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Friday, 02 October 2015

 

La dichiarazione di guerra santa della chiesa russa in Siria, diffonde scintille che invitano alla jihad

 

Le dichiarazioni fatte dalla Chiesa ortodossa russa che descrivono la guerra combattuta dall'esercito russo in Siria e il suo ruolo nella protezione dei cristiani della regione come una "guerra santa", ha scatenato un'ondata di risposte e dichiarazioni di arabi arrabbiati sui siti di social networking. Tali dichiarazioni hanno raggiunto il punto di dichiarare la jihad in risposta alla dichiarazione russa. Altri hanno predetto che la battaglia di Dabiq (l'Apocalisse) che indica la fine del tempo, si avvicina.

 

La benedizione della Chiesa per la guerra

Il Dipartimento per gli Affari Pubblici della Chiesa Ortodossa Russa ha citato il Patriarca Kirill che benedice le forze russe che combattono in Siria, dicendo: "La Russia ha preso la decisione responsabile di utilizzare le forze militari per proteggere la popolazione siriana dalle sventure causate dalla tirannia dei terroristi" aggiungendo che "il popolo ortodossi ha notato molti atti di violenza contro i cristiani nella zona"

Russia Today ha citato il capo del Dipartimento per gli Affari Pubblici della Chiesa, Vsevolod Chaplin, che diceva: "La posizione attiva del nostro paese è sempre stata collegata alla protezione dei deboli e degli oppressi, come i cristiani del Medio Oriente che ora stanno vivendo un vero e proprio genocidio. Qualsiasi lotta contro il terrorismo è morale; possiamo anche chiamarla una lotta santa."

 

Annientamento dei musulmani siriani

Da parte sua, il giornalista siriano Faisal Al-Qassem ha criticato le operazioni militari condotte della Forza aerea russa in Siria, accusandola di annientare musulmani siriani, riferendosi alla descrizione fatta dalla Chiesa ortodossa russa, di guerra santa.

Nel suo post su Facebook, Al-Qassem ha scritto: "Pochi giorni fa, il presidente russo ha inaugurato la più grande moschea di Mosca, poi ha inviato i suoi bombardieri per annientare i musulmani siriani. Mentre i leader della Chiesa russa descrivono questo come una guerra santa".

 

Chiamata per la jihad

L’attivista, Khaled Hamdi, ha twittato: "I russi stanno bruciando la nostra Siria, gli ebrei stanno dissacrando la nostra Gerusalemme, i Majoos (adoratori del fuoco) stanno svuotando il nostro Iraq dai musulmani sunniti, e i nostri leader stanno uccidendo i nostri giovani liberi. Il nostro mondo è sul punto di esplodere per la rabbia e la jihad. I combattenti più duri sono quelli che non hanno nulla da perdere, e i nostri giovani sono così". Ha poi aggiunto: "Gerusalemme è assediata, il sangue viene versato in Egitto, Siria e Iraq. La giustizia nei nostri paesi è una cosa del passato, e la nostra gioventù anela la jihad. Attenzione ai secolaristi russi i nostro giovani musulmani bramano di combatterli e attenzione ai sionisti la jihad che sta arrivando; una jihad che i loro alleati ci hanno impedito di svolgere. Sembra che la Siria sarà il punto d’incontro e da lì torneremo a Gerusalemme."

 

L’accademico arabo, Mohammed Al-Hadeef, ha descritto l'intervento occidentale in Siria come una guerra di religione, dichiarata contro i musulmani sunniti, al fine di renderli una minoranza nei loro paesi. In un tweet sul suo account Twitter, Al Hadeef ha scritto che "Russi ortodossi, Persiani (di religione non specificata), Cattolici e Protestanti occidentali, e gli Ebrei israeliani stanno combattendo i musulmani sunniti. Se questa non è una guerra di religione, allora che cosa è?" Al-Hadeef ha anche detto che l'Occidente ora vede i sunniti in Siria come una minoranza che deve essere integrata, nonostante il fatto che essi sono originari del paese.

 

Crociata

Da parte sua, il membro dell'opposizione siriana, Bassam Jaara, ha detto: "la chiamata della Chiesa ortodossa per una guerra santa in Siria garantisce una dichiarazione di jihad. La Chiesa ortodossa ha descritto la battaglia di Putin in Siria come Santa, che significa una guerra crociata ... Una guerra santa richiede una chiamata alla jihad".

 


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Friday, 02 October 2015

 

Russian church’s declaration of holy war in Syria sparks calls for jihad

 

The statements made by the Russian Orthodox Church describing the war being fought by the Russian army in Syria and its role in protecting the Christians in the region as a “holy war” has sparked a wave of angry Arab responses and statements on social networking sites. Such statements have reached the point of declaring a jihad in response to the Russian statement.

Others have predicted the nearness of the Dabiq battle (the Apocalypse), which indicates the end of time.

 

Church’s blessing for war

The Russian Orthodox Church’s public affairs department quoted the Church’s Patriarch Kirill blessing the Russian forces’ fight in Syria, saying: “Russia took a responsible decision to use military forces to protect the Syrian people from the woes brought on by the tyranny of terrorists,” adding that the “Orthodox people have noticed many acts of violence against Christians in the area.”

Russia Today quoted the head of the Church’s Public Affairs Department, Vsevolod Chaplin, saying: “The active position of our country has always been connected with protection of the weak and oppressed, like the Middle East Christians who are now experiencing a real genocide. Any fight against terrorism is moral; we can even call it a holy fight.”

 

Annihilation of Syrian Muslims

On his part, Syrian journalist Faisal Al-Qassem criticised the military operations carried out of the Russian Air Force in Syria, accusing them of “annihilating Syrian Muslims” referring to the Russian Orthodox Church’s description of this as “a holy war”.

In his post on Facebook, Al-Qassem said: “A few days ago, the Russian president opened the largest mosque in Moscow, then he sent his planes to Syrian to annihilate the Syrian Muslims under the pretext of the Russian church leaders describing this as a holy war.”

 

Calls for jihad

Activist, Khaled Hamdi, tweeted: “The Russians are burning our Syria, the Jews are desecrating our Jerusalem, the Majoos (fire worshippers) are emptying our Iraq of Sunni Muslims, and our leaders are killing our free youth.”

“Our world is on the verge of exploding in anger and jihad. The toughest fighters are those who have nothing to lose, and our youth are so.”

He added: “Jerusalem is besieged, blood is being shed in Egypt, Syria and Iraq, justice in our countries is a thing of the past, and our youth are longing for jihad. Beware to the secular Russians from our Muslim youth who long to fight them and beware of the Zionists from the jihad that is coming; a jihad that their allies prevented us from carrying out. It seems that Syria will be the meeting point and from there we will return to Jerusalem.”

Saudi academic, Mohammed Al-Hadeef, described Western intervention in Syria as “a religious war” declared against the Sunni Muslims in order to make them a minority in their countries.

In a tweet on his Twitter account, Al Hadeef said “Orthodox Russians, Persians (unspecified religion), Catholic and Protestant Westerners, and Israeli Jews are fighting Sunni Muslims. If this isn’t a “religious war”, then what is?”

Al-Hadeef also said that the West now view the Sunnis in Syria as a minority that must be integrated despite the fact that they are the people of the country.

 

Crusade

On his part, Syrian opposition member, Bassam Jaara said: “The Orthodox Church’s call for a holy war in Syria warrants a declaration of jihad. The Orthodox Church described Putin’s battle in Syria as ‘holy’, meaning a crusade war… A ‘holy’ war requires a call for jihad.”

 

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