglia, si suppone che nelle nazioni asiatiche dal Kazakhstan all'Arabia Saudita la temperatura aumenterà di due volte più che in altri posti. "Alcuni stati", è stato aggiunto "inclusi Uzbekistan, Tajikistan, Afghanistan e Iran, [dovranno affrontare] la carestia".

Nel Tajikistan le Nazioni Unite hanno richiesto degli aiuti per evitare il disastro. "Sono necessari sostanziosi aiuti stranieri o ci sarà una carestia su vasta scala", ha detto Matthew Kahane, il coordinatore per gli aiuti umanitari delle Nazioni Unite, parlando dalla capitale, Dushanbe. "Il livello delle precipitazioni non è mai stato così basso in 75 anni. Le famiglie sopravissute lo scorso anno vendendo mucche e galline non hanno altri mezzi ora. Alcune persone hanno venduto i vetri delle finestre di casa e le travi di legno dei tetti per raccogliere del denaro per il cibo".
(The Guardian, 30 ottobre 2001,  http://www.guardian.co.uk/famine/story/0,12128,736902,00.html)  

- Iraq -

Nel 1999 si è verificata in Iraq la peggiore siccità del secolo, che ha avuto come conseguenza quella di creare una maggiore dipendenza dalle importazioni di cereali che rientrano nel programma petrolio in cambio di cibo. C'è stato un crollo di più del 70% della produzione nazionale di grano, orzo e altri cereali, che ha contribuito a indebolire ulteriormente l'economia del paese, già paralizzata dalle sanzioni economiche e dai bombardamenti degli alleati, anche negli spazi aerei proibiti. Una situazione simile (anche se meno grave) si è verificata in Siria e Iran, e ha provocato notevoli crolli della produzione agricola.

Articoli correlati su Global Research:

Michel Chossudovsky, Washington's New World Order Weapons Have the Ability to Trigger Climate Change, Jan 2001, http://www.globalresearch.ca/articles/CHO201A.html 

Vladimir V. Sytin, Secret Use of Weather Modification Techniques by US Air Force? August 2003, http://www.globalresearch.ca/articles/SYT308A.html 

Interfax,.US Could Dominate The Planet if It Deploys This Weapon In Space, CRG, August 2002, http://www.globalresearch.ca/articles/INT208A.html 

Scott Gilbert, Environmental Warfare and US Foreign Policy: The Ultimate Weapon of Mass Destruction, January 2004, http://globalresearch.ca/articles/GIL401A.html

Bob Fitrakis, Rods from Gods: The insanity of Star Wars, 24 June 2004, http://globalresearch.ca/articles/FIT407A.htmlDid  a Secret Military Experiment Cause the 2003 Blackout? 7 September 2003, http://globalresearch.ca/articles/ANA309A.html 



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http://www.mariadinazareth.it/haarp.htm
Ottawa, November, 2000.

Guerre climatiche
di Michel Chossudovsky
Professore di Economia dell'università di Ottawa

L'importante dibattito sul riscaldamento globale patrocinato dalle Nazioni Unite fornisce solo una immagine parziale del cambiamento climatico; oltre al devastante impatto delle emissioni di gas-serra nello strato d'ozono, il clima mondiale può ora essere modificato come parte di una nuova generazione di sofisticate "armi non letali" (non-lethal-weapons). Sia gli americani che i russi hanno sviluppato le capacità di manipolare il clima del mondo.
Negli Stati Uniti, la tecnologia è stata perfezionata all'interno del programma "High-frequency Active Aural Research" (HAARP) come parte della Iniziativa di Difesa Strategica. Recenti prove scientifiche suggeriscono che HAARP è pienamente funzionante ed ha la capacità di provocare inondazioni, siccità, uragani e terremoti.

HAARP E' UN'ARMA DI DISTRUZIONE DI MASSA NON SOTTOPOSTA AD ALCUN NEGOZIATO.

Da un punto di vista militare, HAARP è un'arma di distruzione di massa. Potenzialmente costituisce uno strumento di conquista in grado di destabilizzare selettivamente sistemi agricoli ed ecologici di intere regioni.
Anche se non ci sono prove che questa mortale tecnologia sia stata usata, sicuramente le Nazioni Unite dovrebbero affrontare la questione della "guerra ambientale" a fianco del dibattito sugli impatti climatici dei gas-serra.
Nonostante esista un ampio corpo di conoscenze scientifiche, la questione della deliberata manipolazione climatica per uso militare non è mai diventata esplicitamente parte della agenda delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Né le delegazioni ufficiali né i gruppi ambientalisti partecipanti alla Conferenza sul Cambiamento Climatico all'Aia (novembre 2000) hanno sollevato la questione generale della "guerra climatica" o delle "tecniche di modificazione ambientali (ENMOD) come rilevanti per una comprensione del cambiamento climatico.
Lo scontro tra negoziatori ufficiali, ambientalisti e lobbies del business americano si è concentrato sull'aperto rifiuto di Washington di sottostare agli impegni di riduzione dell'emissione di anidride carbonica assunti col Protocollo di Kyoto nel 1997[1]. Gli impatti delle tecnologie militari sul clima mondiale non sono oggetto di discussione ne' ragione di preoccupazione.
Attentamente confinato ai gas-serra, il dibattito corrente sul cambiamento climatico serve agli obiettivi strategici e di difesa di Washington.

