english version below

http://www.examiner.com

August 14, 2011

 

I Gesuiti assassinati saranno presto in grado di riposare in pace

di Laurie Snyder

Bay Area Spiritualità Examiner

 

Il Centro per la Giustizia e la Responsabilità (CJA), l'organizzazione per i Diritti Umani con sede a San Francisco, che collabora con le comunità e le organizzazioni di tutto il mondo per garantire che chi viola i diritti umani venga perseguito per i suoi crimini contro l'umanità, ha annunciato che la giustizia possa, finalmente, essere proprio dietro l'angolo per i 19 ufficiali dell'esercito che hanno ucciso sei sacerdoti gesuiti, la loro governante, e la sua figliola, più di 20 anni fa.

 

I membri della Chiesa cattolica e di altre comunità spirituali, così come molti in tutto la Bay Area che sono attivi nella difesa dei diritti umani, probabilmente ricordano i dettagli tristi e terribili di questa storia. Il 16 novembre del 1989, due sacerdoti in prima linea per portare la pace nella guerra civile che dilaniava El Salvador (Padri Ignacio Ellacuría e Ignacio Martin Barò), sono stati assassinati insieme ad altri quattro dei loro fratelli gesuiti (Segundo Montes, Amando Lopez, Juan Ramon Moreno, e Joaquin Lopez y López) per aver denunciato i crimini commessi dalla dittatura militare salvadoregna.

 

Di conseguenza, membri dell'esercito salvadoregno hanno ricevuto l’ordine, dal capo dell'esercito generale René Emilio Ponce, di uccidere Padre Ellacuria per i suoi tentativi di organizzare colloqui di pace tra i marxisti e il governo di destra. I soldati hanno poi fatto irruzione nella residenza dei sacerdoti, che si trova nel campus della Central American University di San Salvador, e costretto i preti in giardino. Hanno ordinato loro di sdraiarsi a faccia in giù, e poi messo in atto l’esecuzione di ogni sacerdote a sangue freddo.

 

Siccome Ponce aveva anche ordinato ai soldati di non lasciare testimoni di queste esecuzioni, gli stessi soldati hanno vagato nella casa dei preti alla ricerca di altri residenti. Purtroppo, hanno trovato ed assassinato la governante dei sacerdoti, Elba Ramos, e la sua figliola quindicenne, Celina Meredith Ramos.

Per fortuna, un altra governante che aveva assistito agli omicidi è sopravvissuta in qualche modo, ed è stata in grado di identificare gli assassini in modo che la giustizia, per quanto tempo sia passato, abbia potuto essere onorata.

 

Nel 2008, il Centro per la Giustizia e la Responsabilità, lavorando in partnership con la spagnola Pro Human Rights Organization (APDHE), ha iniziato questa marcia verso la giustizia, portando una causa penale a favore delle vittime. Il CJA è stato in grado di presentare questa denuncia in Spagna, perché i Padri Ellacuría, Martin Barò, Montes, Lopez, e Moreno erano tutti nati lì. Di conseguenza, ai primi di agosto, la Corte nazionale spagnola ha emesso atti d'accusa contro i funzionari militari salvadoregni responsabili di  quei crimini.

Il personale CJA è oggi in grado di segnalare che la Corte Nazionale spagnola ha formalmente emesso i mandati d'arresto internazionali per gli autori. Consegnando, Domenica 7 agosto 2011, ad un tribunale penale civile salvadoregno, i rispettivi mandati, che hanno già dato i loro frutti, spingendo un numero significativo degli imputati ad arrendersi agli attuali funzionari militari salvadoregni. Il personale CJA credeche i criminali si siano arresi, con la speranza di ricevere un trattamento indulgente da parte dei militari. Hanno imparato rapidamente, tuttavia, che questo non sarebbe stato il caso. Gli ex funzionari militari sono stati consegnati tempestivamente alle autorità civili da parte del Ministero della Difesa, e sono ora in carcere in attesa giudizio.

 

Gli imputati incriminati che si sono arresi ad oggi sono: il colonnello Francisco Helena Fuentes, il vice ministro della Difesa Juan Orlando Zepeda, Mariano Grimaldi Amaya, José Ricardo Espinoza Guerra, Gonzalo Guevara Cerritos, e Antonio Ramiro Ávalos Vargas y Tomás Zárpate Castillo. Inocente Orlando Montano, un altro degli imputati incriminati è, incredibilmente, vivo e vegeto e residente a Everett, in Massachusetts, così come la stesura di questo documento. Il personale CJA spera che le autorità statunitensi risponderanno al mandato internazionale di prendere Montano, l'ex vice ministro della Pubblica Sicurezza in El Salvador, in custodia.

