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https://it.wikipedia.org/wiki/La_ricchezza_delle_nazioni Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La ricchezza delle nazioni o Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni (An Inquiry into the Nature and Causes of the Wealth of Nations), pubblicata il 9 marzo 1776, è la principale opera di Adam Smith, ritenuto il fondatore dell'economia politica liberale. Venne scritta tra il 1767 e il 1773 a Kirkcaldy, dopo un viaggio in Europa come precettore di un giovane aristocratico, durante il quale Smith ebbe occasione di conoscere gli intellettuali del tempo (Voltaire, D'Alembert, François Quesnay, e altri). Smith completò l'opera a Londra, dove fu pubblicata. L'opera è contestualizzata storicamente nel periodo che precede la Guerra d'indipendenza americana (1779). Venne pubblicata nel 1776, l'anno della Dichiarazione d'indipendenza. Il monopolio dell'industria manifatturiera inglese fu una delle cause scatenanti il conflitto con l'Inghilterra che non voleva la nascita di un'industria sul suolo americano. Smith assume una posizione contraria l'intervento statale; l'affermazione del laissez faire nel caso americano avrebbe significato il mantenimento delle importazioni dalla madrepatria inglese. A tale politica economica la teoria smithiana forniva un fondamento teorico. In quest'opera comparve la metafora della mano invisibile, tanto cara agli ideologi del liberismo economico.
La Ricchezza delle nazioni consta di cinque Libri:
il Libro Quinto (Del reddito del sovrano e della repubblica) analizza il ruolo dello Stato e delle finanze statali nello sviluppo economico. |
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