"GUERRA CLIMATICA"

La rinomata scienziata dott. Rosalie Bertell conferma che "gli scienziati militari degli Stati Uniti stanno lavorando sui sistemi climatici come potenziale arma. I metodi includono l'accrescimento delle tempeste e la deviazione dei fiumi di vapore dell'atmosfera terrestre per produrre siccità o inondazioni mirate[2]
Già negli anni '70 il vecchio consigliere per la Sicurezza Nazionale Zbigniew Brzezinski aveva previsto nel suo libro "Tra Due Epoche" che:
"...La tecnologia renderà disponibile, per i leader delle maggiori nazioni, tecniche per condurre una guerra segreta, per la quale sarà necessario considerare solo una minima parte delle forze speciali (...) Tecniche di modificazione del clima potrebbero essere impiegate per causare prolungati periodi di siccità o tempesta..."
Marc Filterman, ex-ufficiale francese, descrive svariati tipi di "armi non convenzionali" che usano frequenze radio. Egli si riferisce alla "guerra climatica", indicando che gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica già "...padroneggiano il know-how necessario per scatenare improvvisi cambiamenti climatici (uragani, siccità) nei primi anni '80..." [3]. Queste tecnologie rendono "...possibile provocare disturbi atmosferici usando onde radar a frequenza estremamente bassa..."[4].
Una simulazione sui futuri scenari di difesa commissionata per l'U.S Air Force (aeronautica militare, ndt) indica la necessità per "...Le forze aerospaziali degli Stati Uniti di `possedere il clima' capitalizzando le emergenti tecnologie e concentrandosi sullo sviluppo di quelle tecnologie per le applicazioni di guerra...". Per mezzo dello sviluppo delle operazioni amiche, di quelle per disturbare le azioni nemiche per mezzo di modificazioni su piccola scala dei modelli climatici e di quelle per completare il dominio delle comunicazioni globali e il controllo dello spazio, la modificazione del clima offre al combattente un'ampia gamma di possibili opzioni per sconfiggere o reprimere un avversario. Negli Stati Uniti, la modificazione del clima diventerà verosimilmente una parte della politica di sicurezza nazionale con applicazioni sia interne che internazionali. Il nostro governo persegue questa politica, a seconda dei suoi interessi, a vari livelli [5].

IL PROGRAMMA "HIGH-FREQUENCY ACTIVE AURAL RESEARCH" - HAARP

Il HAARP con base a Gokoma (Alaska) - amministrato congiuntamente da Aviazione e Marina - è parte di una nuova generazione di armamenti sotto il controllo della Iniziativa di Difesa Strategica degli Stati Uniti.
Approntato dal Laboratorio di Ricerca dell'Aviazione - Direzione Veicoli Spaziali, HAARP è costituito da un sistema di potenti antenne in grado di creare "modificazioni locali controllate della ionosfera".
Lo scienziato dott. Nicholas Begich - attivista della campagna contro HAARP - descrive tale programma come "...una tecnologia di raggi estremamente potenti di onde radio che raggiungono aree della ionosfera (lo strato più alto dell'atmosfera) si concentrano su di essa e la riscaldano. A quel punto le onde elettromagnetiche rimbalzano sulla terra e penetrano qualsiasi cosa - viva o morta..."[6]
La dottoressa Rosalie Bertell descrive HAARP "...una gigantesca stufa in grado di causare la principale spaccatura della ionosfera, creando non tanto dei buchi quanto delle lunghe incisioni sullo strato protettivo che impedisce alle radiazioni mortali di bombardare il pianeta..."[7].

INGANNANDO L'OPINIONE PUBBLICA

HAARP è stato presentato all'opinione pubblica come un programma di ricerca scientifica ed accademica. Tuttavia, documenti militari degli Stati uniti sembrano suggerire che il principale obiettivo di HAARP è sfruttare la ionosfera per i propositi del Dipartimento della Difesa[8]. Senza fare esplicito riferimento ad HAARP, uno studio dell'Aviazione punta all'uso di "modificazioni indotte nella ionosfera" come un modo per alterare i modelli climatici così come disturbare i radar e le comunicazioni nemiche [9]
Secondo la dottoressa Rosalie Bertell, HAARP fa parte di un sistema integrato di armi che ha conseguenze ambientali potenzialmente devastanti: è in continuità con cinquant'anni di crescenti ed intensi programmi di distruzione rivolti allo studio e controllo della parte alta dell'atmosfera. Sarebbe sconsiderato non associare HAARP alla costruzione del laboratorio spaziale che è stato progettato dagli Stati Uniti.
HAARP appartiene ad una lunga storia di ricerca spaziale di natura deliberatamente militare.
Le implicazioni della combinazione tra questi progetti è allarmante. E' spaventosa la capacità derivante dalla combinazione tra HAARP/Laboratorio Spaziale/Missili di spedire ovunque sulla terra una enorme quantità di energia, comparabile ad una bomba nucleare, attraverso laser o raggi a particelle.
Il progetto viene venduto al pubblico come uno scudo spaziale contro attacchi nemici oppure, ai più ingenui, come un modo per riparare lo strato d'ozono [10].
Oltre alle modificazioni climatiche, HAARP può avere altre funzioni: può contribuire al cambiamento climatico attraverso il bombardamento massiccio dell'atmosfera con raggi ad alta frequenza. Ma le onde di ritorno a bassa frequenza ed alta intensità possino colpire il cervello delle persone e non sono da escludersi anche effetti sui movimenti tettonici [11].
Più in generale HAARP è in grado di modificare il campo elettro-magnetico della terra. Fa parte di un arsenale di armi elettroniche che i ricercatori militari nord-americani considerano come "una guerra gentile e delicata"[12].

LE ARMI DEL NUOVO ORDINE MONDIALE.

HAARP fa parte dell'arsenale d'armi del Nuovo Ordine Mondiale controllato dalla Iniziativa di Difesa Strategica (S.D.I.). Intere economie nazionali potrebbero essere potenzialmente destabilizzate attraverso manipolazioni climatiche attuate dai punti di comando negli Stati Uniti.
Ancora più importante è il fatto che tali operazioni possono essere effettuate senza conoscere il nemico, ad un costo minimo e senza impiegare personale ed equipaggiamento come in una guerra convenzionale.
Appagando gli interessi economici e strategici degli Stati Uniti HAARP potrebbe essere utilizzato per modificare selettivamente il clima in differenti parti del mondo col risultato di destabilizzare sistemi agricoli ed ecologici. Ciò che è peggio è che il Dip. della Difesa USA ha assegnato risorse ingenti per lo sviluppo dei sistemi di intelligence e monitoraggio sui cambiamenti climatici. La N.A.S.A. e la National Imagery and Mapping Agency (N.I.M.A.) del Dip. della Difesa
Stanno lavorando su delle immagini fornite dai satelliti per lo studio di inondazioni, erosioni, frane, terremoti, zone ecologiche, previsioni atmosferiche e cambiamento climatico[13]

L'INERZIA POLITICA DELLE NAZIONI UNITE.

