https://www.geopolitica.ru/it 22.10.2017
I significati della storia di Alexander Dugin Traduzione di Donato Mancuso
Il passato storico ci parla di noi. Nella nostra società è opinione diffusa che la storia sia la conoscenza dei fatti del passato. Questa definizione non è solo imprecisa, ma completamente errata. Non si tratta della conoscenza, né dei fatti, né del passato. Il punto è un altro.
L’uomo vive nel tempo. E le persone vivono nel processo cognitivo. Pensiero e tempo sono legati strettamente, indissolubilmente intrecciati l’uno con l’altro. Pensiero e tempo sono inseparabili. Tutto il pensiero logico e il pensiero in generale si costruisce necessariamente lungo l’asse che va dal principio alla fine, dalla premessa alla conclusione. Pertanto, qualsiasi ragionamento, qualsiasi pensiero, è una piccola storia, in cui c’è un nodo, il processo e una risoluzione, il risultato finale. E, soprattutto, ha un senso. Il pensiero non può essere privo di significato.
Così la storia?—?la storia della civiltà, della religione, del paese, della nazione o dell’individuo?—?è, prima di tutto, significato. Non i fatti, non il passato, non la conoscenza, ma i significati. Se conosciamo un fatto il cui significato per noi è assolutamente incomprensibile, esso non ha alcun legame con la storia. La storia inizia dove inizia ad avere un senso. In ultima analisi, ogni storia?—?sia reale che immaginaria?—?è la storia del pensiero, è il pensiero stesso, è la prova dell’esistenza umana. Esistenza umana nella misura in cui, naturalmente, ha un senso.
Il passato è solo una parte della storia. Ne abbiamo bisogno come premessa, come un inizio, come dotazione di parametri di base, come vettore predefinito. Da lì inizia il pensiero. Inoltre, il passato diventa storia se ne comprendiamo il significato. Il passato senza significato è vano, non è necessario, non è niente. Ma la comprensione del passato non è necessaria in sé, bensì per pensare lucidamente il presente. Di più, il passato deve essere inteso in modo che anche il presente e il futuro abbiano senso. Intrappolati in un mondo senza passato, senza un inizio, senza una fonte, non conosceremo né chi siamo né dove stiamo andando. Semplicemente non saremo altro che una presenza quantica irrazionale senza significato e non uomini.
Ma quando il passato ha un senso, allora noi sappiamo: che siamo un popolo, che abbiamo una cultura, che siamo una civiltà, che siamo la Chiesa, che siamo lo Stato. Il passato storico ci parla di noi. Grazie ad esso, otteniamo un essere completo: l’esistenza storica. E questo essere, nel presente. Se sappiamo chi siamo, sappiamo cosa fare, dove andare, e?—?soprattutto?—?come essere. Perché “essere” è più importante da fare o andare. Ma “essere” per una persona, non è lo stesso di “essere” per l’animale o la pietra. Una persona non può essere senza pensare, senza pensare di essere. Pertanto, la nostra esistenza è storica. E se è così, allora la storia include il presente. La storia è oggi. Ma l’oggi ha un significato solo se c’è uno ieri. Il sillogismo può essere risolto solo conoscendo la base. In questo sillogismo abbiamo deciso che pensiamo, ma funge da supporto per noi l’inizio?—?le nostre radici, la nostra identità.
Infine, la storia include il futuro. Il futuro si crea nel presente sulla base del passato. Dal passato, un insieme di vettori si estende o si ferma al presente, e talvolta deflette lateralmente, deviando dal corso?—?tutto dipende da ciò che è ora. Se ora è vero o è falso, contraffatto. La storia va verso il futuro, il cui scopo è fissato nel passato. Pertanto, anche il futuro ha bisogno della storia. Lì riceveremo una risoluzione, la conclusione, il risultato: se facciamo la cosa giusta andando lì, e, soprattutto, se ci siamo stati davvero o ci è solo sembrato…
La storia è tutte e tre le modalità di tempo: passato, presente e futuro, in un’unità semantica indivisibile. Pertanto, anche il futuro ha la sua propria storia e viene scritta non solo quando il futuro arriva e diventa passato; la storia del futuro è scritta ora, ma i suoi significati principali sono stati scritti nel passato, quando tutto ha avuto inizio: il popolo, la cultura, il paese, la Chiesa. Quando abbiamo iniziato. Profezie, previsioni e progetti, la ferma volontà di progetti e piani sono, in ultima analisi, basati su di esso. Tutto questo è la storia del futuro, e non è meno importante della storia del presente o del passato. Tutto è legato indissolubilmente. Tout se tient . I tre tempi. Solo insieme fanno una storia. La storia dovrebbe essere l’obiettivo principale della formazione, dell’educazione, dell’istruzione. Attraverso la storia si impara tutto: pensiero, cultura, tradizione, identità. La storia è più che una professione, la storia siamo noi stessi, è il nostro destino.
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