RICOMINCIAMO DAL QUARTO STATO Un'iniziativa nata da una riflessione sulla destinazione finale di un arazzo Comitato Quarto Stato Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo diventa un arazzo tessuto da Vittoria Montalbano L'appello che segue è stato sottoposto a molte persone in diverse occasioni, quasi sempre cortei e manifestazioni, provocando reazioni molto disparate. Dall'indifferenza fino alla grande commozione. Una specie di test su storia individuale, sogni, illusioni, disillusioni, speranze. Quel popolo in marcia parla di povertà, di disperazione, ma anche di unione e di ribellione. Ma quell'immagine descrive anche un confine, tra quelli che sono lì e quelli che sono da un'altra parte. Chi vede il quadro lo sa. Magari non dice nulla ma se lo chiede. Vivere in mezzo a quel popolo oppure contro di lui è una questione di scelte individuali. Aiutare chi è al nostro fianco oppure coltivarne e sfruttarne debolezze e povertà è una questione di scelte individuali. Scegliere di stare dall'altra parte del confine, magari come servi alla perenne ricerca di un padrone, è una questione di scelte individuali. I destinatari. Questa volta, a differenza del quadro, l'arazzo rimarrà di proprietà popolare, proprietà di un popolo fatto di altre facce, di altre razze, ma che vive lo stesso destino del popolo di Pellizza da Volpedo. La proprietà sarà divisa tra decine di migliaia di persone, un centimetro quadrato a testa, uno solo, estratto a sorte tra gli oltre centocinquantamila centimetri quadrati del quadro. A offerta libera, senza minimo, in modo da permettere a disoccupati, pensionati al minimo e precari, di possederne un pezzo. Le quote verranno raccolte solo direttamente, di persona, nel corso di manifestazioni e di incontri organizzati appositamente. A molte persone è stata offerta la possibilità di aderire e molti di loro lo hanno fatto. Alcuni di loro sono persone molto note. Tutti quelli che lo vorranno, prima o poi, potranno essere elencati sul sito. Un nome però, uno per tutti, lo vogliamo anticipare. Un ragazzo molto sveglio: Mario Monicelli. |