 

Due delle altre importanti figure che sono state incriminate, il ministro della Difesa Humberto Larios e il General Rafael Bustillo, si sono consegnati anch’essi alla giustizia. Il Capo di Stato Maggiore Emilio Ponce è morto all'inizio di quest'anno. Secondo l'annuncio di questi ultimi sviluppi, che è stato recentemente rilasciato dal Centro per la Giustizia e la Responsabilità, Almudena Bernabeu, consulente del CJA per questo caso ha detto:

“La nostra speranza è che coloro che si sono consegnati, rimangano in carcere fino a quando si deciderà la loro estradizione o la condanna. Abbiamo grande fiducia nelle istituzioni salvadoregne ed è nostra speranza che i tribunali civili continueranno a lavorare in modo rigoroso e nel rispetto delle leggi per raggiungere e assicurare alla giustizia tutti i salvadoregni che lo meritano.”

 


http://www.examiner.com

August 14, 2011

 

Murdered Jesuits may soon be able to rest in peace

By Laurie Snyder

Bay Area Spirituality Examiner

 

The Center for Justice and Accountability (CJA), the San Francisco-based human rights organization which partners with communities and organizations around the world to ensure that human rights abusers are prosecuted for their crimes against humanity, has announced that justice may finally be just around the corner for 19 military officials who murdered six Jesuit priests, their housekeeper, and her daughter more than 20 years ago.

Members of the Catholic and other spiritual communities, as well as many across the Bay Area who are active in human rights advocacy, will likely recall the sad and terrible details of this story. On November 16, 1989, two priests on the front line of efforts to bring peace to Civil War-torn El Salvador (Fathers Ignacio Ellacuria and Ignacio Martin-Baró), were executed along with four other of their Jesuit brethren (Segundo Montes, Amando López, Juan Ramon Moreno, and Joaquin López y López) for speaking out against crimes being committed by the Salvadoran military dictatorship.

As a result, members of the Salvadoran Army were ordered by army chief General René Emilio Ponce to murder Father Ellacuria for his attempts to arrange peace talks between the Marxists and the right-wing government.

Soldiers subsequently broke into the priests’ residence, which was located on the campus of San Salvador’s Central American University, and forced the priests into the garden. They ordered them to lie face down, and then executed each priest in cold blood.

Because Ponce had also ordered the soldiers to leave no witnesses to these executions, these same soldiers then roamed the priests’ home searching for other residents. Sadly, they found and executed the priests’ housekeeper, Elba Ramos, and her 15-year-old daughter, Celina Meredith Ramos.

Fortunately, another housekeeper who had also witnessed the murders survived somehow, and was able to identify the murderers so that justice, however long it might take, could be served.

In 2008, the Center for Justice and Accountability, working in partnership with the Spanish Pro Human Rights Organization (APDHE), began this march toward justice by bringing a criminal lawsuit on behalf of the victims. (CJA was able to file this suit in Spain because Fathers Ellacuria, Martin-Baró, Montes, López, and Moreno had all been born there.) As a result, the Spanish National Court issued indictments against the Salvadoran military officials responsible for the crimes.

CJA staff are now reporting that the Spanish National Court formally issued international arrest warrants for the perpetrators in early August. Delivered to a Salvadoran civilian criminal court on Sunday, August 7, 2011, those warrants have already borne fruit, prompting a significant number of the defendants to surrender themselves to current Salvadoran military officials.

CJA staff believe that the criminals surrendered, hoping that they would receive lenient treatment by the military. They learned quickly, however, that this would not be the case. The former military officials were handed over promptly to civilian authorities by the Ministry of Defense, and are now in jail awaiting legal proceedings.

The indicted defendants who have surrendered to date are: Colonel Francisco Helena Fuentes, Vice Defense Minister Juan Orlando Zepeda, Mariano Amaya Grimaldi, José Ricardo Espinoza Guerra, Gonzalo Guevara Cerritos, and Antonio Ramiro Ávalos Vargas y Tomás Zárpate Castillo.

Inocente Orlando Montano, another of the indicted defendants is, incredibly, alive and well – and residing in Everett, Massachusetts as of this writing. CJA staff are hoping that U.S. authorities will respond to the international warrant and take Montano, the former Vice Minister of Public Safety in El Salvador, into custody as well.

Two of the other major figures who have been indicted (Defense Minister Humberto Larios and General Rafael Bustillo) have also surrendered. Army Chief of Staff Emilio Ponce died earlier this year.

According to the announcement about these latest developments, which was recently released by the Center for Justice and Accountability, Almudena Bernabeu (CJA’s lead counsel on this case) said:

It is our hope that those who surrendered remain in jail until their extradition or prosecution is decided. We have great confidence in the Salvadoran institutions and it is our hope that the Civil Courts will continue to work in a rigorous manner and in strict observance of the laws to achieve and deliver the justice all Salvadorans deserve.

top