Secondo la convenzione sul Cambiamento Climatico (U.N.F.C.C.C.) firmata nel 1992 al Summit di Rio de Janeiro:
"...In accordo con la Carta delle Nazioni Unite e i principi della legge internazionale, gli stati hanno la responsabilità di assicurare che attività svolte sotto la propria giurisdizione o controllo non causino danni all'ambiente di altri stati o di aree al di fuori della giurisdizione nazionale..."[14]
Inoltre vi è una Convenzione internazionale ratificata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1977 che proibisce "...l'uso militare o altrimenti ostile di tecniche di modificazione ambientale che abbiano effetti molto diffusi, duraturi, gravi..."[15]. Sia gli Stati Uniti che l'Unione Sovietica firmarono la Convenzione. Questa definisce "tecniche di modificazione ambientale" qualsiasi tecnica "...per il cambiamento - attraverso la deliberata manipolazione dei processi naturali - della dinamica, composizione o struttura della terra, inclusi la sua litosfera, idrosfera, atmosfera e lo spazio..."[16].
Perché allora le Nazioni Unite - ignorando la Convenzione ENMOD del 1977 così come la loro Carta - decidono di escludere dalla loro agenda i cambiamenti climatici derivanti dai programmi militari?

IL PARLAMENTO EUROPEO E' A CONOSCENZA DELL'IMPATTO DI HAARP

Nel febbraio 1998, in risposta ad un rapporto della signora Maj Britt Theorin - parlamentare europea e avvocatessa pacifista - il Comitato per gli Affari Esteri, la Sicurezza e la Difesa ha tenuto audizioni pubbliche a Bruxelles sul programma H.A.A.R.P[17]
Il "Motion for Resolution" del Comitato sottoposto al Parlamento Europeo "...In virtù del suo esteso impatto sull'ambiente considera HAARP un problema globale e richiede che le sue implicazioni legali, ecologiche ed etiche siano esaminate da una istituzione internazionale indipendente; il Comitato esprime rammarico per il reiterato rifiuto dell'Amministrazione degli Stati Uniti di fornire pubblicamente informazioni sui rischi pubblici ed ambientali del programma H.A.A.R.P..."[18].
La richiesta del Comitato di definire un "Protocollo Verde" sugli "impatti ambientali delle attività militari", è stata casualmente lasciata cadere nel vuoto con la motivazione che il Parlamento Europeo manca della necessaria giurisdizione per indagare sui "rapporti tra ambiente e difesa"[19].
Bruxelles era ansiosa di evitare uno scontro con Washington.

COMPLETAMENTE OPERATIVO

Mentre non ci sono prove che HAARP sia stato utilizzato, ricerche scientifiche ci confermano che al momento è completamente operativo. Ciò significa che HAARP potrebbe essere utilizzato dai militari degli Stati Uniti per modificare selettivamente il clima di una nazione "non amica" o di uno "stato canaglia" con l'obiettivo di destabilizzarne l'economia nazionale. I sistemi agricoli sia dei paesi sviluppati che di quelli in via di sviluppo sono già in crisi a causa delle politiche del Nuovo Ordine Mondiale come la deregolamentazione del mercato.
E' ampiamente documentato che la "medicina economica" che il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale hanno imposto al Terzo Mondo e ai paesi dell'ex blocco sovietico ha largamente contribuito alla destabilizzazione dell'agricoltura nazionale. A loro volta, i provvedimenti dell' Organizzazione Mondiale del Commercio hanno favorito gli interessi di una manciata di multinazionali occidentali bio-tech nel loro tentativo di imporre semi geneticamente modificati ai contadini di tutto il mondo.
E' importante comprendere il rapporto tra i processi economici, strategici e militari del Nuovo Ordine Mondiale. Le manipolazioni climatiche realizzate attraverso il programma HAARP (sia accidentali che deliberate) peggioreranno inevitabilmente questi cambiamenti colpendo le economie nazionali, distruggendo infrastrutture e provocando potenzialmente la bancarotta di contadini in vaste aree. Sicuramente i governi nazionali e le Nazioni Unite dovrebbero affrontare la questione delle possibili conseguenze di HAARP e di altre "armi non letali" sul cambiamento climatico.

NOTES

1. The latter calls for nations to reduce greenhouse gas emissions by an average of 5.2 percent to become effective between 2008 and 2012. See Background of Kyoto Protocol at http://www.globalwarming.net/gw11.html  


2. The Times, London, 23 November 2000. 


3. Intelligence Newsletter, December 16, 1999. 


4. Ibid. 


5. Air University of the US Air Force, AF 2025 Final Report, http://www.au.af.mil/au/2025/ (emphasis added). 


6. Nicholas Begich and Jeane Manning, The Military's Pandora's Box, Earthpulse Press, http://www.xyz.net/~nohaarp/earthlight.html  ; See also the HAARP home page at http://www.haarp.alaska.edu/). 


7. See Briarpatch, January, 2000. (emphasis added). 


8. Quoted in Begich and Manning, op cit. 


9. Air University, op cit. 


10. Rosalie Bertell, Background of the HAARP Program, 5 November, 1996, http://www.globalpolicy.org/socecon/envronmt/weapons.htm

11. Begich and Manning, op cit. 


12. Don Herskovitz, Killing Them Softly, Journal of Electronic Defense, August 1993. (emphasis added). According to Herskovitz, "electronic warfare" is defined by the US Department of Defense as "military action involving the use of electromagnetic energy..." The Journal of Electronic Defense at http://www.jedefense.com  has published a range of articles on the application of electronic and electromagnetic military technologies. 


13. Military Space, 6 December, 1999. 


14. UN Framework Convention on Climate Change, New York, 1992. See complete text at http://www.unfccc.de/resource/conv/conv_002.html , (emphasis added). 


15. See Associated Press, 18 May 1977. 


16. Environmental Modification Ban Faithfully Observed, States Parties Declare, UN Chronicle, July, 1984, Vol. 21, p. 27. 


17. European Report, 7 February 1998. 


18. European Parliament, Committee on Foreign Affairs, Security and Defense Policy, Brussels, doc. no. A4-0005/99, 14 January 1999. 


