Tratto da Radio Spada http://www.controinformazione.info/ 28 Feb 2015
L’ISIS uccide, il nichilismo di più di Alessandro Pini
In questi primi giorni dell’anno stiamo assistendo all’avanzata di quello pseudo-esercito islamico chiamato ISIS ed armato, come da copione, dal giudeo-americanismo, nemico della Verità e della vera pace. Pax Christi.
Prima di procedere oltre, esaminiamo, seppur a grandi linee, questa “filosofia”, poiché ci aiuterà a capire la situazione odierna oltreché scorgere la luce al di là delle dense nubi. Questa “via” (giudeo-americanismo) si può sommariamente definire come un miscuglio di gioachimismo, protestantesimo puritano e giudaismo post-biblico, correnti unite dall’odio per la vera Chiesa di Cristo ed in particolare per il Papato. Tale inclinazione ha peraltro prodotto una nuova religiosità; soggettivista, adogmatica ed immanentista, decisa a conciliare la religione con le “esigenze” dell’uomo moderno (pragmatismo), senza rinunciare all’escatologia, sebbene ribaltando la visione cattolica e sposando quella spuria (cabalistica). Scimmiottando la vera Religione e memori della loro “origine puritana”, gli Stati Uniti d’America “interpretano” San Giovanni Battista, il precursore del Cristo, rappresentato dal “vero” Messia (Israele), intento ad instaurare il proprio regno, preceduto dalla caduta di Roma, “penultimo impero sulla terra”.
La Nuova Gerusalemme è un vecchio sogno puritano che rivive “arricchito” dalla dottrina talmudica e con essa riemerge la convinzione che tale scopo autorizza gli uomini a compiere stragi in nome – così affermava Cromwell – della misericordia; oggi sostituita dalla democrazia. Il fine ultimo della suddetta “Contro-Chiesa” è l’instaurazione dell’ultima monarchia sulla terra: il regno d’Israele, vincitore finale dell’eterna battaglia contro la Roma cristiana (casualmente anche il “califfo” minaccia di attaccare e conquistare Roma). Concludiamo questa breve analisi con le parole dell’ex presidente Usa Grover Cleveland (1837 – 1908), pronunciate nel 1905 in occasione del 250° anniversario dell’immigrazione ebraica negli Stati Uniti: “Tra le nazionalità di cui si compone il popolo americano, poche ve ne sono – ammesso che ve ne siano – che abbiano esercitato maggior influenza diretta o indiretta, sulla formazione dell’americanismo moderno”.
Adesso facciamo un passo indietro per evidenziare che tale velenosa “dottrina” ha dapprima disarmato l’Europa con la diffusione della (contro)filosofia moderna e post-moderna, e ormai da alcuni decenni arma il fondamentalismo islamico salafita e wahhabita per distruggere gli Stati arabi nazionalisti laici (Iraq, Siria, Libia, Tunisia) e tolleranti seppur di ispirazione islamica. Riducendo l’Europa ad un agglomerato di Stati ove il vizio è legge ed il nichilismo la naturale condanna, il giudeo-americanismo ha così eliminato un potenziale nemico del Nuovo Ordine; in quanto schiava del peccato, l’intera comunità dei popoli europei è incapace di discernere il bene dal male e continua la sua sfrenata corsa verso l’annientamento. Questa è l’opera che lo spirito giudeo-americanista ha edificato, e adesso è giunta l’ora che anche le popolazioni islamiche – ancora ordinate al Trascendente – siano istruite e formate da tali dottrine dissolutorie. A dire il vero, tale momento l’Islam lo ha già affrontato e l’attuale situazione non è che l’ultimo tentativo/assalto dell’Occidente scristianizzato, non ancora contento della reazione a queste idee “illuminate”, spacciate per progresso ed improbabili fautrici di pace e libertà. Sostanzialmente il “primo attacco” ha prodotto due tipi di islamismo: il nazionalismo arabo d’ispirazione islamica (non integralista) e l’Islam come ideologia rivoluzionaria armata e tesa all’edificazione del Regno della sharia basato sull’interpretazione di stampo protestante del Corano. Queste due correnti adesso si fronteggiano, ed una parte (islam jihadista) è usata come manovalanza per la persecuzione dei cristiani e dei “regimi” ostili a tali manovre (Siria) ed all’imperialismo proveniente dal Nuovo Mondo. La vecchia tattica del “divide et impera” è sempre attuale ed attuata.
