Originale: Mother Jones 16 gennaio 2014
Il semaforo verde di Kissinger alla dittatura argentina contro i civili di David Corn traduzione di Giuseppe Volpe
Solo pochi mesi fa Henry Kissinger ballava con Stephen Colbert in una buffa parte del programma Comedy Central di quest’ultimo. Ma per anni i balletti dell’ex segretario di stato gli hanno consentito di evitare di essere giudicato per la sua complicità in orrende violazioni dei diritti umani all’estero ed è emerso un nuovo documento che fornisce una prova chiara che nel 1976 Kissinger diede alla giunta neofascista militare argentina il “semaforo verde” per la sporca che stava conducendo contro civili e militanti di sinistra che ebbe come conseguenza la sparizione – cioè la morte – di un numero di persone stimato in 30.000. Nell’aprile del 1977 Patt Derian, già attivista dei diritti civili che il presidente Jimmy Carter aveva di recente nominato vicesegretario di stato per i diritti umani, incontrò l’ambasciatore statunitense a Buenos Aires, Robert Hill. Un promemoria della conversazione è stato scoperto da Martin Edwin Andersen, che nel 1987 scrisse per primo che Kissinger aveva detto ai generali argentini di procedere con la loro campagna terroristica contro la sinistra (che la giunta comunemente definiva “i terroristi”). Il promemoria annota che Hill parlò a Derian di un incontro con Kissinger, tenutosi nel giugno precedente con il ministro degli esteri argentino Cesar Augusto Guzzetti. Ciò di cui discussero i due è stato rivelato nel 2004, quando l’Archivio della Sicurezza Nazionale ha ottenuto e pubblicato il documento segreto della conversazione di quell’incontro. Guzzetti, secondo tale documento, disse a Kissinger: “Il nostro problema principale in Argentina è il terrorismo”. Kissinger rispose: “Se ci sono cose che vanno fatte, dovreste farle in fretta. Ma dovete tornare rapidamente alle procedure normali”. In altre parole: andate avanti con la vostra crociata assassina contro la sinistra. Il nuovo documento dimostra che Kissinger fu ancora più esplicito nell’incoraggiare la giunta argentina. Il promemoria racconta Hill che descrive la discussione Kissinger-Guzzetti in questo modo: “Gli argentini erano molto preoccupati che Kissinger tenesse loro una conferenza sui diritti umani. Guzzetti e Kissinger avevano condiviso una lunga colazione ma il Segretario non aveva tirato fuori l’argomento. Alla fine lo ha fatto Guzzetti. Kissinger ha chiesto quanto vi ci vorrà (agli argentini) per sistemare il problema. Guzzetti ha risposto che sarebbe stato sistemato entro la fine dell’anno. Kissinger ha approvato. In altri termini, ha spiegato l’ambasciatore Hill, Kissinger ha dato il semaforo verde agli argentini.”
Si tratta di una dichiarazione incriminante: un ambasciatore statunitense che afferma che un segretario di stato aveva spronato un regime repressivo impegnato in un’orgia omicida. Nell’agosto del 1976, secondo il nuovo documento, Hill discusse “la materia personalmente con Kissinger, di ritorno a Washington da una riunione del Bohemian Grove a San Francisco”. Kissinger, Hill disse a Derian, confermò la conversazione con Guzzetti e informò Hill che voleva che l’Argentina “si liberasse del suo problema del terrorismo prima della fine dell’anno”. Kissinger era preoccupato per nuove leggi sui diritti umani approvate dal Congresso che prescrivevano che la Casa Bianca certificasse che un governo non stava violando diritti umani, prima di fornire aiuti statunitensi. Sperava che i generali argentini concludessero il loro sradicamento assassino della sinistra prima che la legge entrasse in vigore. Hill indicò a Derian, secondo il nuovo documento, che riteneva che il messaggio di Kissinger a Guzzetti avesse spinto la giunta argentina a intensificare la sua guerra sporca. Una volta tornato a Buenos Aires, segnala il promemoria, Hill “vide che il pedaggio dei morti terroristi era salito precipitosamente”. E il promemoria riferisce: “L’ambasciatore Hill ha detto che dichiarerebbe tutto questo al Congresso se fosse chiamato al banco sotto giuramento. ‘Non ho intenzione di mentire’, ha dichiarato l’ambasciatore”. Hill, morto nel 1978, non ha mai testimoniato che Kissinger aveva messo fretta ai generali argentini, e l’amministrazione Carter invertì la politica e fece dei diritti umani una priorità nelle sue relazioni con l’Argentina e con altre nazioni. Quanto a Kissinger, la fece franca, e l’ha sempre fatta franca da allora, scansando le responsabilità per le sporche azioni in Cile, Bangladesh, Timor Est, Cambogia e altrove. Chi ha seguito Kissinger sa da anni che egli aveva almeno implicitamente (anche se privatamente) avallato la guerra sporca dell’Argentina, ma questo nuovo documento rende chiaro che fu un connivente di un’impresa che comportava torture, sparizioni e assassinii di decine di migliaia di persone. La prossima volta che lo vedete ballare in televisione, non ridete.
Da Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo www.znetitaly.org Fonte:http://www.zcommunications.org/new-memo-kissinger-gave-the-green-light-for-argentinas-dirty-war-by-david-corn.html |
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