19. EU Lacks Jurisdiction to Trace Links Between Environment and Defense, European Report, 3 February 1999.

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http://www.tankerenemy.com
Venerdì 8 Aprile 2011

H.A.A.R.P. attack

H.A.A.R.P. TPTB Japan earthquake tsunami attack - 11 marzo 2011 - Video by Studiorender
è un icastico spaccato dei sistemi H.A.A.R.P. Nel video, in cui la fiction si salda alla più tragica realtà (si pensi ai terremoti artificiali, tra cui il disastroso sisma che ha colpito il Giappone il giorno 11 marzo 2011) sono evidenziate le micidiali capacità dei riscaldatori ionosferici: neutralizzare le comunicazioni satellitari; disintegrare velivoli di "intrusi"; inviare segnali verso sottomarini o basi sotterranee; modificare il clima e provocare sommovimenti tellurici; controllare le menti e causare malattie; eseguire la tomografia della litosfera; distorcere la magnetosfera... Di grandissimo rilievo in questo fondamentale documento, basato su fonti e studi sugli apparati H.A.A.R.P, intesi come armi polivalenti, la ricostruzione di impianti di telecomunicazione e bellici costruiti su piattaforme mobili disseminate negli oceani, lontano quindi da occhi indiscreti. La guerra contro l'umanità non è stata dichiarata, ma è già in atto da tempo.

Difesa missilistica

H.A.A.R.P. è in grado di modificare la ionosfera per deviare missili balistici intercontinentali o per distruggerli al momento dell'ingresso nella ionosfera.

Guerre stellari

Ogni veicolo spaziale che viaggia all'interno della ionosfera è soggetto a potenziali attacchi sferrati da H.A.A.R.P. Le antenne possono focalizzare e concentrare un fascio di particelle in modo da generare un potente laser che può avere come bersaglio aerei militari, satelliti, stazioni spaziali e persino gli U.F.O.

Neutralizzazione di satelliti

H.A.A.R.P. è in grado di mettere fuori combattimento tutti i satelliti di comunicazione che operano attorno alla Terra. Il documento tecnico della base H.A.A.R.P. spiega che può essere usato per distruggere i satelliti nemici, pur mantenendo le comunicazioni satellitari dello stato attaccante.

Kamikaze planetario

H.A.A.R.P. potrebbe teoricamente essere impiegato come sistema di attacco kamikaze del pianeta, alterando la ionosfera in maniera così drammatica sì da rendere la Terra vulnerabile alle radiazioni solari nocive, con l'incenerimento di ogni organismo vivente sulla superficie di Gaia.

Comunicazione in profondità

H.A.A.R.P. può essere usato come un mezzo di comunicazione di dati ad alta velocità, particolarmente utile per il trasferimento di informazioni dalla superficie ai sottomarini ed alle basi sotterranee anche molto profonde.

Modificazione del clima ed arma geo-fisica

Con l'impiego di onde elettromagnetiche è possibile modificare il clima. Questa tecnologia è già una realtà, per mezzo degli aerei chimici, ma con H.A.A.R.P., la scala e la misura del cambiamento hanno implicazioni planetarie. Si è ipotizzato che questo sistema potrebbe creare eruzioni vulcaniche o addirittura causare terremoti.

Controllo mentale

H.A.A.R.P può essere adoperato per controllare la mente umana. Le onde E.L.F. hanno dimostrato effetti sugli stati mentali. Si possono innescare cambiamenti d'umore enormi con specifiche frequenze. Il cervello umano opera su frequenze molto basse. Il cervello è in grado di produrre onde alfa, beta, delta, theta. Quando si medita, le onde sono di 8 cicli al secondo, durante il sonno di 4 cicli. H.A.A.R.P. è in grado di generare tutti questi segnali.

Tomografia del pianeta

H.A.A.R.P. permette di eseguire una tomografia del pianeta. I militari possono così individuare basi ipogee di paesi stranieri.

Guerra elettromagnetica

H.A.A.R.P. può alterare la magnetosfera. Il ricorso ad armi elettromagnetiche contro gli esseri umani è causa di malattie e di squlibri psichici: può indurre l'isteria o la passività per il controllo della popolazione. Si può determinare il cancro; è possibile indurre alterazioni genetiche e persino un totale arresto cardiaco.

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http://www.luogocomune.net

"Un improvviso sconvolgimento climatico portera' ad una catastrofe globale di monumentali proporzioni, …portando intere nazioni a scomparire sotto il mare ed i pochi sopravvissuti a combattere per le scarseggianti risorse di cibo, acqua ed energia". (Da un rapporto "segreto" del Pentagono).

Progetto H.A.A.R.P.
Scritto da Roberto Toso

Come affermò Brecht: "La scienza, al servizio del potere, crea solo danni all'intera Umanità".

C'e' Qualcuno Che Gioca Con I Numeri?

Forse le date - 26 Dicembre 2002 (Ciclone Zoe in Polinesia), 26 Dicembre 2003 (terremoto in Iran), 26 Dicembre 2004, onda tsunami nelll'Oceano Indiano - sono solo una coincidenza.  Forse non è vero - al di là delle date -  che lo tsunami del Dicembre 2004, come suggeriscono alcuni siti di "cospirazionismo",  è stato provocato da un esperimento tecnologico segreto (altri dicono addirittura "voluto"), ma questo non basta certo a scartare del tutto l'idea che con il controllo dell'atmosfera gli uomini non abbiano mai pensato di giocare. Anzi. Gli stessi sospetti dei "paranoici" riguardo al recente tsunami probabilmente non sarebbero mai potuti nascere, se le premesse, almeno generiche, per una tale follia non fossero esistite in primo luogo (la fantasia ha sempre bisogno di un appiglio reale, per poter dare i suoi frutti migliori).


Il Progetto H.A.A.R.P.

Nel corso dei secoli, i mutamenti climatici hanno rappresentato uno dei più potenti catalizzatori dei pensieri dell'uomo, influenzandone le credenze e le azioni, gli umori e le decisioni, sempre in un modo apparentemente casuale, ma in realtà guidati dalla ferrea logica della natura.

Tuttavia dalla rivoluzione industriale ad oggi qualche ferita abbiamo incominciato ad infliggergliela, e la Terra oggi non è certo più quella dei giorni antichi, dove tutto era in perfetto equilibrio bio-ambientale.