Tuttavia questa ideologia (islamismo fondamentalista armato) non si rende ancora conto di essere l’arma con la quale il giudeo-americanismo intende destabilizzare la zona mediorientale e l’Europa intera per erigere le fondamenta del Governo Mondiale che dovrà nascere dalle ceneri della Guerra Globale pianificata secondo il motto alchemico-massonico “solve et coagula”. Giova pertanto ricordare – seppure i nostrani intellettualoidi sostengano il contrario – che la cura a tale male (fondamentalismo islamico) non risiede nella somministrazione di nuove dosi di “secolarismo”, bensì nel ritorno alla Verità, da ri-acquisire e testimoniare/propagare poi tra i popoli ancora lontani da essa e quindi schiavi delle ideologie e della perfidia tipica di certi ostinati nemici di Cristo.
A tal proposito cito le parole di un ideologo dell’Islam armato (adesso impersonato dall’Isis), il quale condanna senza mezzi termini il laicismo tipicamente occidentale ed evidenzia il disprezzo che tale errore provoca tra gli uomini ancora (parzialmente) immuni dal virus della modernità: “[Nelle società liberali] l’esistenza di Dio non viene negata, ma il suo dominio è limitato ai cieli, e la Sua autorità sulla Terra è sospesa”; in tal modo la società liberale “nega o sospende la sovranità di Dio sulla Terra”. In altri suoi scritti critica ferocemente (e giustamente) il pansessualismo “occidentale” (che degrada l’uomo ad un livello più basso delle bestie), il nichilismo teologico (propugnatore della “morte di Dio” e quindi dell’assoluta libertà e sovranità dell’uomo), lo scientismo ed il consumismo creatori di false speranze.
Concetti sacrosanti – purtroppo spesso dimenticati dalla “Chiesa Conciliare” – ma affermati da un uomo privo della vera fede e quindi della Luce che permette di operare il Bene ed evitare il Male, causando perciò spargimento di sangue innocente, dolori e sofferenze altrui. Ne è ulteriore testimonianza questo pensiero tratto dal suo ultimo libro “Pietre Militari”: ”Coloro che minacciano la sicurezza pubblica della società [islamista] subiranno la crocifissione o avranno mani e piedi mozzati o saranno condannati all’esilio”. Questa è l’ennesima dimostrazione della verità contenuta nel Vangelo,”sine me nihil potestis facere, senza di me non potete far nulla” (Gv. 15,5) annuncia Gesù; niente di buono possiamo fare senza di Lui, ma abbiamo la possibilità di fare grandi danni e causare molto male al nostro prossimo ed alla società intera. Quindi l’unica ed imminente necessità dell’uomo moderno consiste nel ritornare a Dio, come il figliol prodigo dal Padre, implorando il perdono per il grave crimine commesso, avendoLo escluso dallo Stato, dalle famiglie, dalla scuola e molto spesso dalle chiese. Il nostro castigo – per il momento – è la società stessa, caotica e lussuriosa, superba quanto meschina e resa folle dalla filosofia “deicida” che ha prodotto una massa di giovani zombie in cammino verso l’Inferno.