Ma mentre i più visibili sembrerebbero gli allarmi della comunità scientifica sul surriscaldamento globale, il rischio maggiore è forse quello, praticamente ignorato dai mass-media, di un mutamento climatico a scopi militari.

Esiste infatti dal 1992 un progetto del Dipartimento della Difesa Statunitense, coordinato dalla Marina e dall'Aviazione, denominato HAARP (High-Frequency Active Auroral Research Program). E' il cuore vero e proprio del più vasto - e ben più noto - programma di "Guerre Stellari", avviato nei primi anni Ottanta sotto le amministrazioni Reagan-Bush, che ora sta accelerando la sua corsa drogato da una spesa militare mai vista in precedenza, giustificata dal solito bipensiero orwelliano: "La guerra è pace".

La base principale di HAARP occupa un'estesa area a Gakona, in Alaska, sul cui terreno è installata una serie di 180 piloni d'alluminio alti 23 metri, su ognuno dei quali si trovano una coppia di antenne per la banda bassa ed una per la banda alta, in grado di trasmettere onde ad alta frequenza fino ad una distanza di 350 km. Queste onde sarebbero indirizzabili verso zone strategiche del pianeta, sia terrestri che atmosferiche.

Come spesso succede, la facciata dell'operazione ha nobili scopi: lo studio accademico della ionosfera e lo sviluppo di nuove tecniche radar, che permettano agevoli comunicazioni con i sottomarini e rendano possibili radiografie di terreni, in modo da rilevare armi od attrezzature a decine di km di profondità; a conferma di ciò, è online il sito del progetto, che dipinge l'immagine di un'innocua stazione scientifica, con tanto di webcam. (1)

La realtà, come sempre, va cercata oltre la superficie.

DA TESTLA A EASTLUND

Negli anni Ottanta Bernard J. Eastlund, fisico texano del MIT di Boston, ispirandosi alle scoperte di Nikola Tesla, registrò negli Stati Uniti il brevetto n° 4.686.605 denominato "Metodo ed attrezzatura per modificare una regione dell'atmosfera, magnetosfera e ionosfera terrestre", a cui ne fece seguire altri undici. In uno di questi era descritta la proprietà riflessiva della ionosfera per utilizzi come "sistemi di raggi energetici", "esplosioni nucleari graduali senza radiazioni", "sistemi di rilevamento e distruzione di missili nucleari" e "sistemi radar spaziali".

Alcune di queste invenzioni furono acquisite dalla ARCO, proprietaria di ampie riserve di gas naturale in Alaska, le quali potevano in questo modo essere riconvertite in energia elettrica redistribuibile tramite la ionosfera ai propri clienti in tutto il mondo: la visione di Tesla di distribuire energia senza fili e gratis nelle case di tutto il mondo stava in parte per realizzarsi, seppur concettualmente distorta da forti interessi economici. (Su Nikola Tesla, un genio tanto ignoto alla storia quanto è grande il debito dell'umanità nei suoi confronti, è in preparazione una apposita scheda).

Inoltre, queste invenzioni rendevano possibile manipolare il clima, quindi creare pioggia quando necessario per favorire l'agricoltura o neutralizzare fenomeni distruttivi quali tornado ed uragani.

A questo punto entrò in scena il governo, e la storia si fece più complicata.

Tutti i brevetti di Eastlund vennero dapprima sigillati sotto un ordine di massima segretezza, per poi passare alla E-Systems, una delle maggiori fornitrici di tecnologie avanzate ai servizi segreti di molte potenze mondiali, assorbita poi dalla Raytheon, una delle quattro maggiori fornitrici della difesa Usa, produttrice dei missili Tomahawk, Stinger (questi spesso finiti nelle mani di paesi "canaglia" e gruppi terroristici"), e dei famigerati Bunker Buster. Le connessioni con il potere sono riassumibili nella figura di Richard Armitage, oggi Vicesegretario di Stato e Viceministro degli Esteri nell'amministrazione Bush. Armitage, già consulente, membro del consiglio d'amministrazione, firmatario e convinto sostenitore del PNAC, risulta anche implicato in molte operazioni segrete della CIA dal Vietnam ad oggi.

Secondo le scoperte di Eastlund, dirigere la potenza di HAARP verso uno specifico punto della ionosfera la farebbe riscaldare al punto da innalzarla fisicamente, in modo da creare un rigonfiamento altamente riflettente, definito da lui "effetto lente", in grado di convogliare i raggi sulla terra con effetti devastanti: la potenza di tali onde sarebbe tale da provocare modificazioni molecolari dell'atmosfera, causando - a seconda delle diverse frequenze - cambiamenti climatici, la possibile disgregazione di processi mentali umani, e forse anche, appunto, effetti sui movimenti tettonici di magnitudine imprecisata.

STRATEGIE GLOBALI

Gli avvenimenti geopolitici attuali potevano essere intuiti già anni fa, leggendo profetici libri come la Grande Scacchiera di Zbygniew Brzezinsky, del 1997, o i testi programmatici del PNAC, Project for a New American Century, dello stesso anno.

lo stesso possiamo fare ora analizzando scritti e dichiarazioni di influenti pensatori ed alti vertici militari, rispetto ad un futuro relativamente vicino.

Lo stesso Brzezinsky, consigliere della Sicurezza ai tempi di Carter, già nel 1970 scriveva nel suo libro "Tra due Età'": " La tecnologia renderà disponibile, ai leader delle principali nazioni, tecniche per condurre operazioni di guerra segrete, che richiederanno l'impiego di un esiguo numero di forze di sicurezza [...] Tecniche di modificazione climatica potranno essere impiegate per produrre prolungati periodi di siccità o tempesta". Risalgono infatti a quei tempi, seppur in forma rudimentale, i primi studi relativi alla guerra climatica, come il Progetto Popeye per estendere la stagione dei monsoni in Vietnam.

Il documento più interessante è lo studio redatto da sette ufficiali dell'esercito Usa nell'Agosto del 1996, intitolato: " Il clima come moltiplicatore di potenza: averne il controllo nel 2025", nato da una direttiva del Comandante delle forze aeree statunitensi, tesa a stimolare un dibattito intellettuale tra i membri dell'esercito, in cui si afferma: "Nel 2025 le forze aereospaziali Usa potranno avere il controllo del clima se avranno capitalizzato le nuove tecnologie sviluppandole nella chiave delle applicazioni di guerra. [...] Dal miglioramento delle operazioni degli alleati e dall'annullamento di quelle del nemico tramite scenari climatici "su misura", alla completa dominazione globale delle comunicazioni e dello spazio, la modificazione climatica offre al chi combatte una guerra un'ampia gamma di possibili modi per sconfiggere o sottomettere l'avversario". (2)

Questi propositi sono confermati da un successivo studio del 2003, intitolato "Padroneggiare l'ultimo campo di battaglia: i prossimi avanzamenti nell'uso militare dello spazio" ad opera del Project Air Force della Rand Corporation, un think-thank legato alle lobbies del petrolio e delle armi che ha avuto come amministratore Donald Rumsfeld, e nel cui consiglio di amministrazione figura Lewis Libbey, socio fondatore del PNAC ed attuale direttore del personale di Dick Cheney.

Il concetto alla base di questo rapporto è la "Full Spectrum Dominance", vale a dire una politica di eccezionali investimenti militari mirati alla conquista ed al mantenimento di una posizione di superiorità nello spazio, se non addirittura di un suo controllo assoluto.

Il che obbligherebbe chi volesse contrastare l'impero a farlo esclusivamente via terra e mare.

Al riguardo, sono particolarmente significative le parole del Comandante in Capo del comando spaziale Usa, Joseph W. Ashy: "Alcune persone non vogliono sentirne parlare. ma assolutamente siamo prossimi a combattere nello spazio. Combatteremo dallo spazio e nello spazio. Un giorno o l'altro colpiremo obiettivi terrestri - navi, aeroplani e obiettivi sulla terraferma - dallo spazio."

Il 22 Febbraio del 2004, l'Observer ha pubblicato un rapporto "segreto", commissionato da Andrew Marshall, influente consigliere di Rumsfeld, che sarebbe sfuggito al Pentagono, e che conclude: "Un improvviso sconvolgimento climatico porterà ad una catastrofe globale di monumentali proporzioni, che comprende una guerra nucleare e disastri naturali, portando intere nazioni a scomparire sotto il mare ed i pochi sopravvissuti a combattere per le scarseggianti risorse di cibo, acqua ed energia".

Può sembrare la descrizione di un futuro remoto da film Hollywoodiano, ma già nel 2006 avverrà il lancio dimostrativo nella stratosfera del Falcon, un drone armato di testate nucleari in grado di volare all'altezza di 100.000 piedi, alla velocita' di 12 volte quella del suono, virtualmente inattaccabile, i cui futuri sviluppi lo renderanno in grado di colpire ovunque partendo dal territorio degli Stati Uniti.

Il 2006 è anche l'anno in cui HAARP verrà dotato dei restanti trasmettitori, portandolo alla massima potenza. Sempre per aiutare l'agricoltura?

 
LA COMUNITA' SCIENTIFICA

Sono molte le voci di protesta riguardanti questi folli e distruttivi progetti. Fra queste, la scienziata di fama mondiale Rosalie Bertell denuncia che "gli scienziati militari degli Stati Uniti stanno lavorando sui sistemi climatici come potenziale arma. I metodi includono l'accrescimento delle tempeste e la deviazione dei fiumi di vapore dell'atmosfera terrestre per produrre siccità o inondazioni mirate". Richard Williams, fisico e consulente dell'Università di Princeton, dice che "i test di surriscaldamento della ionosfera sono un atto irresponsabile di vandalismo globale [...] HAARP potrebbe essere un serio pericolo per l'atmosfera terrestre. Con esperimenti di questo tipo, potrebbero essere fatti danni irreparabili in poco tempo".

Alcuni ricercatori già oggi sospettano dei collegamenti con i recenti sconvolgimenti climatici, terremoti, uragani, maremoti, diffuse siccità. (3)


LA RUSSIA

Il Parlamento Russo, la Duma, ha rilasciato nel 2002 il seguente comunicato, firmato da 188 deputati: "Sotto il programma HAARP, gli Stati Uniti stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza. Il significato di questo salto è comparabile al passaggio dall'arma bianca alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari". Alcuni scienziati temono che la ionosfera possa collassare per squilibrio elettrico, concludendo: "Possiamo davvero rischiare di manomettere qualcosa che ancora non comprendiamo del tutto, e che appartiene ad ogni forma di vita (non solo umana) su questo pianeta?"

Recentemente il presidente russo Putin ha annunciato di aver sviluppato un nuovo tipo di missile balistico telecomandato, in grado di mutare tragitto durante il viaggio e rendendo dunque virtualmente inutile la difesa dello scudo spaziale: che sia un bluff o no, è certo che i progetti militari Statunitensi degli ultimi anni hanno generato una corsa agli armamenti senza precedenti che andrebbe decisamente ridimensionata e regolamentata; purtroppo, ciò viene ostacolato dal fatto che l'unica superpotenza rimasta si sia arrogata il diritto di giudicarli a seconda dei propri interessi come malvagi o meno, venendo così di fatto a creare le premesse per una nuova guerra fredda di dimensioni globali.

La Russia stessa ha portato avanti alcuni progetti basati sulle scoperte di Tesla fin dagli anni Cinquanta, in parallelo alle sperimentazioni degli Stati Uniti, salvo poi rallentarli anche a causa del collasso economico. Chissà se un certo Emmanuel Todd, il ricercatore francese che predisse la fine dell' impero sovietico nel 1976 ("Il crollo finale"), non abbia ragione ancora questa volta: analizzando gli stessi indicatori, nel suo ultimo lavoro "Dopo l'impero", del 2003, ha preannunciato la dissoluzione dell'ultima restante superpotenza.

Per ora, la Cina tace.

Fonti:
The New York Times, Heart Island Journal, BBC, Canadian Working TV, Earthpulse Press, altre.