Adesso però l’Italia e l’Europa intera – grazie all’Isis – sembrano essersi svegliati dal torpore, dal sonno della ragione, e realizzano che effettivamente l’I-phone non salverà i loro figli dalla decapitazione pianificata ancor prima di rendere quelle teste completamente vuote. Come Gesù Cristo ci ha insegnato, non dobbiamo temere coloro i quali possono uccidere il corpo ma non l’anima (Isis), bensì coloro che possono dare la morte eterna (filosofia post-moderna). Poco importa che entrambi i pericoli abbiano la medesima origine, noi dobbiamo perseverare nella vera fede cattolica ed aiutare quegli “spiriti ghermiti dalle ombre; aiutare a rialzarsi queste anime che stanno cadendo; rinsegnare ad aspirare a cose diverse da quelle corporali; dominare l’imperfetto, elevarsi verso il meglio, qual pur siano gli sforzi». Che cosa resta da fare? (Perché l’Isis uccide, ma il nichilismo di più e da molto più tempo…) La risposta è ancora una volta nel Vangelo. “Conoscerete la Verità e la Verità vi renderà liberi”. Adesso, come insegna l’Angelico Filosofo, siamo schiavi del peccato e dobbiamo liberarci da esso per riacquistare la libertà e tornar a riverder le stelle. “Chi crede ha la vita eterna” (Vangelo di Giovanni 6,47). Ma per tornare a credere dobbiamo abbandonare le sirene della modernità ed il veleno della post-modernità che conduce al nulla, e tornare alla sana metafisica (tomismo) che tiene lontano l’uomo dalle molteplici forme dell’ideologia, in quanto sapere privo di interessi e teso al reale. Non potrei esprimere meglio tale concetto se non citando le grandiose parole del martire cattolico Mons. Anton Durcovici (1888-1951) in merito alla filosofia di San Tommaso d’Aquino: “essa ci protegge sia dall’agnosticismo ateo, sia dal misticismo confuso ed errante.” Nelle ultime parole del vescovo rumeno rientrano tutti gli errori dell’ora presente; giudeo-americanismo, gnosticismo, islamismo, ecumenismo disperato ecc.
Conclusione Giunti al termine di questo breve scritto, ritengo doveroso riassumere la questione finora delineata: L’Isis avanza ed è un pericolo reale, ma non dobbiamo sottovalutare l’apostasia che miete anime in numero maggiore e conduce il mondo intero alla rovina. Bisogna prendere atto che l’informazione che riceviamo dai media è pura Propaganda e non corrisponde alla realtà, conviene pertanto approfondire sempre le questioni ed usare l’intelletto, conformandosi al reale che sta davanti ai nostri occhi. Il mondo attuale è stato forgiato da uno spirito anticristico, penetrato fin dentro la Chiesa (fumo di Satana), promosso dalle varie sètte ed organizzazioni – influenzate dalla dottrina talmudista-calvinista (giudeo-americanismo) – e che inseguono il sogno della Nuova Gerusalemme senza risparmiare vite umane. L’uomo gnostico infatti non ha limiti, può tutto, e non è sottoposto a nessuna legge e morale. La speranza viene da Dio, Egli aspetta il nostro ritorno prima del terribile castigo. Spetta a noi scegliere da che parte stare, sotto quale vessillo militare; non possiamo restare neutrali, o con Dio o con Satana, tertium non datur. Il tempo stringe, Gesù Cristo ha detto: “Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai” (Vangelo di Luca 4,8). L’uomo perciò deve rialzare la testa, stringere i denti ed abbandonare la malsana filosofia che governa il mondo per abbracciare la Verità, risalendo a Dio attraverso il dono della ragione, sottomettendosi alla legge eterna custodita dalla Chiesa Cattolica (piccolo resto) e collaborando per il Trionfo del Cuore Immacolato che segnerà il trionfo di Cristo e la sconfitta dei suoi nemici. A noi spetta la battaglia, a Dio la gloria e la vittoria. Occorre pertanto chiedere al Signore la grazia di mantenerci nella Verità per essere suoi degni discepoli, senza mai dimenticare che siamo servi inutili e tutto ciò che di buono facciamo non proviene da noi ma da Lui.
“Resisti. Stringi i denti. Fa tacere il cuore. Pensa soltanto alla vetta! Sali!” Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio. Cor Jesu adveniat regnum tuum! |
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