Links:
(1) Sito ufficiale del progetto HAARP: www.haarp.alaska.edu

(2) L'intera analisi e' visionabile all'indirizzo http://www.au.af.mil/au/2025/

(3) A questo proposito si leggano le analisi di Michel Chossudovksy, www.globalresearch.ca

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http://www.europarl.europa.eu/
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it
http://www.informarexresistere.fr
19 gennaio 2013

“HAARP – Un sistema di armamenti con effetti devastanti sul clima
di Gianni Lannes

Estratto di una Relazione del Parlamento Europeo (14 gennaio 1999):

Il 5 febbraio 1998 la sottocommissione “Sicurezza e disarmo” del Parlamento europeo tenne un’audizione in cui si parlò anche di HAARP. Benché invitati, i rappresentanti della NATO e degli USA preferirono non partecipare. La commissione deplora che gli USA non abbiano inviato nessuno all’audizione e non abbiano approfittato dell’occasione per commentare il materiale presentato (22).

HAARP, il programma di ricerca sulle radiazioni ad alta frequenza (High Frequency Active Auroral Research Project) è condotto congiuntamente dall’aeronautica militare e dalla marina militare americane e dall’Istituto di geofisica dell’Università dell’Alaska di Fairbanks. Progetti analoghi vengono condotti addirittura in Norvegia, probabilmente in Antartide, ma anche nell’ex Unione Sovietica (23). HAARP è un progetto di ricerca in cui, attraverso impianti basati a terra e una serie di antenne, ciascuna alimentata da un proprio trasmettitore, si riscaldano con potenti onde radio parti della ionosfera (24). L’energia così generata riscalda talune parti della ionosfera provocando buchi e lenti artificiali.

Lo HAARP può essere impiegato per molti scopi. Manipolando le proprietà elettriche dell’atmosfera si diventa in grado di porre sotto controllo forze immani. Facendovi ricorso quale arma militare, le conseguenze potrebbero essere devastanti per il nemico. Attraverso HAARP è possibile convogliare in una zona prestabilita energia milioni di volte più intensa di quella che sarebbe possibile inviare con qualsiasi altro trasmettitore tradizionale. L’energia può anche essere indirizzata verso un obiettivo mobile, per cui si potrebbe applicare anche contro i missili del nemico.

Il progetto consente anche di migliorare le comunicazioni con i sommergibili e di manipolare la situazione meteorologica globale. Ma è possibile anche il contrario, cioè disturbare le comunicazioni. Manipolando la ionosfera è possibile ostacolare le comunicazioni globali facendo però arrivare a destinazione le proprie. Un’altra applicazione del sistema è quella di scandagliare a raggi X la terra per vari chilometri di profondità (con un’apposita tomografia a effetto penetrante) per esplorare campi di petrolio e di gas, ma anche attrezzature militari sotterranee. Radar in grado di vedere oltre l’orizzonte e di definire gli oggetti a grande distanza sono un’altra delle applicazioni del sistema HAARP. Ciò consente di individuare gli oggetti in arrivo da dietro la curvatura del pianeta.

A partire dagli anni ’50 gli Stati Uniti hanno effettuato esplosioni di materiale nucleare nelle fasce di Van Allen (25) per sondare gli effetti delle esplosioni atomiche ad un’altezza così elevata sulle trasmissioni radio e le operazioni radar in virtù dell’intenso impulso elettromagnetico scatenato dalle deflagrazioni. Esse crearono nuove fasce di radiazione magnetica comprendenti quasi tutta la terra. Gli elettroni correvano lungo linee di campo magnetiche creando un’aurora boreale artificiale sopra il Polo Nord. Con questi test militari si rischia seriamente di danneggiare per molto tempo la fascia di Van Allen. Il campo magnetico terrestre può essere distrutto in vaste aree impedendo le comunicazioni via radio. Secondo scienziati americani ci vorranno probabilmente molte centinaia di anni prima che la fascia di Van Allen si stabilizzi nella sua posizione normale. Il sistema HAARP può provocare mutamenti delle costanti meteorologiche. Esso può anche influenzare tutto l’ecosistema, soprattutto nella sensibile area antartica.

Un’ulteriore seria conseguenza del sistema HAARP sono i buchi ionosferici causati dalle potenti onde radio inviate. La ionosfera ci protegge dalle radiazioni provenienti dal cosmo. Si spera che i buchi giungano a riempirsi nuovamente, ma le esperienze compiute con i mutamenti dello strato di ozono puntano in direzione contraria. Ciò significa che esistono buchi non indifferenti nella fascia protettiva della ionosfera.

A causa delle sue notevoli ripercussioni sull’ambiente, HAARP è una questione che riguarda tutto il mondo e bisogna anche chiedersi se i vantaggi di sistemi del genere controbilancino effettivamente i rischi. Le conseguenze ecologiche ed etiche vanno analizzate approfonditamente prima di qualsiasi altra ricerca e sperimentazione. HAARP è un progetto quasi totalmente sconosciuto all’opinione pubblica, ed è importante aumentare la consapevolezza di quest’ultima in proposito.

HAARP è il proseguimento di cinquant’anni di ricerca spaziale intensiva di chiaro stampo militare, portata avanti anche nel quadro delle “guerre stellari” per il controllo delle fasce più alte dell’atmosfera e delle comunicazioni. Tale ricerca va considerata seriamente nociva per l’ambiente, con conseguenze incalcolabili per la vita umana. Nessuno è oggi in grado di dire con sicurezza quali possono essere le conseguenze di HAARP. La cultura della segretezza nell’ambito della ricerca militare dev’essere combattuta. E’ necessario promuovere il diritto alla trasparenza e alla verifica democratica dei progetti di ricerca militari, come pure il controllo parlamentare.

Tutta una serie di atti normativi internazionali (“Convenzione sul divieto dell’utilizzo a scopi militari

o ad altri scopi ostili delle tecniche di modificazione dell’ambiente”, “The Antarctic Treaty”, “Trattato recante principî per il comportamento degli Stati nell’esplorazione dello spazio esterno, compresi la luna e gli altri corpi celesti” e la Convenzione dell’ONU sulle leggi del mare) fanno risultare HAARP assai dubbio non soltanto dal punto di vista umano e politico, ma anche da quello giuridico. Il trattato sull’Antartide prevede che l’Antartide possa essere utilizzata unicamente a scopi pacifici(26). Ciò potrebbe anche significare che HAARP rappresenta una violazione del diritto internazionale. Tutte le conseguenze dei nuovi sistemi di armamenti devono essere valutate da organismi internazionali indipendenti. Vanno inoltre elaborati altri accordi internazionali tesi a proteggere l’ambiente da inutili devastazioni in caso di guerra.

Impatto ambientale delle attività militari

Non sono soltanto i sistemi di armamenti, ma anche in generale tutte le attività militari ad avere una qualche forma di impatto ambientale, anche le esercitazioni realizzate in tempo di pace. Tuttavia, nel discutere del degrado ambientale, il ruolo delle forze armate in generale non è mai stato toccato, essendo stato criticato soltanto l’impatto ambientale della società civile. Vi sono almeno due spiegazioni per questo(27). Le attività militari sono più complicate da discutere a causa della loro segretezza ed è difficile controbattere con motivazioni ambientali l’interesse supremo di una nazione che è la sua sicurezza e la sua difesa. Oggidì tuttavia, visto il carattere di grave minaccia alla sicurezza delle catastrofi ambientali e naturali, queste argomentazioni risultano più dubbie.

In tempo di pace le forze armate si addestrano ad esercitare compiti tipici dei periodi di guerra in condizioni quanto più realistiche possibile. Le esercitazioni vengono pertanto realizzate in condizioni analoghe a quelle di una guerra, ciò che comporta grandi sollecitazioni sull’ambiente, come dimostrano ad esempio il ritiro delle truppe sovietiche e l’abbandono delle basi militari nell’Europa centrale e dell’Est che hanno lasciato notevoli tracce sull’ambiente locale. Le esercitazioni militari comportano notevoli danni al paesaggio e alla fauna. Le esercitazioni di truppe espongono notevoli superfici di terreno a un degrado ambientale non indifferente. I campi di tiro dell’artiglieria e i siti di lancio dei missili tattici tendono a occupare vastissime superfici a scopi militari. Anche la produzione di materiale bellico e l’industria dei prodotti militari causano notevoli problemi ambientali.

Le forze armate sono responsabili dell’emissione di svariati gas che hanno un’influenza sul clima, innanzitutto biossido di carbonio, ma anche della combustione di combustibili fossili e dell’emissione di freon, responsabile dell’assottigliamento dello strato di ozono (28). L’utilizzo di combustibili per l’aeronautica rappresenta una notevole fonte di emissioni di sostanze acidificanti, come ossidi di azoto e ossido di zolfo. Le forze armate sono responsabili di gran parte dei consumi totali dei combustibili per l’aeronautica e sono responsabili di grandissima parte delle emissioni complessive degli aerei(29). Un impatto particolarmente nocivo sull’ambiente è quello degli aeroplani d’alta quota e dei missili, tanto sotto forma di inquinamento acustico che di emissioni gassose. Tutti i missili alimentati a combustibile solido emettono enormi quantità di acido cloridrico e ogni volo di una navicella spaziale rilascia circa 75 tonnellate di cloro altamente nocivo per l’ozono. Ma anche l’inquinamento acustico provocato dalle esercitazioni militari con l’impiego di munizioni di grosso calibro può provocare disturbi all’ambiente.

Con le esercitazioni di tiro la natura viene inquinata dall’emissione di metalli. Molto spesso viene impiegato un gran numero di munizioni di piccolo calibro contenenti piombo, per cui notevoli quantitativi di questo metallo vengono dispersi nella natura. Non si dispone purtroppo di informazioni complessive circa il consumo dei metalli.

Le conseguenze del disarmo sotto forma di problemi ambientali sono state messe in risalto soltanto di recente. Ogni anno vengono distrutti grossi quantitativi di sostanze esplosive, la maggior parte dei quali per via industriale. Certe munizioni non possono per vari motivi essere distrutte in questo modo ma devono essere fatte esplodere. Questo smantellamento è certamente necessario e positivo, ma il processo andrebbe portato avanti in modo compatibile con l’ambiente. Occorre mettere a punto una tecnologia valida e compatibile con l’ambiente per la distruzione degli armamenti.

Svariati paesi hanno già iniziato a sfruttare le possibilità di utilizzare le risorse militari per ripristinare l’ambiente distrutto dalle forze armate. Come qualsiasi settore della società, anche il settore militare deve assumersi una propria precisa responsabilità nei confronti dell’ambiente. Le questioni ambientali devono, come per gli altri settori della società, formare parte integrante delle attività delle forze armate ed essere contemplate nel processo decisionale e finanziario. Nel maggio del 1993 l’organismo ambientale delle Nazioni Unite UNEP (Programma ambientale delle Nazioni Unite) decise di esortare i governi nazionali a definire norme nazionali per il settore militare (“Application of Environmental Norms to Military Establishments”). Un paese come la Finlandia ha messo a punto un “Libro verde” per disciplinare l’impatto ambientale delle attività delle forze armate. Anche la Svezia ha operato in tal senso(30). Nel giugno del 1996 la Svezia ha altresì elaborato, insieme agli USA, delle direttive ambientali per le attività militari(31). Le forze armate dovrebbero definire obiettivi ambientali e proposte di misure in modo da contribuire a un minore impatto sull’ambiente in conformità dell’Agenda 21 e della “Dichiarazione di Rio”(32). Esse dovrebbero altresì elaborare relazioni in cui si specificano i fattori che al loro interno hanno un’influenza sull’ambiente. Anteriormente all’avvio di nuovi progetti e negli appalti pubblici per l’acquisto di materiali per uso civile e militare, occorre realizzare valutazioni dell’impatto ambientale.

Ciascun governo dovrebbe repertoriare il proprio fabbisogno ambientale e definire le risorse militari disponibili per finalità ambientali, elaborare piani ambientali nazionali e riferire le proprie esperienze ad un apposito organismo in seno all’Unione europea e alle Nazioni Unite.

Tutto il personale militare e anche i soldati di leva dovrebbero ricevere una formazione di base in materia di scienze ambientali. Si ritiene che le forze armate americane abbiano compiuto notevoli progressi in materia ambientale, soprattutto per quanto riguarda i materiali, ma anche sul piano della formazione. L’Unione europea dovrebbe cooperare in più ampia misura e procedere a uno scambio di informazioni in materia con gli Stati Uniti”.

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